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Chiara Terraneo – Tauromachia
“Se alla fine il toro deve morire è perché è diventato uomo, e l’uomo è diventato toro.
Bisogna ristabilire l’ordine, bisogna che la notte si separi dal giorno.”G.Bataille
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tauromachia
Una mostra di Chiara Terraneo
A cura di Pelagica: Laura Lecce e Fabrizio Vatieri
Dal 25.02.2016 al 06.03.2016
Opening 25.02 h.18.30
Via termopili 28, Milano
“Se alla fine il toro deve morire è perché è diventato uomo, e l’uomo è diventato toro.
Bisogna ristabilire l’ordine, bisogna che la notte si separi dal giorno. Il rituale della
tauromachia presuppone un mondo strutturato secondo categorie opposte e irriducibili,
che rinviano le une alle altre, formando un linguaggio (…) sotto i nostri occhi scintilla
ancora una volta l’antico splendore della sovranità”
G. Bataille
La storia delle civiltà del Mediterraneo inizia con un toro. Secondo il mito greco il dio
Zeus assume le sembianze di un toro bianco e rapisce la vergine Europa per portarla a
Creta, dove questa fonderà la progenie della civiltà Minoica, la prima importante civiltà
occidentale.
Misteriose e antiche di diciassettemila anni sono le figure bovine della sala dei tori nelle
grotte paleolitiche di Lascaux, in cui per motivi a noi oscuri, alcuni uomini polverizzando
minerali e mescolandoli con l’acqua creavano una tavolozza di colori e con questi
disegnavano e riproducevano le sembianze di bovini probabilmente molto importanti
nelle loro esistenze.
L’artista Chiara Terraneo invitata da Pelagica a interpretare il tema della Tauromachia,
compie un percorso attraverso le forme e le sembianze che il simbolo taurino assume
nelle diverse epoche e conoscenze. I disegni si presentano come innesti tra culti e tempi
diversi. Scegliendo alcuni elementi ricorrenti come le vergini sacrificali del labirinto del
Minotauro, la testa di Api, il dio toro egiziano, Europa abbracciata al toro-zeus, da vita
ad una narrazione sulle evoluzioni di questa immagine animale.
Il toro più di tante altre creature animali è immerso in un universo di rimandi simbolici.
Quelli di fecondità nella versione dionisiaca-lunare in connessione con il mito della
madre terra, ma anche di violenza nelle sue forme metamorfiche come per il mostrominotauro,
e ancora di protezione divina ed eros nella versione zeus- dio api.Il motivo è forse rintracciabile nella profonda antichità del suo rapporto con l’uomo.
Un rapporto primordiale e complesso, con un’essenza doppia, d’immensa forza e
ferocia ma anche di estrema docilità e lentezza. Il toro conserva in sé un impeto
selvaggio dormiente, potenziale, verso cui l’uomo ha provato nel tempo un sentimento
di sfida e invidia, espresso nelle tante forme di tauro-machie presenti in molte civiltà
mediterranee.
Il toro è energia vitale pura indipendentemente dalla sua versione spaventosa o benefica
e come tutte le fiere incarna l’animalità per eccellenza è per questo motivo che l’uomo
lo sceglie come avversario di gioco, di lotta e pure come simbolo e divinità. Il toro
invita l’uomo ad un discorso sulla propria animalità forse perduta, forse affascinante e
liberatoria, forse da reiterare attraverso la sfida con la bestia stessa.
www.pelagica.org – Pelagica Facebook
Una mostra di Chiara Terraneo
A cura di Pelagica: Laura Lecce e Fabrizio Vatieri
Dal 25.02.2016 al 06.03.2016
Opening 25.02 h.18.30
Via termopili 28, Milano
“Se alla fine il toro deve morire è perché è diventato uomo, e l’uomo è diventato toro.
Bisogna ristabilire l’ordine, bisogna che la notte si separi dal giorno. Il rituale della
tauromachia presuppone un mondo strutturato secondo categorie opposte e irriducibili,
che rinviano le une alle altre, formando un linguaggio (…) sotto i nostri occhi scintilla
ancora una volta l’antico splendore della sovranità”
G. Bataille
La storia delle civiltà del Mediterraneo inizia con un toro. Secondo il mito greco il dio
Zeus assume le sembianze di un toro bianco e rapisce la vergine Europa per portarla a
Creta, dove questa fonderà la progenie della civiltà Minoica, la prima importante civiltà
occidentale.
Misteriose e antiche di diciassettemila anni sono le figure bovine della sala dei tori nelle
grotte paleolitiche di Lascaux, in cui per motivi a noi oscuri, alcuni uomini polverizzando
minerali e mescolandoli con l’acqua creavano una tavolozza di colori e con questi
disegnavano e riproducevano le sembianze di bovini probabilmente molto importanti
nelle loro esistenze.
L’artista Chiara Terraneo invitata da Pelagica a interpretare il tema della Tauromachia,
compie un percorso attraverso le forme e le sembianze che il simbolo taurino assume
nelle diverse epoche e conoscenze. I disegni si presentano come innesti tra culti e tempi
diversi. Scegliendo alcuni elementi ricorrenti come le vergini sacrificali del labirinto del
Minotauro, la testa di Api, il dio toro egiziano, Europa abbracciata al toro-zeus, da vita
ad una narrazione sulle evoluzioni di questa immagine animale.
Il toro più di tante altre creature animali è immerso in un universo di rimandi simbolici.
Quelli di fecondità nella versione dionisiaca-lunare in connessione con il mito della
madre terra, ma anche di violenza nelle sue forme metamorfiche come per il mostrominotauro,
e ancora di protezione divina ed eros nella versione zeus- dio api.Il motivo è forse rintracciabile nella profonda antichità del suo rapporto con l’uomo.
Un rapporto primordiale e complesso, con un’essenza doppia, d’immensa forza e
ferocia ma anche di estrema docilità e lentezza. Il toro conserva in sé un impeto
selvaggio dormiente, potenziale, verso cui l’uomo ha provato nel tempo un sentimento
di sfida e invidia, espresso nelle tante forme di tauro-machie presenti in molte civiltà
mediterranee.
Il toro è energia vitale pura indipendentemente dalla sua versione spaventosa o benefica
e come tutte le fiere incarna l’animalità per eccellenza è per questo motivo che l’uomo
lo sceglie come avversario di gioco, di lotta e pure come simbolo e divinità. Il toro
invita l’uomo ad un discorso sulla propria animalità forse perduta, forse affascinante e
liberatoria, forse da reiterare attraverso la sfida con la bestia stessa.
www.pelagica.org – Pelagica Facebook
25
febbraio 2016
Chiara Terraneo – Tauromachia
Dal 25 febbraio al 06 marzo 2016
arte contemporanea
giovane arte
disegno e grafica
giovane arte
disegno e grafica
Location
PELAGICA / GIGANTIC
Milano, Via Termopili, 28, (Milano)
Milano, Via Termopili, 28, (Milano)
Orario di apertura
mar-dom 10-19
Vernissage
25 Febbraio 2016, ore 18.30
Autore
Curatore