Il progetto artistico trae ispirazione dalle strade del Brasile, dove il pixação – un tipo di scrittura murale ispirato dalle copertine degli album heavy metal – si impone come un atto di sfida urbana. Chiara Tommasi ha tradotto quest’esperienza in un singolo segno visivo: una lettera alta, al neon rosso, che emerge come una presenza fuori da una rosticceria. Il gesto stesso conta, la forma stilizzata porta con sé un messaggio di controcultura e resistenza.
Nel contesto natalizio le insegne al neon evocano familiarità, gioia e forse un senso di festa. Questa lettera unica introduce un contrasto sottile. Le luci natalizie sono estasi di un’economia brillante e di un'esperienza consumistica standardizzata, il pixação nasconde, si diceva, un’insidia: distorce il linguaggio, lo riporta a una dimensione urbana, tensione sociale e rivendicazioni. Le insegne diventano simboli di una realtà duale. Lo splendore luminoso cela una complessità: sorta di lotta tra l’immagine commerciale e il suo contraltare ribelle.
Pixação ridefinisce il paesaggio, culturale e visivo, della città. Tracce di un dissenso. Il lavoro si muove tra queste dimensioni, veicolo di riflessione su come cultura e controcultura si mescolino nel quotidiano, riprendendosi la carica rivoluzionaria e pauperista altrimenti offuscata dalle luci del Natale.