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CHIAVE DI VOLTA
Testo dell’On. Federico Mollicone
Accogliere l’arte scultorea e i disegni di Giuseppe Cuccio nel Complesso di Palazzo Valdina significa impreziosire lo splendido Convento con il suo chiostro antico e l’antichissima chiesa bizantina di San Gregorio di Nanzianzeno.
Lo stile dell’artista è ancestrale
Comunicato stampa
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CAMERA DEI DEPUTATI – COMPLESSO DI VICOLO VALDINA
SALA DEL CENACOLO E SAGRESTIA
CHIESA DI SAN GREGORIO NAZIANZENO
CHIAVE DI VOLTA COMUNICATO STAMPA
Scultore: Giuseppe Cuccio
Curatore: Georgiana Ionescu
Indirizzo: Piazza Campo Marzio 42– Roma- Lazio
dal 11 luglio – 21 luglio 2023
Vernissage: 11/07/2023 alle ore 18.00
Apertura al pubblico: dal lunedì a venerdì dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Info: silvia.palombo@camera.it
OBBLICO DI GIACCA PER I SIGNORI
CHIAVE DI VOLTA, Mostra dell’artista Giuseppe Cuccio, promossa da ICAS - Intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport, con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, organizzata da ArtSharing e Cornelia Bujin, con il patrocinio delle Fondazioni ”Ludovico degli Uberti” e “Taormina Arte” e la curatela di Georgiana Ionescu arriva, a Roma, nella Sala del Cenacolo, la Sagrestia e la Chiesa di San Gregorio Nazianzeno del Complesso di Palazzo Valdina.
Testo dell’On. Federico Mollicone
Accogliere l'arte scultorea e i disegni di Giuseppe Cuccio nel Complesso di Palazzo Valdina significa impreziosire lo splendido Convento con il suo chiostro antico e l'antichissima chiesa bizantina di San Gregorio di Nanzianzeno.
Lo stile dell'artista è ancestrale ed evocativo. Il suo linguaggio è spirituale e sincretico. Si rimane in sacra e silente osservazione dinanzi ai suoi personaggi. Angeli senza ali, ma con il carisma del sacro. Donne in estasi come madonne quotidiane. Il suo segno forte in movimento e il suo nero schematizzano movimenti e gesti di forme simboliche.
Chiave di volta è il tema che unisce tutto. Il luogo, l'architettura degli archi e il suo genius loci, Martia de Palosiis, come recita l'epigrafe a sentinella del chiostro, che la badessa delle suore benedettine fece realizzare nel 1520. E da allora veglia dall'alto sul suo convento. Un genius loci che riprenderà vita dalla terra nell'azione d'arte di Cuccio - in diretta sul sito della Camera - il giorno dell'inaugurazione, come il golem di Meyrink e la tradizione della kabala.
Imperdibile. Vi aspettiamo.
--
On. Federico Mollicone
Presidente VII Commissione cultura, scienza e istruzione
Fondatore ICAS
Testo del curatore: Georgiana Ionescu
L’artista Giuseppe Cuccio, la cui formazione espressiva deve molto al modello Brancusiano, nel percorso espositivo contestualizzato nel Complesso di Vicolo Valdina, ci pone davanti a figure e volti che si rivelano a noi in una staticità misteriosa ed emozionante.
CHIAVE DI VOLTA è l’espressione artistica che presenta a noi un percorso artistico lungo e sedimentato in cui Cuccio utilizza tecniche molteplici nel trattamento tanto dei materiali, quanto delle superfici, proponendoci un viaggio tra figura e disegno. Una presentazione di studi realizzati a carboncino su carta, accompagnati da alcune opere scultoree, sintesi di una carriera trentennale: “Chiave di volta” che segna il passaggio verso una nuova fase artistica, introspettiva e, allo stesso tempo, retrospettiva.
Qui Giuseppe Cuccio si racconta attraverso alcuni disegni inediti che solo ora ha deciso di condividere. Dopo oltre vent'anni di attività artistica, ritrova il Sacro, quel Sacro che non ha mai abbandonato e la cui testimonianza sono le opere scultoree degli Arcangeli Michele e Uriele.
L’artista plasma la materia - argilla e bronzo – secondo quel gioco sapiente di chiari e scuri funzionale nell’estrinsecare quel senso di ineffabile mistero che permea le sue opere, coinvolgendoci così in brevi, ma, al tempo stesso, intense narrazioni. Pur avendo un approccio architettonico e, quindi, seguendo un metodo che inizia dallo strumento grafico, i disegni di Cuccio non sempre sono studi per le sue opere scultoree.
Come scultore, l’artista lavora per sottrazione, ma aggiunge anima, quasi a indicare il carattere dei soggetti stessi. Lo fa, con uno stile figurativo arcaico, le cui radici affondano nella bellezza espressiva della Magna Grecia.
Frammenti geometrici, “accenni di corpo”, armonie plastiche dalla dimensione spaziale sono tutti elementi che concorrono a rendere l’opera dell’artista ricca di elementi espressivi unici e coinvolgenti in cui rileggere il pensiero crociano di “forma e contenuto” che si attualizza in un nuovo messaggio di bellezza compositiva.
Con “Chiave di volta” Cuccio segna il passaggio verso una nuova età della sua arte, affermando non solo le sue tecniche ma riuscendo a catturare il genius loci della sua terra. La sua narrazione sia essa scultorea o grafica narra quell’immagine e quelle forme le cui radici sono le radici di una identità storica europea che non ha confini, ma interpreta e rende oggettiva la riflessione interiore quanto la dimensione temporale, l’afflato dell’anima e la ragione stessa dell’essere nel mondo nello scorrere delle stagioni.
Georgiana Ionescu
Cenni biografici: Georgiana Ionescu è una giornalista impegnata de diversi anni nell’organizzazione di eventi culturali e ideatrice di ArtSharing, progetto dedicato all’ARTE, che ha come obiettivo principale la ricerca e la promozione di nuovi talenti, con il desiderio di riavvicinare il mondo intero alla BELLEZZA. Georgiana Ionescu cura anche la promozione, valorizzazione e comunicazione del ruolo e della presenza di artisti, Fondazioni e Associazioni in ambito istituzionale, economico e sociale, mettendo a disposizione l’organizzazione e la gestione di attività nell’ambito dell’Arte e della Cultura (vernissages, convegni, workshop).Con il Progetto ArtSharing Georgiana Ionescu cerca di creare delle opportunità non solo per gli artisti, ma anche per i collezionisti e per gli appassionati d’arte. Attraverso rapporti con altri curatori, critici del settore e società impegnate nel settore organizza mostre ed eventi culturali di pittura, scultura, grafica, fotografia, video, net-art, realtà virtuale, intelligenza artificiale, installazioni.
Cenni biografici: Giuseppe Cuccio ha provato interesse nei confronti della forma sin da bambino; le figure, gli animali, le montagne, il mare, i fiumi, le isole, le nuvole erano oggetto della sua curiosità al punto che, come afferma l’artista stesso, “all’età di quattro anni sapevo già che nella vita avrei fatto lo scultore”. Conseguita la licenza classica decide di studiare architettura, ma dopo il primo anno cambia facoltà, con grande disappunto della famiglia, e inizia a frequentare l’Accademia della Belle Arti di Palermo nella sezione di scultura. Giuseppe Cuccio ama a tal punto l’arte della scultura che decide, una volta finita l’Accademia, di dedicarsi anche all’insegnarla e, sin da allora, oltre al suo principale impegno creativo è docente per la materia Discipline Plastiche Scultoree e Scenoplastiche presso il Liceo Artistico Statale “Damiani Almeyda Crispi” di Palermo.
La sua continua ricerca espressiva della scultura, della pittura e del disegno, nei trenta anni di mestiere, lo portano a realizzare diverse mostre personali in musei, fondazioni e gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero; tra i diversi riconoscimenti, è stato premiato a Milano “artista dell’anno 2009” (Premio delle Arti, Premio della Cultura). Le sue opere sono presenti in collezioni private e musei. Giuseppe Cuccio vive e lavora tra Palermo e Milano.
SALA DEL CENACOLO E SAGRESTIA
CHIESA DI SAN GREGORIO NAZIANZENO
CHIAVE DI VOLTA COMUNICATO STAMPA
Scultore: Giuseppe Cuccio
Curatore: Georgiana Ionescu
Indirizzo: Piazza Campo Marzio 42– Roma- Lazio
dal 11 luglio – 21 luglio 2023
Vernissage: 11/07/2023 alle ore 18.00
Apertura al pubblico: dal lunedì a venerdì dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Info: silvia.palombo@camera.it
OBBLICO DI GIACCA PER I SIGNORI
CHIAVE DI VOLTA, Mostra dell’artista Giuseppe Cuccio, promossa da ICAS - Intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport, con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, organizzata da ArtSharing e Cornelia Bujin, con il patrocinio delle Fondazioni ”Ludovico degli Uberti” e “Taormina Arte” e la curatela di Georgiana Ionescu arriva, a Roma, nella Sala del Cenacolo, la Sagrestia e la Chiesa di San Gregorio Nazianzeno del Complesso di Palazzo Valdina.
Testo dell’On. Federico Mollicone
Accogliere l'arte scultorea e i disegni di Giuseppe Cuccio nel Complesso di Palazzo Valdina significa impreziosire lo splendido Convento con il suo chiostro antico e l'antichissima chiesa bizantina di San Gregorio di Nanzianzeno.
Lo stile dell'artista è ancestrale ed evocativo. Il suo linguaggio è spirituale e sincretico. Si rimane in sacra e silente osservazione dinanzi ai suoi personaggi. Angeli senza ali, ma con il carisma del sacro. Donne in estasi come madonne quotidiane. Il suo segno forte in movimento e il suo nero schematizzano movimenti e gesti di forme simboliche.
Chiave di volta è il tema che unisce tutto. Il luogo, l'architettura degli archi e il suo genius loci, Martia de Palosiis, come recita l'epigrafe a sentinella del chiostro, che la badessa delle suore benedettine fece realizzare nel 1520. E da allora veglia dall'alto sul suo convento. Un genius loci che riprenderà vita dalla terra nell'azione d'arte di Cuccio - in diretta sul sito della Camera - il giorno dell'inaugurazione, come il golem di Meyrink e la tradizione della kabala.
Imperdibile. Vi aspettiamo.
--
On. Federico Mollicone
Presidente VII Commissione cultura, scienza e istruzione
Fondatore ICAS
Testo del curatore: Georgiana Ionescu
L’artista Giuseppe Cuccio, la cui formazione espressiva deve molto al modello Brancusiano, nel percorso espositivo contestualizzato nel Complesso di Vicolo Valdina, ci pone davanti a figure e volti che si rivelano a noi in una staticità misteriosa ed emozionante.
CHIAVE DI VOLTA è l’espressione artistica che presenta a noi un percorso artistico lungo e sedimentato in cui Cuccio utilizza tecniche molteplici nel trattamento tanto dei materiali, quanto delle superfici, proponendoci un viaggio tra figura e disegno. Una presentazione di studi realizzati a carboncino su carta, accompagnati da alcune opere scultoree, sintesi di una carriera trentennale: “Chiave di volta” che segna il passaggio verso una nuova fase artistica, introspettiva e, allo stesso tempo, retrospettiva.
Qui Giuseppe Cuccio si racconta attraverso alcuni disegni inediti che solo ora ha deciso di condividere. Dopo oltre vent'anni di attività artistica, ritrova il Sacro, quel Sacro che non ha mai abbandonato e la cui testimonianza sono le opere scultoree degli Arcangeli Michele e Uriele.
L’artista plasma la materia - argilla e bronzo – secondo quel gioco sapiente di chiari e scuri funzionale nell’estrinsecare quel senso di ineffabile mistero che permea le sue opere, coinvolgendoci così in brevi, ma, al tempo stesso, intense narrazioni. Pur avendo un approccio architettonico e, quindi, seguendo un metodo che inizia dallo strumento grafico, i disegni di Cuccio non sempre sono studi per le sue opere scultoree.
Come scultore, l’artista lavora per sottrazione, ma aggiunge anima, quasi a indicare il carattere dei soggetti stessi. Lo fa, con uno stile figurativo arcaico, le cui radici affondano nella bellezza espressiva della Magna Grecia.
Frammenti geometrici, “accenni di corpo”, armonie plastiche dalla dimensione spaziale sono tutti elementi che concorrono a rendere l’opera dell’artista ricca di elementi espressivi unici e coinvolgenti in cui rileggere il pensiero crociano di “forma e contenuto” che si attualizza in un nuovo messaggio di bellezza compositiva.
Con “Chiave di volta” Cuccio segna il passaggio verso una nuova età della sua arte, affermando non solo le sue tecniche ma riuscendo a catturare il genius loci della sua terra. La sua narrazione sia essa scultorea o grafica narra quell’immagine e quelle forme le cui radici sono le radici di una identità storica europea che non ha confini, ma interpreta e rende oggettiva la riflessione interiore quanto la dimensione temporale, l’afflato dell’anima e la ragione stessa dell’essere nel mondo nello scorrere delle stagioni.
Georgiana Ionescu
Cenni biografici: Georgiana Ionescu è una giornalista impegnata de diversi anni nell’organizzazione di eventi culturali e ideatrice di ArtSharing, progetto dedicato all’ARTE, che ha come obiettivo principale la ricerca e la promozione di nuovi talenti, con il desiderio di riavvicinare il mondo intero alla BELLEZZA. Georgiana Ionescu cura anche la promozione, valorizzazione e comunicazione del ruolo e della presenza di artisti, Fondazioni e Associazioni in ambito istituzionale, economico e sociale, mettendo a disposizione l’organizzazione e la gestione di attività nell’ambito dell’Arte e della Cultura (vernissages, convegni, workshop).Con il Progetto ArtSharing Georgiana Ionescu cerca di creare delle opportunità non solo per gli artisti, ma anche per i collezionisti e per gli appassionati d’arte. Attraverso rapporti con altri curatori, critici del settore e società impegnate nel settore organizza mostre ed eventi culturali di pittura, scultura, grafica, fotografia, video, net-art, realtà virtuale, intelligenza artificiale, installazioni.
Cenni biografici: Giuseppe Cuccio ha provato interesse nei confronti della forma sin da bambino; le figure, gli animali, le montagne, il mare, i fiumi, le isole, le nuvole erano oggetto della sua curiosità al punto che, come afferma l’artista stesso, “all’età di quattro anni sapevo già che nella vita avrei fatto lo scultore”. Conseguita la licenza classica decide di studiare architettura, ma dopo il primo anno cambia facoltà, con grande disappunto della famiglia, e inizia a frequentare l’Accademia della Belle Arti di Palermo nella sezione di scultura. Giuseppe Cuccio ama a tal punto l’arte della scultura che decide, una volta finita l’Accademia, di dedicarsi anche all’insegnarla e, sin da allora, oltre al suo principale impegno creativo è docente per la materia Discipline Plastiche Scultoree e Scenoplastiche presso il Liceo Artistico Statale “Damiani Almeyda Crispi” di Palermo.
La sua continua ricerca espressiva della scultura, della pittura e del disegno, nei trenta anni di mestiere, lo portano a realizzare diverse mostre personali in musei, fondazioni e gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero; tra i diversi riconoscimenti, è stato premiato a Milano “artista dell’anno 2009” (Premio delle Arti, Premio della Cultura). Le sue opere sono presenti in collezioni private e musei. Giuseppe Cuccio vive e lavora tra Palermo e Milano.
11
luglio 2023
CHIAVE DI VOLTA
Dall'undici al 21 luglio 2023
arte contemporanea
Location
CAMERA DEI DEPUTATI – COMPLESSO DI VICOLO VALDINA
Roma, Vicolo Valdina, 3/A, (Roma)
Roma, Vicolo Valdina, 3/A, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì a venerdì dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Vernissage
11 Luglio 2023, 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento