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China for the West. Arte cinese per l’Occidente
La mostra trae il suo titolo da quello di un famosissimo libro del 1978 di David Howard e John Ayers, China for the West, sulla collezione Mottahedeh d’arte cinese destinata ai mercati occidentali. La mostra presenta dipiinti e porcellane cinesi fatte per l’Occidente.
Comunicato stampa
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La mostra trae il suo titolo da quello di un famosissimo libro del 1978 di David Howard e John Ayers, China for the West, sulla collezione Mottahedeh d’arte cinese destinata ai mercati occidentali.
I primi insediamenti dei portoghesi nel 1515 furono seguiti dalle Compagnie per il commercio con l’estremo oriente di paesi come l’Olanda, la Francia e l’Inghilterra a Canton, e furono il veicolo per l’acquisto e la spedizione dei manufatti artistici più diversi: lacche, porcellane, dipinti, avori, tappetti e tessuti. Dalla fine del Cinquecento in poi, la diffusione dell’arte Orientale in Europa, che raggiunse il suo culmine nel Settecento, portò i cinesi a creare opere che potessero incontrare il più possibile il nostro gusto, sia nelle forme che nei disegni. Per quello che riguarda le porcellane, gli occidentali inviarono in alcuni casi modelli di forme e decorazioni, che furono realizzati in Cina mai come copie esatte ma come riferimenti da seguire, mutuati dalla loro sensibilità.
Ecco alcuni tra gli oggetti esposti:
- Un piatto a decoro Imari del 1730 circa, che rappresenta una coppia di personaggi identificati tradizionalmente come il capo della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e sua moglie. Piatto noto come "Governor Duff dish". Sono due figure in abiti occidentali ma i particolari del viso e del decoro tradiscono la provenienza della manifattura.
- Una coppia di grandi dipinti a tempera su carta di epoca Kangxi (1662-1722) con paesaggi, architetture, e illustrazioni di vita cinese. La diffusione dei papiers peints come decorazione delle residenze aristocratiche iniziò in Inghilterra nella metà del ‘600 ed ebbe il momento di massima diffusione nella metà del ‘700.
- Un set da camino formato da quattro vasi (due potiches e due cornet) di epoca Kangxi a decoro powder blue, in oro su fondo blu. Quattro vasi analoghi a questi sono nelle collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
E’ esposto anche un raro e grande scialle ricamato in Cina seta su seta, del primo quarto del Novecento, denominato “Manton de Manila”. La denominazione deriva dal porto di partenza per l’Europa e la destinazione finale era Siviglia, in Spagna, dove erano utilizzati come corredo femminile per il "baile del flamenco".
I primi insediamenti dei portoghesi nel 1515 furono seguiti dalle Compagnie per il commercio con l’estremo oriente di paesi come l’Olanda, la Francia e l’Inghilterra a Canton, e furono il veicolo per l’acquisto e la spedizione dei manufatti artistici più diversi: lacche, porcellane, dipinti, avori, tappetti e tessuti. Dalla fine del Cinquecento in poi, la diffusione dell’arte Orientale in Europa, che raggiunse il suo culmine nel Settecento, portò i cinesi a creare opere che potessero incontrare il più possibile il nostro gusto, sia nelle forme che nei disegni. Per quello che riguarda le porcellane, gli occidentali inviarono in alcuni casi modelli di forme e decorazioni, che furono realizzati in Cina mai come copie esatte ma come riferimenti da seguire, mutuati dalla loro sensibilità.
Ecco alcuni tra gli oggetti esposti:
- Un piatto a decoro Imari del 1730 circa, che rappresenta una coppia di personaggi identificati tradizionalmente come il capo della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e sua moglie. Piatto noto come "Governor Duff dish". Sono due figure in abiti occidentali ma i particolari del viso e del decoro tradiscono la provenienza della manifattura.
- Una coppia di grandi dipinti a tempera su carta di epoca Kangxi (1662-1722) con paesaggi, architetture, e illustrazioni di vita cinese. La diffusione dei papiers peints come decorazione delle residenze aristocratiche iniziò in Inghilterra nella metà del ‘600 ed ebbe il momento di massima diffusione nella metà del ‘700.
- Un set da camino formato da quattro vasi (due potiches e due cornet) di epoca Kangxi a decoro powder blue, in oro su fondo blu. Quattro vasi analoghi a questi sono nelle collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
E’ esposto anche un raro e grande scialle ricamato in Cina seta su seta, del primo quarto del Novecento, denominato “Manton de Manila”. La denominazione deriva dal porto di partenza per l’Europa e la destinazione finale era Siviglia, in Spagna, dove erano utilizzati come corredo femminile per il "baile del flamenco".
12
dicembre 2014
China for the West. Arte cinese per l’Occidente
Dal 12 dicembre 2014 al 10 gennaio 2015
arte antica
Location
GOFFI CARBONI ANTIQUARIATO
Roma, Via Margutta, 109a, (Roma)
Roma, Via Margutta, 109a, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 10-13 e 16,30-19,30. Ciusa lunedì mattina e festivi.
Vernissage
12 Dicembre 2014, ore 18