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Chissà se lo sai…Gli artisti di Lucio
Un omaggio a Lucio Dalla, alla sua passione per l’arte e ai rapporti umani che il cantautore ha intrattenuto con gli artisti
Comunicato stampa
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Venerdì 6 maggio alle ore 21.00, in occasione della presentazione del libro di Luca Beatrice Per i ladri e le puttane sono Gesùbambino. Vita e opere di Lucio Dalla (Baldini & Castoldi) alle ore 18.00 presso la libreria Coop Ambasciatori di Bologna, inaugura alla OTTO Gallery la mostra collettiva Chissà se lo sai…Gli artisti di Lucio a cura di Luca Beatrice, un omaggio a Lucio Dalla, alla sua passione per l’arte e ai rapporti umani che il cantautore ha intrattenuto con gli artisti dei quali ha a volte acquisito l’opera per la sua collezione personale.
Lucio nutriva un grande amore per l’arte visiva. E’ stato collezionista curioso, attento, disordinato e compulsivo. Basta entrare nella casa di via D’Azeglio per rendersi conto di quante opere circondavano la sua esistenza. Gli artisti con cui Lucio Dalla è entrato in contatto nella sua lunga passione per l’arte sono stati molti di più di quelli presentati in mostra, tuttavia la scelta è caduta da un lato su quegli artisti vicini alla OTTO Gallery che piacevano a Lucio (Alessandro Bergonzoni, Domenico Bianchi, Luca Caccioni, Luigi Carboni, Giovanni Manfredini), e dall’altro su quegli importanti artisti che Lucio ha frequentato più assiduamente e che non potevano mancare. Con alcuni di loro ha intrattenuto rapporti davvero importanti, a cominciare da Luigi Ghirri che lo accompagnò in diverse tournée e in America si fece venire in mente il titolo di uno dei suoi dischi più fortunati, quello che contiene Caruso. Mimmo Paladino gli concesse il disegno per la copertina di Henna, poi Lucio recitò in Quijote, il film dell’artista campano, nella parte di Sancho Panza. Con Aldo Mondino si racconta di fantastiche bevute, mentre Luigi Ontani lo frequentava spesso. Valerio Berruti, poi, è stato art director del suo ultimo album di inediti, Angoli nel cielo. Senza dimenticare la foto di Maurizio Galimberti, in copertina de Il contrario di me.
Non contento di collezionare, Lucio a fine anni ’90 decise di aprire una galleria d’arte in via dei Coltelli, centro di Bologna, e di chiamarla No Code. Per poco meno di cinque anni di lì passarono diverse mostre interessanti, tra grandi maestri e giovani proposte. E fu una bella esperienza nel suo percorso. Tante di queste storie sono raccontate nella biografia di Luca Beatrice Per i ladri e le puttane sono Gesùbambino. Vita e opere di Lucio Dalla in uscita il 5 maggio.
A tutti gli artisti presenti in mostra abbiamo mandato una lettera nella quale si annunciava il progetto e la risposta immediata, positiva e entusiasta di tutti ci ha colpiti moltissimo. Questo a dimostrare quanto sia stato importante umanamente il loro rapporto con Lucio, quanto egli seminasse nel suo percorso di artista un alone di accomunanza tra le arti, musica, teatro, letteratura, la sua poesia e le arti visive. Una eredità che ci piace ricordare non solo con le parole ma con le opere che questi artisti hanno scelto pensando a Lucio per omaggiarlo in questa occasione.
Ci piace ricordarlo così… accanto a una ideale collezione di opere che sicuramente gli sarebbero piaciute, perché fatte per lui, nel ricordo dei momenti trascorsi insieme che si fatica a dimenticare.
Sono opere di oggi che lui non ha potuto scegliere, ma che gli artisti hanno scelto per lui, da cui il titolo della mostra Chissà se lo sai…Gli artisti di Lucio che è anche il titolo di una canzone che gli ha scritto uno dei suoi più longevi amici, Ron, nel 1986.
Ma Lucio ora lo sa …
Lucio nutriva un grande amore per l’arte visiva. E’ stato collezionista curioso, attento, disordinato e compulsivo. Basta entrare nella casa di via D’Azeglio per rendersi conto di quante opere circondavano la sua esistenza. Gli artisti con cui Lucio Dalla è entrato in contatto nella sua lunga passione per l’arte sono stati molti di più di quelli presentati in mostra, tuttavia la scelta è caduta da un lato su quegli artisti vicini alla OTTO Gallery che piacevano a Lucio (Alessandro Bergonzoni, Domenico Bianchi, Luca Caccioni, Luigi Carboni, Giovanni Manfredini), e dall’altro su quegli importanti artisti che Lucio ha frequentato più assiduamente e che non potevano mancare. Con alcuni di loro ha intrattenuto rapporti davvero importanti, a cominciare da Luigi Ghirri che lo accompagnò in diverse tournée e in America si fece venire in mente il titolo di uno dei suoi dischi più fortunati, quello che contiene Caruso. Mimmo Paladino gli concesse il disegno per la copertina di Henna, poi Lucio recitò in Quijote, il film dell’artista campano, nella parte di Sancho Panza. Con Aldo Mondino si racconta di fantastiche bevute, mentre Luigi Ontani lo frequentava spesso. Valerio Berruti, poi, è stato art director del suo ultimo album di inediti, Angoli nel cielo. Senza dimenticare la foto di Maurizio Galimberti, in copertina de Il contrario di me.
Non contento di collezionare, Lucio a fine anni ’90 decise di aprire una galleria d’arte in via dei Coltelli, centro di Bologna, e di chiamarla No Code. Per poco meno di cinque anni di lì passarono diverse mostre interessanti, tra grandi maestri e giovani proposte. E fu una bella esperienza nel suo percorso. Tante di queste storie sono raccontate nella biografia di Luca Beatrice Per i ladri e le puttane sono Gesùbambino. Vita e opere di Lucio Dalla in uscita il 5 maggio.
A tutti gli artisti presenti in mostra abbiamo mandato una lettera nella quale si annunciava il progetto e la risposta immediata, positiva e entusiasta di tutti ci ha colpiti moltissimo. Questo a dimostrare quanto sia stato importante umanamente il loro rapporto con Lucio, quanto egli seminasse nel suo percorso di artista un alone di accomunanza tra le arti, musica, teatro, letteratura, la sua poesia e le arti visive. Una eredità che ci piace ricordare non solo con le parole ma con le opere che questi artisti hanno scelto pensando a Lucio per omaggiarlo in questa occasione.
Ci piace ricordarlo così… accanto a una ideale collezione di opere che sicuramente gli sarebbero piaciute, perché fatte per lui, nel ricordo dei momenti trascorsi insieme che si fatica a dimenticare.
Sono opere di oggi che lui non ha potuto scegliere, ma che gli artisti hanno scelto per lui, da cui il titolo della mostra Chissà se lo sai…Gli artisti di Lucio che è anche il titolo di una canzone che gli ha scritto uno dei suoi più longevi amici, Ron, nel 1986.
Ma Lucio ora lo sa …
06
maggio 2016
Chissà se lo sai…Gli artisti di Lucio
Dal 06 maggio al 10 giugno 2016
arte contemporanea
Location
OTTO GALLERY
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato, 10.30/13.00 e 16.00/20.00
Vernissage
6 Maggio 2016, ore 21.00
Autore
Curatore