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Chris Evans – Semplice come una volta
La Roma di Chris Evans è la sede del governo, quella della politica e dei compromessi necessari dell’esercizio del potere. L’artista ha intervistato quattro importanti uomini politici, la cui carriera ha attraversato la storia dell’Italia repubblicana: Giulio Andreotti, Giulio Caradonna, Emanuele Macaluso, Oscar Mammì. A questi ha chiesto di definire il concetto di sacrificio e di pensare ad un’immagine che rappresentasse il loro pensiero su questo tema
Comunicato stampa
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Con la mostra di Chris Evans il Contemporary Arts Programme di The British School at Rome prosegue Il progetto a cura di Cristiana Perrella “Viva Roma!”, con il quale, dal 1999, artisti britannici vengono invitati a realizzare lavori ispirati alla città, alla sua storia, ai suoi personaggi, alle sue suggestioni. Con questa edizione “Viva Roma!” giunge alla settima opera prodotta, dopo quelle di Cerith Wyn Evans, Mark Wallinger; Yinka Shonibare, Scanner, Sophy Rickett, Jonathan Monk.
La Roma di Chris Evans è la sede del governo, quella della politica e dei compromessi necessari dell’esercizio del potere. L’artista ha intervistato quattro importanti uomini politici, la cui carriera ha attraversato la storia dell’Italia repubblicana: Giulio Andreotti, Giulio Caradonna, Emanuele Macaluso, Oscar Mammì. A questi ha chiesto di definire il concetto di sacrificio e di pensare ad un’immagine che rappresentasse il loro pensiero su questo tema. Le risposte sono state il punto di partenza per realizzare i lavori in mostra, schizzi, prototipi, disegni, da cui ricavare delle sculture da collocare in spazi pubblici, come il cortile di una scuola nella periferia di Roma. Sculture come metafore del futuro complesso, delle scelte difficili che aspettano i ragazzi una volta divenuti adulti.
Ed è in una scuola silenziosa, metafisica, alla vigilia della vacanza estiva che è ambientata la seconda parte del progetto di Chris Evans, un video, trailer di un film che non verrà mai girato. Nelle aule deserte, le schermaglie amorose tra due adolescenti nascondono una trama misteriosa: il ragazzo è controllato da un’oscura agenzia che mira alla destabilizzazione politica. Lei non sa se denunciarlo, sacrificando il suo amore, o far finta di niente. Il momento delle scelte, del confronto con il mondo, è arrivato, i sacrifici saranno inevitabili. La vita d’ora in poi, comunque, non sarà più semplice come una volta.
Chris Evans (Eastrington, Yorkshire, UK, 1967). vive e lavora a Berlino.
I progetti di di Chris Evans hanno inizio da una conversazione, da un tema che lui stesso propone come soggetto per un‘intervista: membri della aristocrazia, direttori di multinazionali, agenti della polizia e, in questo caso, politici sono i “gruppi” sociali che ha scelto fino ad oggi. Le risposte raccolte diventano per Evans punto di partenza per il suo lavoro, che si può concretizzare nelle forme più diverse (eventi live, sculture in bronzo, edizioni, disegni, ceramiche, brevi film); oppure rimanere come semplice “struttura”, come traccia di una connessione avvenuta tra un gruppo di persone o di idee, aspettando di essere “ritrovata” e “usata”.
In seguito al suo Research Fellowship presso Henry Moore Institute in1999-2000 a Leeds, Chris Evans ha iniziato ad esplorare, attraverso incontri con Managing Directors delle società presenti nella stessa città inglese, cosa ci sia alla base della forza dei marchi, dela strategia delle grandi imprese. Un piccolo ufficio in mattoni rossi nei pressi della città è diventato il centro di progettazione per un parco di sculture disegnate in collaborazione con i direttori delle società e visuallizate attraverso le impressioni di gruppo di artisti: Padraig Timoney, Graham Fagen and Toby Paterson (Gemini Sculpture Park, 2000).
Nel 2005-2006 il suo lavoro è stato incluso nella mostra itinerante British Art Show 6, curate da Andrea Schlieker e Alex Farquharson. In questa occasione ha presentato Radical Loyalty, progetto iniziato nel 2004 e ancora oggi in via di ultimazione, che avrà come risultato finale un parco di sculture in un piccolo paese al centro dell’Estonia. Le sculture, delle quali Evans ha realizzato ad ora alcuni disegni e maquette, si riferiscono alle conversazione che l’artista ha avuto con i direttori di alcune multinazionali: Starbucks UK, DaimlerChrysler and Telia Sonera. Evans ha domandato loro di definire il concetto di loyalty e, ancora una volta, di pensare a un’immagine con la quale rappresentare questo stesso pensiero. I disegni e le maquettes delle opere nate da queste interviste serviranno per la realizzazione finale delle sculture, che Evans ha commissionato a un gruppo di artisti estoni, gli stessi che un tempo lavoravano per il governo sovietico e che ora si trovano senza occupazione.
Tra i suoi progetti, Cop Talk' (2005—ongoing), nell’ambito del quale Evans organizza in giro per l’Europa degli incontri tra militari, che illustrano a studenti delle accademie d’arte la possibilità di entrare a far parte del corpo della polizia, e Militant Bourgeois: An Existentialist Retreat'(2006), un campo di addestramento per artisti olandesi over-subsidized
Nel Settembre 2007 ha partecipato alla Biennale di Atene con un nuovo lavoro intitolato Freedom of Negative Expression, e ad ottobre 2007 ha iniziato la sua residenza di tre mesi presso Artpace, San Antonio, Texas
Si ringraziano la scuola elementare E. Pistelli di Roma; Dimitri D’urbano, Anna Pirri, Martina Spinoglio e gli altri ragazzi che si sono resi disponibili per la realizzazione del video; Flaminia Graziadei; Federico Del Zoppo; Alessandra Mammì; Lavinia ed Isabella Mennuni; la galleria Store di Londra
Un ringraziamento speciale agli Onorevoli Giulio Andreotti, Giulio Caradonna, Emanuele Macaluso, Oscar Mammì, per la loro fondamentale e gentilissima collaborazione al progetto.
08
febbraio 2008
Chris Evans – Semplice come una volta
Dall'otto febbraio all'otto marzo 2008
arte contemporanea
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16 – 19.30
Vernissage
8 Febbraio 2008, ore 18.30
Autore
Curatore