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Chris Rain – Ouverture
Chris Rain Ouverture presenta una quindicina di immagini in bianco e nero, scattate dal giovane artista romano in 3 diversi formati. Catalogo presente in galleria, edito da Postcart
Comunicato stampa
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La mostra Chris Rain: Ouverture offre una prima sintesi del progetto visivo del giovane artista romano (1984), vincitore nel corso del 2009 di numerosi premi nazionali ed internazionali e autore del libro fotografico I am the Snow, pubblicato da Postcart in coincidenza con la mostra presso s.t. foto libreria galleria.
Nel lavoro di Chris Rain la passione visionaria, la ricercatezza compositiva, il gusto per la messa in scena si coniugano con infaticabile attitudine sperimentale, che si esprime soprattutto nel lavoro in camera oscura. Chris Rain scatta in pellicola e stampa da sé le sue fotografie, sovrapponendo più scatti sullo stesso foglio di stampa. Al termine di questo processo di ‘montaggio’, il dato reale risulta stravolto e reinventato in una nuova opera. L’immagine che ne risulta è così slegata dal dato di realtà laddove predilige una dimensione enigmatica e visionaria. Lo stesso artista, di cui il volume I am the Snow raccoglie anche gli scritti – anche questi da intendersi come divagazioni tra memoria personale e fantasia – sostiene come al suo sguardo ‘non ci siano numeri o eventi significativi che meritino particolare attenzione’ se non quelli che appartengono alla dimensione personale, caratterizzata da una ‘straripante esigenza espressionistica…’.
Le fotografie selezionate ritraggono paesaggi onirici, lievità surreali, sospensioni di determinazione. Sullo sfondo di un paesaggio industrializzato un uomo avanza mentre una gigantesca onda rischia di investirlo: si tratta dell’increspatura della pellicola, voluta, sfruttata e ulteriormente sottolineata da un pulviscolo atmosferico che punteggia di bianco la scurezza dello sfondo. Questa immagine, così come le altre 14 esposte in mostra, ha la qualità immersiva dei sogni, collocando lo spettatore nella condizione di apertura nei confronti delle declinazioni individuali dell’immaginazione. Chris Rain persegue il suo intento con consequenziale armonia, scatta in pellicola e poi prosegue in camera oscura, sul tavolo da disegno, sui proiettori o nella mente; qualunque mezzo sia in grado di alterare lo scatto al fine di creare una nuova immagine che, pur mantenendo centrali gli elementi del mondo tangibile – la casa, la tigre, le meduse – li altera in modo da farli sembrare visioni di mondi possibili, alternativi a quello della materialità. Così la casa, la tigre, le meduse sono sospesi in una dimensione fluida in cui non sappiamo più quale sia il loro ‘peso’ reale, la loro corretta dimensione, la loro collocazione spazio temporale. Piuttosto ne conosciamo le potenzialità legate al ricordo, alla visione fantastica, alla possibilità di fare diversa esperienza delle cose. Sfruttando in fase di stampa l’intera potenzialità tonale del bianco e nero, Chris Rain crea fotografie fortemente contrastate, bilanciate dall’alternanza tra chiarori accecanti e bui allarmanti: è questo elemento tonale ad avere pari importanza della costruzione frammentaria per la resa utopica delle immagini.
Le immagini esposte nella mostra Chris Rain Ouverture rimandano alle lastre pesantemente incise dal melanconico Piranesi, soprattutto quello che componeva le fantastiche scene de ‘Le carceri d’invenzione’ e alle visioni estreme, oniriche e surreali di Odilon Redon. Ma è anche nel panorama delle avanguardie moderne che Chris trova analogie, soprattutto nell’ambito delle contaminazioni artistiche e del cinema espressionista.
Nei mesi immediatamente successivi alla mostra ospitata da s.t. foto libreria galleria alcuni lavori di Chris saranno esposti in Italia ed in Europa (Centro Italiano Fotografia d’ Autore, Bibbiena; 5° edizione del Festival Fotosintesi, Piacenza; 10° edizione dei Rencontres Photographiques de Montpellier - Les Boutographies; The Hospital Private Members Club, Londra; Fotoleggendo, Roma)
Biografia
Chris Rain è nato e vive a Roma (1984). Ha perseguito la propria ricerca espressiva da autodidatta, dapprima in ambito musicale e successivamente avvalendosi di qualsivoglia espediente, tra i quali il medium fotografico. Prolifico narratore ha raccolto parte dei suoi scritti nel volume I am the Snow, edito da Postcart nel 2010. Nell’ultimo anno il suo lavoro fotografico ha vinto premi nazionali ed internazionali tra cui il Renaissance Arts Prize 2009 Al Barbican Art Center di Londra; il Premio Fotosintesi SiFest09 al Festival di Savignano e il Miglior Portfolio, Premio FotoLeggendo, Roma. Nell’anno corrente il suo lavoro verrà esposto in varie sedi: Centro Italiano Fotografia d’ Autore, Bibbiena; 5° edizione del Festival Fotosintesi, Piacenza; 10° edizione dei Rencontres Photographiques de Montpellier - Les Boutographies; The Hospital Private Members Club, Londra; Fotoleggendo, Roma.
Nel lavoro di Chris Rain la passione visionaria, la ricercatezza compositiva, il gusto per la messa in scena si coniugano con infaticabile attitudine sperimentale, che si esprime soprattutto nel lavoro in camera oscura. Chris Rain scatta in pellicola e stampa da sé le sue fotografie, sovrapponendo più scatti sullo stesso foglio di stampa. Al termine di questo processo di ‘montaggio’, il dato reale risulta stravolto e reinventato in una nuova opera. L’immagine che ne risulta è così slegata dal dato di realtà laddove predilige una dimensione enigmatica e visionaria. Lo stesso artista, di cui il volume I am the Snow raccoglie anche gli scritti – anche questi da intendersi come divagazioni tra memoria personale e fantasia – sostiene come al suo sguardo ‘non ci siano numeri o eventi significativi che meritino particolare attenzione’ se non quelli che appartengono alla dimensione personale, caratterizzata da una ‘straripante esigenza espressionistica…’.
Le fotografie selezionate ritraggono paesaggi onirici, lievità surreali, sospensioni di determinazione. Sullo sfondo di un paesaggio industrializzato un uomo avanza mentre una gigantesca onda rischia di investirlo: si tratta dell’increspatura della pellicola, voluta, sfruttata e ulteriormente sottolineata da un pulviscolo atmosferico che punteggia di bianco la scurezza dello sfondo. Questa immagine, così come le altre 14 esposte in mostra, ha la qualità immersiva dei sogni, collocando lo spettatore nella condizione di apertura nei confronti delle declinazioni individuali dell’immaginazione. Chris Rain persegue il suo intento con consequenziale armonia, scatta in pellicola e poi prosegue in camera oscura, sul tavolo da disegno, sui proiettori o nella mente; qualunque mezzo sia in grado di alterare lo scatto al fine di creare una nuova immagine che, pur mantenendo centrali gli elementi del mondo tangibile – la casa, la tigre, le meduse – li altera in modo da farli sembrare visioni di mondi possibili, alternativi a quello della materialità. Così la casa, la tigre, le meduse sono sospesi in una dimensione fluida in cui non sappiamo più quale sia il loro ‘peso’ reale, la loro corretta dimensione, la loro collocazione spazio temporale. Piuttosto ne conosciamo le potenzialità legate al ricordo, alla visione fantastica, alla possibilità di fare diversa esperienza delle cose. Sfruttando in fase di stampa l’intera potenzialità tonale del bianco e nero, Chris Rain crea fotografie fortemente contrastate, bilanciate dall’alternanza tra chiarori accecanti e bui allarmanti: è questo elemento tonale ad avere pari importanza della costruzione frammentaria per la resa utopica delle immagini.
Le immagini esposte nella mostra Chris Rain Ouverture rimandano alle lastre pesantemente incise dal melanconico Piranesi, soprattutto quello che componeva le fantastiche scene de ‘Le carceri d’invenzione’ e alle visioni estreme, oniriche e surreali di Odilon Redon. Ma è anche nel panorama delle avanguardie moderne che Chris trova analogie, soprattutto nell’ambito delle contaminazioni artistiche e del cinema espressionista.
Nei mesi immediatamente successivi alla mostra ospitata da s.t. foto libreria galleria alcuni lavori di Chris saranno esposti in Italia ed in Europa (Centro Italiano Fotografia d’ Autore, Bibbiena; 5° edizione del Festival Fotosintesi, Piacenza; 10° edizione dei Rencontres Photographiques de Montpellier - Les Boutographies; The Hospital Private Members Club, Londra; Fotoleggendo, Roma)
Biografia
Chris Rain è nato e vive a Roma (1984). Ha perseguito la propria ricerca espressiva da autodidatta, dapprima in ambito musicale e successivamente avvalendosi di qualsivoglia espediente, tra i quali il medium fotografico. Prolifico narratore ha raccolto parte dei suoi scritti nel volume I am the Snow, edito da Postcart nel 2010. Nell’ultimo anno il suo lavoro fotografico ha vinto premi nazionali ed internazionali tra cui il Renaissance Arts Prize 2009 Al Barbican Art Center di Londra; il Premio Fotosintesi SiFest09 al Festival di Savignano e il Miglior Portfolio, Premio FotoLeggendo, Roma. Nell’anno corrente il suo lavoro verrà esposto in varie sedi: Centro Italiano Fotografia d’ Autore, Bibbiena; 5° edizione del Festival Fotosintesi, Piacenza; 10° edizione dei Rencontres Photographiques de Montpellier - Les Boutographies; The Hospital Private Members Club, Londra; Fotoleggendo, Roma.
15
aprile 2010
Chris Rain – Ouverture
Dal 15 aprile al 23 maggio 2010
fotografia
Location
S.T. FOTO LIBRERIA GALLERIA
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Biglietti
gratuito
Orario di apertura
martedì-sabato dalle 10:30 alle 20:00
domenica dalle 11:00 alle 18:00
Vernissage
15 Aprile 2010, ore 19:00
Autore