Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Chris Sacker – Abracadabra. I will create as i speake
L’artista britannico Chris Sacker presenta a Roma il nuovo progetto Abracadabra – I will create as I speak – che consiste in un’azione articolata in differenti parti. Partendo dal termine aramaico Avrah KaDabra (io creerò come parlo) e dalla costruzione alchemica, numerologica e cabalistica che ne deriva nel tempo, l’artista colloca sulle pareti dei testi tratti dal suo “Teatro Anatomico” e alcuni elementi che vanno a connotare per l’occasione il luogo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lunedì 8 giugno alle ore 20.00 la mostra ABRACADABRA – I will create as I speak - dell'artista Chris Sacker inaugura la nuova sede della galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea in vicolo di Sant'Onofrio 22/23 (alle pendici del Gianicolo, angolo con via della Lungara e presso il ponte Principe Amedeo).
L'artista britannico Chris Sacker presenta a Roma il nuovo progetto ABRACADABRA – I will create as I speak – che consiste in un'azione articolata in differenti parti. Partendo dal termine aramaico Avrah KaDabra (io creerò come parlo) e dalla costruzione alchemica, numerologica e cabalistica che ne deriva nel tempo, l'artista colloca sulle pareti dei testi tratti dal suo “Teatro Anatomico” e alcuni elementi che vanno a connotare per l'occasione il luogo.
Il suo corpo, nudo e segnato da geometrici tatuaggi, o elegantemente vestito, crea lo spazio con la propria presenza, immagine, movimento, respiro e voce, mentre il musicista scozzese Tony Moore esegue al violoncello delle partiture musicali appositamente ideate per l'occasione e l'artista italiano Stefano Bonacci traccia delle incisioni (tatuaggi senza inchiostro) direttamente sul corpo di Chris Sacker.
La mostra, a cura e con un testo di Aldo Iori, presenterà nei giorni seguenti il video dell'azione e l'installazione delle opere a parete e nello spazio della galleria.
Il lavoro artistico di Chris Sacker (Halifax, GB, 1950) è frutto di un personale percorso che da oltre tre decenni indaga l'essenza dell'essere e delle relazioni dell'uomo con il mondo, unificando nell'opera elementi propri della tradizione del pensiero razionale (rinascimentale e moderno), che si definiscono nelle forme e nei linguaggi adottati, e altri appartenenti alla sfera più irrazionale e primordiale ,che permangono nel segno e nella drammaturgia dell'evento. Dopo un esordio pittorico nei primi anni Settanta, alla fine degli Ottanta adotta l'uso del proprio corpo come unico e centrale elemento in grado di esprimere la realtà attraverso azioni concettuali e fisiche realizzate in tempo e luogo reali, intervenendo anche con forme geometriche tatuate su di esso. Presente in personali e importanti collettive europee ed extraeuropee ha presentato il proprio lavoro in Italia a Perugia (Opera, 1994), a Roma (Opera Paese e Nuova Pesa nel 1998), a Prato (Museo Pecci, 1998), a Cassino (Spore, 1999), a Carrara (Biennale di Scultura, 2006) e a Milano (Galleria Formentini, 2006).
I sodalizi con il musicista Tony Moore e con il più giovane Stefano Bonacci hanno inizio alla fine degli anni Novanta e si sostanziano in azioni nelle quali il corpo dell'artista trova relazioni con la spazialità sonora del violoncello e con la grafia meccanica sulla pelle.
Il suo agire performativo nello spazio espositivo si distingue dalle posizioni raggiunte dalle esperienze degli anni Sessanta e Settanta (Body Art, Fluxus, Klein, Agnetti) per fissare le iconografie desunte dalla storia dell'arte (come le Tabulae anatomicae di Pietro da Cortona) in una “new metaphysical anatomy", come la definisce lo stesso autore, nella quale il corpo inteso nella sua interezza fisica e mentale, tramite il movimento, la voce, il dolore si lega strettamente ai materiali e ai media impiegati, strutto, inchiostro nero, fotografie, xerocopie, disegni e testi, e allo spazio reale nel quale avvengono gli eventi. Lo spettatore/osservatore diviene testimone contemplativo di un'azione nella quale è chiamato in prima persona a specifiche attenzioni ed emozionalità fisiche e mentali.
La Galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea è attiva a Roma oramai da tre anni e apre la sua nuova sede in Vicolo di Sant'Onofrio 22/23 a Roma.
Dopo la prima mostra “Prossimità” dell'ottobre 2006, a cura di Aldo Iori (con gli artisti Marco Bagnoli, Ciriaco Campus, Pietro Fortuna, Eugenio Giliberti, Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nakis Panayotidis), l’attività è proseguita con una fortunata serie di mostre personali: Vittorio Messina a cura di Amnon Bazel, Nakis Panayotidis a cura di Pablo J.Rico, Ciriaco Campus a cura di Alberto Abruzzese, Pietro Fortuna a cura di Marco Meneguzzo, Eugenio Giliberti a cura di Aldo Iori, Jan Van Oost a cura di Lòrànd Hegyi, “Costanti ossessioni” (con gli artisti Ettore Spalletti, Alberto Garutti, Pietro Fortuna, Eugenio Giliberti, Gianni Caravaggio, Stefano Bonacci e un testo-dialogo tra Marco Meneguzzo, Mauro Panzera e Aldo Iori) e altre attività che hanno visto la presentazione di particolari cicli di lavori di artisti storici quali Nanni Balestrini e la proposta di nuove edizioni di libri e di grafica d’arte.
L'artista britannico Chris Sacker presenta a Roma il nuovo progetto ABRACADABRA – I will create as I speak – che consiste in un'azione articolata in differenti parti. Partendo dal termine aramaico Avrah KaDabra (io creerò come parlo) e dalla costruzione alchemica, numerologica e cabalistica che ne deriva nel tempo, l'artista colloca sulle pareti dei testi tratti dal suo “Teatro Anatomico” e alcuni elementi che vanno a connotare per l'occasione il luogo.
Il suo corpo, nudo e segnato da geometrici tatuaggi, o elegantemente vestito, crea lo spazio con la propria presenza, immagine, movimento, respiro e voce, mentre il musicista scozzese Tony Moore esegue al violoncello delle partiture musicali appositamente ideate per l'occasione e l'artista italiano Stefano Bonacci traccia delle incisioni (tatuaggi senza inchiostro) direttamente sul corpo di Chris Sacker.
La mostra, a cura e con un testo di Aldo Iori, presenterà nei giorni seguenti il video dell'azione e l'installazione delle opere a parete e nello spazio della galleria.
Il lavoro artistico di Chris Sacker (Halifax, GB, 1950) è frutto di un personale percorso che da oltre tre decenni indaga l'essenza dell'essere e delle relazioni dell'uomo con il mondo, unificando nell'opera elementi propri della tradizione del pensiero razionale (rinascimentale e moderno), che si definiscono nelle forme e nei linguaggi adottati, e altri appartenenti alla sfera più irrazionale e primordiale ,che permangono nel segno e nella drammaturgia dell'evento. Dopo un esordio pittorico nei primi anni Settanta, alla fine degli Ottanta adotta l'uso del proprio corpo come unico e centrale elemento in grado di esprimere la realtà attraverso azioni concettuali e fisiche realizzate in tempo e luogo reali, intervenendo anche con forme geometriche tatuate su di esso. Presente in personali e importanti collettive europee ed extraeuropee ha presentato il proprio lavoro in Italia a Perugia (Opera, 1994), a Roma (Opera Paese e Nuova Pesa nel 1998), a Prato (Museo Pecci, 1998), a Cassino (Spore, 1999), a Carrara (Biennale di Scultura, 2006) e a Milano (Galleria Formentini, 2006).
I sodalizi con il musicista Tony Moore e con il più giovane Stefano Bonacci hanno inizio alla fine degli anni Novanta e si sostanziano in azioni nelle quali il corpo dell'artista trova relazioni con la spazialità sonora del violoncello e con la grafia meccanica sulla pelle.
Il suo agire performativo nello spazio espositivo si distingue dalle posizioni raggiunte dalle esperienze degli anni Sessanta e Settanta (Body Art, Fluxus, Klein, Agnetti) per fissare le iconografie desunte dalla storia dell'arte (come le Tabulae anatomicae di Pietro da Cortona) in una “new metaphysical anatomy", come la definisce lo stesso autore, nella quale il corpo inteso nella sua interezza fisica e mentale, tramite il movimento, la voce, il dolore si lega strettamente ai materiali e ai media impiegati, strutto, inchiostro nero, fotografie, xerocopie, disegni e testi, e allo spazio reale nel quale avvengono gli eventi. Lo spettatore/osservatore diviene testimone contemplativo di un'azione nella quale è chiamato in prima persona a specifiche attenzioni ed emozionalità fisiche e mentali.
La Galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea è attiva a Roma oramai da tre anni e apre la sua nuova sede in Vicolo di Sant'Onofrio 22/23 a Roma.
Dopo la prima mostra “Prossimità” dell'ottobre 2006, a cura di Aldo Iori (con gli artisti Marco Bagnoli, Ciriaco Campus, Pietro Fortuna, Eugenio Giliberti, Vittorio Messina, Hidetoshi Nagasawa, Nakis Panayotidis), l’attività è proseguita con una fortunata serie di mostre personali: Vittorio Messina a cura di Amnon Bazel, Nakis Panayotidis a cura di Pablo J.Rico, Ciriaco Campus a cura di Alberto Abruzzese, Pietro Fortuna a cura di Marco Meneguzzo, Eugenio Giliberti a cura di Aldo Iori, Jan Van Oost a cura di Lòrànd Hegyi, “Costanti ossessioni” (con gli artisti Ettore Spalletti, Alberto Garutti, Pietro Fortuna, Eugenio Giliberti, Gianni Caravaggio, Stefano Bonacci e un testo-dialogo tra Marco Meneguzzo, Mauro Panzera e Aldo Iori) e altre attività che hanno visto la presentazione di particolari cicli di lavori di artisti storici quali Nanni Balestrini e la proposta di nuove edizioni di libri e di grafica d’arte.
08
giugno 2009
Chris Sacker – Abracadabra. I will create as i speake
Dall'otto al 15 giugno 2009
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
GIACOMO GUIDI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Corso Vittorio Emanuele Ii, 282/284, (Roma)
Roma, Corso Vittorio Emanuele Ii, 282/284, (Roma)
Orario di apertura
lun-sab 10-13 16-19
Vernissage
8 Giugno 2009, ore 20:00
Autore