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Christelle Familiari
La Galleria Cesare Manzo presenta la prima personale in Italia di Christelle Familiari. Tra le principali protagoniste della scena artistica contemporanea francese, ha di recente attirato l’attenzione di critica e pubblico grazie alla partecipazione a Fuori Uso 06. Are you experienced?
Comunicato stampa
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La Galleria Cesare Manzo presenta la prima personale in Italia di Christelle Familari. Tra le principali protagoniste della scena artistica contemporanea francese, ha di recente attirato l’attenzione di critica e pubblico grazie alla partecipazione a Fuori Uso 06. Are you experienced?
Christelle Familiari emerge alla metà degli anni Novanta dalla vivace scena di Nantes muovendosi tra i media più diversi: dal video alla scultura, dalla performance alla fotografia. La sfera della corporeità rappresenta la più importante della sua investigazione, che ruota intorno alle questioni del desiderio e del sesso. Il suo interesse si appunta inizialmente su situazioni corporali ambigue, e si sviluppa successivamente in un’attitudine più globale.
Sotto il titolo Un, des corps sono raggruppati due video e una serie di collage. I primi, caratterizzati dall’uso esclusivo del bianco e nero, come nei recenti lavori in mostra a Pescara rappresentano il corpo nell’esecuzione di gesti ripetitivi – ad esempio l’entrare ed uscire da un particolare abito boliviano - che potrebbero non avere mai una fine. Allo stesso modo i collage, realizzati assemblando immagini tratte da riviste di moda, hanno per protagonisti figure umane, le cui sembianze o gesti sono investiti da un forte senso di straniamento. Gli abiti e la bellezza tratte da riviste glamour sono, dunque, gli strumenti che rendono possibile la realizzazione di una sorta di sculture antropomorfe.
All’interno della sua produzione scultorea, l’artista effettua un recupero di tecniche manuali come il lavoro a maglia per realizzazioni in filo di ferro bianco di varie dimensioni (Volumes, 2007) che come un tessuto rigido e liscio avvolgono e racchiudono all’interno del loro volume il vuoto.
Christelle Familiari è nata a Niort (Francia) nel 1972. Vive e lavora a Parigi. Tra le principali mostre personali e collettive: Femmes d’Europe, Saint Tropez 2006; Du bist hier (pour l’instant), Kunstraum Kreuzberg/Bethanien, Berlin, 2005; L’autre métissage, Museo Etnografico, La Paz, Bolivia, 2004; Projection…chut, l’atelier, Centre National de la Photographie, Paris, 2003; Multiples objets de désir, collection du FNAC, Musée des beaux-arts de Nantes, 2002; Killing me softly, Apt Gallery, London, 2001; Scène de la vie conjugale, Villa Arson, centre d’art contemporain, Nice, 2000; Journey to the centre of the universe, Tramway, Glasgow, 2000; Ex-Change, la Criée, centre d’art contemporain, Rennes, 1999; Bruitsecrets, Centre de création contemporaine, Tours, 1998.
Christelle Familiari emerge alla metà degli anni Novanta dalla vivace scena di Nantes muovendosi tra i media più diversi: dal video alla scultura, dalla performance alla fotografia. La sfera della corporeità rappresenta la più importante della sua investigazione, che ruota intorno alle questioni del desiderio e del sesso. Il suo interesse si appunta inizialmente su situazioni corporali ambigue, e si sviluppa successivamente in un’attitudine più globale.
Sotto il titolo Un, des corps sono raggruppati due video e una serie di collage. I primi, caratterizzati dall’uso esclusivo del bianco e nero, come nei recenti lavori in mostra a Pescara rappresentano il corpo nell’esecuzione di gesti ripetitivi – ad esempio l’entrare ed uscire da un particolare abito boliviano - che potrebbero non avere mai una fine. Allo stesso modo i collage, realizzati assemblando immagini tratte da riviste di moda, hanno per protagonisti figure umane, le cui sembianze o gesti sono investiti da un forte senso di straniamento. Gli abiti e la bellezza tratte da riviste glamour sono, dunque, gli strumenti che rendono possibile la realizzazione di una sorta di sculture antropomorfe.
All’interno della sua produzione scultorea, l’artista effettua un recupero di tecniche manuali come il lavoro a maglia per realizzazioni in filo di ferro bianco di varie dimensioni (Volumes, 2007) che come un tessuto rigido e liscio avvolgono e racchiudono all’interno del loro volume il vuoto.
Christelle Familiari è nata a Niort (Francia) nel 1972. Vive e lavora a Parigi. Tra le principali mostre personali e collettive: Femmes d’Europe, Saint Tropez 2006; Du bist hier (pour l’instant), Kunstraum Kreuzberg/Bethanien, Berlin, 2005; L’autre métissage, Museo Etnografico, La Paz, Bolivia, 2004; Projection…chut, l’atelier, Centre National de la Photographie, Paris, 2003; Multiples objets de désir, collection du FNAC, Musée des beaux-arts de Nantes, 2002; Killing me softly, Apt Gallery, London, 2001; Scène de la vie conjugale, Villa Arson, centre d’art contemporain, Nice, 2000; Journey to the centre of the universe, Tramway, Glasgow, 2000; Ex-Change, la Criée, centre d’art contemporain, Rennes, 1999; Bruitsecrets, Centre de création contemporaine, Tours, 1998.
21
marzo 2007
Christelle Familiari
Dal 21 marzo al 28 aprile 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CESARE MANZO
Roma, Vicolo del Governo Vecchio, 8, (Roma)
Roma, Vicolo del Governo Vecchio, 8, (Roma)
Orario di apertura
martedì - venerdì 16-20 / sabato 15,30-19
Vernissage
21 Marzo 2007, ore 18
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