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Christian Boltanski
installazione che l’artista francese dedica ai reggiani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con Christian Boltanski nel sacrario dell¹umanità
L¹omaggio di Reggio Emilia all¹artista francese di fama internazionale:
un¹opera itinerante al teatro Valli e un¹installazione nella chiesa di San
Carlo
³Tutto quello che m¹interessa è come fare in modo che resti la piccola
memoria. Ognuno di noi è molto importante e ognuno di noi scompare?.²
Parole
di Christian Boltanski, tra i maggiori artisti del panorama internazionale,
che ha realizzato personali e collettive da Parigi a Copenhagen, da
Helsinki
a Oslo, da Toronto a Roma.
A lui Fondazione I Teatri, Assessorati alla Cultura e alla Città Storica di
Reggio, nell¹ambito del festival Rec, dedicano un omaggio che per
dimensioni
e importanza non ha precedenti in Italia. Un¹opera itinerante che Boltanski
firma assieme a Jean Kalman e a Franck Krawczyk, pensata e studiata per il
Teatro Valli, dove si svolgerà nei giorni 7 e 8 ottobre (ore 20), dal
titolo
³Tant que nous sommes vivants² (Fin tanto che siamo vivi) e ³Camminando²,
installazione che l¹artista francese dedica ai reggiani e che sarà
visitabile, ad ingresso gratuito, dal 8 al 30 ottobre apertura ore 11-21
eccetto il lunedì 14-21, giovedì chiusura completa nella chiesa di San
Carlo. L'installazione è realizzata con l¹apporto della Fototeca della
Biblioteca Panizzi. Due prime assolute, ma anche due "uniche",
indissolubilmente legate ai luoghi di esposizione. L¹operazione è stata
possibile grazie anche alla collaborazione del Consorzio Cooperative
Produzione Lavoro - CCPL.
Quello di Boltanski, Kalman e Krawczyk è un lavoro sul ricordo. Alcuni
oggetti della vita di tutti i giorni sembrano addensare intorno a sè delle
memorie, le rendono visibili, tangibili; l'artista estrapola questi oggetti
dal loro contesto, li trasforma, li reinventa e li rende monumenti.
Monumento vuol dire lasciare una traccia di sè, della propria civiltà, del
proprio mondo interiore e strappare qualcosa all' oblio del non-essere,
alla
morte.
Quella al teatro Valli è un'installazione ai confini con lo spettacolo
teatrale e l'opera, con la presenza di musicisti, cantanti, fanfara e un
sorprendente apparato scenotecnico che coinvolge tutti gli spazi del
teatro,
dalla sala principale agli atrii, dal ridotto ai palchi. Una ³mostra² dove
è
lo spettacolo stesso ad essere esposto come una unica opera d¹arte e dove
gli spettatori, che saranno fatti entrare un centinaio per volta, potranno
aggirarsi liberamente per i luoghi del teatro, come in una mostra,
diventando essi stessi parte della mostra e dello spettacolo.
La Chiesa di San Carlo ospiterà invece per tre settimane (dal 7 al 30
ottobre) l¹installazione ³Camminando², che Boltanski ha studiato e pensato
appositamente per questo spazio.
Qui trovano nuova vita elementi tratti dalla storia e dallo spirito della
memoria locale, con fotoritratti inediti della Biblioteca Panizzi di Reggio
Emilia, immagini di reggiani dei tempi passati, ai quali il fotografo
Artioli ha cancellato volontariamente i nomi: volti sconosciuti che
diventano tante immagini paragonabili nel pensiero di Christian Boltanski
a tante immagini di Cristo, come tante Sindoni. E le centinaia di paia di
scarpe usate, che trovano collocazione nella chiesa, suonano come una sorta
di ex voto, mentre costruzioni in vetro invitano alla riflessione, non solo
sull¹arte.
L¹omaggio di Reggio Emilia all¹artista francese di fama internazionale:
un¹opera itinerante al teatro Valli e un¹installazione nella chiesa di San
Carlo
³Tutto quello che m¹interessa è come fare in modo che resti la piccola
memoria. Ognuno di noi è molto importante e ognuno di noi scompare?.²
Parole
di Christian Boltanski, tra i maggiori artisti del panorama internazionale,
che ha realizzato personali e collettive da Parigi a Copenhagen, da
Helsinki
a Oslo, da Toronto a Roma.
A lui Fondazione I Teatri, Assessorati alla Cultura e alla Città Storica di
Reggio, nell¹ambito del festival Rec, dedicano un omaggio che per
dimensioni
e importanza non ha precedenti in Italia. Un¹opera itinerante che Boltanski
firma assieme a Jean Kalman e a Franck Krawczyk, pensata e studiata per il
Teatro Valli, dove si svolgerà nei giorni 7 e 8 ottobre (ore 20), dal
titolo
³Tant que nous sommes vivants² (Fin tanto che siamo vivi) e ³Camminando²,
installazione che l¹artista francese dedica ai reggiani e che sarà
visitabile, ad ingresso gratuito, dal 8 al 30 ottobre apertura ore 11-21
eccetto il lunedì 14-21, giovedì chiusura completa nella chiesa di San
Carlo. L'installazione è realizzata con l¹apporto della Fototeca della
Biblioteca Panizzi. Due prime assolute, ma anche due "uniche",
indissolubilmente legate ai luoghi di esposizione. L¹operazione è stata
possibile grazie anche alla collaborazione del Consorzio Cooperative
Produzione Lavoro - CCPL.
Quello di Boltanski, Kalman e Krawczyk è un lavoro sul ricordo. Alcuni
oggetti della vita di tutti i giorni sembrano addensare intorno a sè delle
memorie, le rendono visibili, tangibili; l'artista estrapola questi oggetti
dal loro contesto, li trasforma, li reinventa e li rende monumenti.
Monumento vuol dire lasciare una traccia di sè, della propria civiltà, del
proprio mondo interiore e strappare qualcosa all' oblio del non-essere,
alla
morte.
Quella al teatro Valli è un'installazione ai confini con lo spettacolo
teatrale e l'opera, con la presenza di musicisti, cantanti, fanfara e un
sorprendente apparato scenotecnico che coinvolge tutti gli spazi del
teatro,
dalla sala principale agli atrii, dal ridotto ai palchi. Una ³mostra² dove
è
lo spettacolo stesso ad essere esposto come una unica opera d¹arte e dove
gli spettatori, che saranno fatti entrare un centinaio per volta, potranno
aggirarsi liberamente per i luoghi del teatro, come in una mostra,
diventando essi stessi parte della mostra e dello spettacolo.
La Chiesa di San Carlo ospiterà invece per tre settimane (dal 7 al 30
ottobre) l¹installazione ³Camminando², che Boltanski ha studiato e pensato
appositamente per questo spazio.
Qui trovano nuova vita elementi tratti dalla storia e dallo spirito della
memoria locale, con fotoritratti inediti della Biblioteca Panizzi di Reggio
Emilia, immagini di reggiani dei tempi passati, ai quali il fotografo
Artioli ha cancellato volontariamente i nomi: volti sconosciuti che
diventano tante immagini paragonabili nel pensiero di Christian Boltanski
a tante immagini di Cristo, come tante Sindoni. E le centinaia di paia di
scarpe usate, che trovano collocazione nella chiesa, suonano come una sorta
di ex voto, mentre costruzioni in vetro invitano alla riflessione, non solo
sull¹arte.
07
ottobre 2005
Christian Boltanski
Dal 07 al 30 ottobre 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
EX CHIESA DEI SANTI CARLO E AGATA
Reggio Nell'emilia, Via San Carlo, 1, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via San Carlo, 1, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
11-21, lunedì 14-21, giovedì chiuso
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