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Christian Manuel Zanon – Mantra Milano
“Mantra Milano”, oltre a essere una delle opere in mostra, è il titolo che Zanon ha scelto come emblema e dichiarazione sul suo lavoro: il tempo e la sua circolarità, l’idea di una ripetizione potenzialmente senza fine sono aspetti centrali dei suoi interventi, siano essi operazioni sulla parola e la scrittura, installazioni, disegni
Comunicato stampa
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Marsèlleria presenta "Mantra Milano", mostra di Christian Manuel Zanon negli spazi di via Paullo 12/A, aperta al pubblico il 17 dicembre (opening ore 18) e su appuntamento fino al 22 dicembre 2015 (info@marselleria.org).
"Mantra Milano", oltre a essere una delle opere in mostra, è il titolo che Zanon ha scelto come emblema e dichiarazione sul suo lavoro: il tempo e la sua circolarità, l'idea di una ripetizione potenzialmente senza fine sono aspetti centrali dei suoi interventi, siano essi operazioni sulla parola e la scrittura, installazioni, disegni.
Nel testo che accompagna la mostra, Azalea Seratoni introduce così il lavoro dell'artista: Christian Manuel Zanon ha tutte le carte in regola per essere un artista, come avrebbe potuto dire Piero Ciampi, estraneo nel senso più completo tra la gente che va frettolosa. Perché le opere di Christian Manuel Zanon non sono fatte per una percezione istantanea, sono da leggere e decifrare, quasi più che da guardare. Fin dall’inizio, i suoi lavori sono fatti di parole che gli assomigliano: hanno la sua andatura, il suo modo di apparire e scomparire, di respirare, il timbro della sua voce. Gli piace pensare la scrittura come materiale, come costruzione e non come espressione. Sono operazioni fatte attraverso prelevamenti di materiale verbale pre-esistente alla scrittura e conservati in un parolario costruito nel tempo, una sorta di cassetta da cui attingere i propri attrezzi. Il gesto consiste nel prelevare parole dallo smisurato territorio verbale circostante, nel predisporne il funzionamento, il ritmo e, se possibile, la potenza emotiva. Sono opere che hanno anche quella tipica “sgradevolezza” che non cerca di solleticare il destinatario, ma lo costringe a “lavorare con”.
In mostra da Marsèlleria due installazioni che si relazionano con l'idea di iterazione da due punti di vista: le parole di Mantra Milano (2014) - lavoro che nasce dal testo di un'opera di Vincenzo Agnetti,"Tesi", pubblicato da Prearo nel 1972 - e i passi che compongono Stella, una passeggiata (2015). Completa la mostra Promesso a te (2015), disegno che ha dato origine a un annullo postale, strumento di attraversamento del mondo e di relazione tra un mittente e un destinatario.
Dopo "Mantra Milano", la prossima personale di Christian Manuel Zanon, "Lotteria Immanuel", inaugurerà il 16 gennaio alla Galleria Fuoricampo di Siena.
"Mantra Milano", oltre a essere una delle opere in mostra, è il titolo che Zanon ha scelto come emblema e dichiarazione sul suo lavoro: il tempo e la sua circolarità, l'idea di una ripetizione potenzialmente senza fine sono aspetti centrali dei suoi interventi, siano essi operazioni sulla parola e la scrittura, installazioni, disegni.
Nel testo che accompagna la mostra, Azalea Seratoni introduce così il lavoro dell'artista: Christian Manuel Zanon ha tutte le carte in regola per essere un artista, come avrebbe potuto dire Piero Ciampi, estraneo nel senso più completo tra la gente che va frettolosa. Perché le opere di Christian Manuel Zanon non sono fatte per una percezione istantanea, sono da leggere e decifrare, quasi più che da guardare. Fin dall’inizio, i suoi lavori sono fatti di parole che gli assomigliano: hanno la sua andatura, il suo modo di apparire e scomparire, di respirare, il timbro della sua voce. Gli piace pensare la scrittura come materiale, come costruzione e non come espressione. Sono operazioni fatte attraverso prelevamenti di materiale verbale pre-esistente alla scrittura e conservati in un parolario costruito nel tempo, una sorta di cassetta da cui attingere i propri attrezzi. Il gesto consiste nel prelevare parole dallo smisurato territorio verbale circostante, nel predisporne il funzionamento, il ritmo e, se possibile, la potenza emotiva. Sono opere che hanno anche quella tipica “sgradevolezza” che non cerca di solleticare il destinatario, ma lo costringe a “lavorare con”.
In mostra da Marsèlleria due installazioni che si relazionano con l'idea di iterazione da due punti di vista: le parole di Mantra Milano (2014) - lavoro che nasce dal testo di un'opera di Vincenzo Agnetti,"Tesi", pubblicato da Prearo nel 1972 - e i passi che compongono Stella, una passeggiata (2015). Completa la mostra Promesso a te (2015), disegno che ha dato origine a un annullo postale, strumento di attraversamento del mondo e di relazione tra un mittente e un destinatario.
Dopo "Mantra Milano", la prossima personale di Christian Manuel Zanon, "Lotteria Immanuel", inaugurerà il 16 gennaio alla Galleria Fuoricampo di Siena.
17
dicembre 2015
Christian Manuel Zanon – Mantra Milano
Dal 17 al 22 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
MARSELLERIA PERMANENT EXHIBITION
Milano, Via Paullo, 12 A , (Milano)
Milano, Via Paullo, 12 A , (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
17 Dicembre 2015, ore 18
Autore