Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Christian Rainer – Una figura neutra, una comunione nella muta e compromesso al varco
Il passaggio di una figura nera e neutra diventa il tramite, il medium, lo sciamano trascrittore di un ipotetico comune denominatore sociale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
una figura neutra, una comunione nella muta e compromesso al varco
“Diverse persone hanno in sé la propria componente sconosciuta, l’aspetto incognita o elemento disturbante che identificheremo nella figura del lupo. Ognuna di queste persone disegna il proprio lupo usando la mano di una figura neutra nera. La figura neutra è un tramite con anche la funzione di mettere in comunione tutte quelle identità distinte e il loro lato sconosciuto. Questa messa in comunione dà vita ad una terza natura o identità più grande composta da tante minori. Una fila di otto alberi che sarà visibile solo dopo le fasi appena descritte, rappresenta al tempo stesso la nuova natura che si è creata e il luogo che la ospita.”
Christian Rainer
Sabato 5 aprile 2008 alle ore 19.00 Studio Vetusta presenta Christian Rainer.
Nei modi poveristi(ci) e minimali legati al concetto di arte totalizzante, Christian Rainer propone un’azione, una sorta di “plastica sociale”. In maniera lucida e schematica esegue una partizione concettuale ed idealista per trovare una seppur labile forma alle pieghe oscure della mente e ad un intuizione mentale di perspicace sottigliezza.
La tempra lucida e distaccata della performance, dove ogni fascinazione del visibile è sottomessa a un’ “invisibile” cromofobico ed essenziale, segue i dettami del transfert, dell’empatia e della scrittura automatica.
Il passaggio di una figura nera e neutra diventa il tramite, il medium, lo sciamano trascrittore di un ipotetico comune denominatore sociale. Guidata dalle mani di ogni partecipante, la figura nera disegna, infatti, “un branco” di lupi, un’oscura componente incognita (l’inconscio?), “messa in comunione” come indicibile sentire condiviso. Di qui la creazione di una nuova identità-entità più ampia, composita; “trascritta” in un successivo fondale simbolico sul quale si staglia l’immagine di un filare di cipressi meditabondi. La tematica sottesa è l’ambiguità di una natura panica e tripartitica: umana, animale e vegetale. Succubi delle misteriose leggi della metamorfosi e della verosimiglianza, le ragioni intime esistenziali di queste “nature” aspirano ad una totalità colma di onirismo; ad un’utopia percettiva di bökcliniana memoria.
Come romanticheria raggelata e scarnificata in icona, l’azione di Christian Rainer, non da ultimo consapevole di come gli oggetti siano veicolo manchevole e spesso inadeguato per alludere a significati di solo spirito ed indeterminatezza, lascia infine fragili e fatali testimonianze, appunti afoni. Una serie di Polaroid e disegni di lupi, lupi disegnati, antichi simboli di sociale memoria fiabesca.
“Diverse persone hanno in sé la propria componente sconosciuta, l’aspetto incognita o elemento disturbante che identificheremo nella figura del lupo. Ognuna di queste persone disegna il proprio lupo usando la mano di una figura neutra nera. La figura neutra è un tramite con anche la funzione di mettere in comunione tutte quelle identità distinte e il loro lato sconosciuto. Questa messa in comunione dà vita ad una terza natura o identità più grande composta da tante minori. Una fila di otto alberi che sarà visibile solo dopo le fasi appena descritte, rappresenta al tempo stesso la nuova natura che si è creata e il luogo che la ospita.”
Christian Rainer
Sabato 5 aprile 2008 alle ore 19.00 Studio Vetusta presenta Christian Rainer.
Nei modi poveristi(ci) e minimali legati al concetto di arte totalizzante, Christian Rainer propone un’azione, una sorta di “plastica sociale”. In maniera lucida e schematica esegue una partizione concettuale ed idealista per trovare una seppur labile forma alle pieghe oscure della mente e ad un intuizione mentale di perspicace sottigliezza.
La tempra lucida e distaccata della performance, dove ogni fascinazione del visibile è sottomessa a un’ “invisibile” cromofobico ed essenziale, segue i dettami del transfert, dell’empatia e della scrittura automatica.
Il passaggio di una figura nera e neutra diventa il tramite, il medium, lo sciamano trascrittore di un ipotetico comune denominatore sociale. Guidata dalle mani di ogni partecipante, la figura nera disegna, infatti, “un branco” di lupi, un’oscura componente incognita (l’inconscio?), “messa in comunione” come indicibile sentire condiviso. Di qui la creazione di una nuova identità-entità più ampia, composita; “trascritta” in un successivo fondale simbolico sul quale si staglia l’immagine di un filare di cipressi meditabondi. La tematica sottesa è l’ambiguità di una natura panica e tripartitica: umana, animale e vegetale. Succubi delle misteriose leggi della metamorfosi e della verosimiglianza, le ragioni intime esistenziali di queste “nature” aspirano ad una totalità colma di onirismo; ad un’utopia percettiva di bökcliniana memoria.
Come romanticheria raggelata e scarnificata in icona, l’azione di Christian Rainer, non da ultimo consapevole di come gli oggetti siano veicolo manchevole e spesso inadeguato per alludere a significati di solo spirito ed indeterminatezza, lascia infine fragili e fatali testimonianze, appunti afoni. Una serie di Polaroid e disegni di lupi, lupi disegnati, antichi simboli di sociale memoria fiabesca.
05
aprile 2008
Christian Rainer – Una figura neutra, una comunione nella muta e compromesso al varco
Dal 05 aprile al 03 maggio 2008
arte contemporanea
Location
VETUSTA
Modena, Via Carteria, 60, (Modena)
Modena, Via Carteria, 60, (Modena)
Orario di apertura
venerdì e sabato 17–19 e su appuntamento
Vernissage
5 Aprile 2008, ore 19
Autore