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Christina Thwaites – Postmen in East Hull
Dichiarare di conoscere i propri antenati necessita di un inganno che porti conforto: è in questa prospettiva che Christina Thwaites presenta ‘Postmen in East Hull’ (2012)
Comunicato stampa
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Christina Thwaites
Titolo: 'Postmen in East Hull'
Inaugurazione: Sabato 11 Febbraio 2012
fino al 29 Febbraio
scritto di Mike Watson
Missive dal passato: Christina Thwaites e Postmen in East Hull
Dichiarare di conoscere i propri antenati necessita di un inganno che porti conforto: è in questa prospettiva che Christina Thwaites presenta 'Postmen in East Hull' (2012) un dipinto del suo bis-bisnonno, un postino che lavorava nel nord d’Inghilterra agli inizi del ventesimo secolo.
Delle foto, qualche ricordo sfuso. Cimeli militari, vecchi francobolli , perlopiù privi di valore se non affettivo: questo è il retaggio dei nostri predecessori. Tuttavia persino queste poche fotografie ed oggetti, come una fotografia del matrimonio dei nonni, o i residui di una collezione di monete, contribuiscono a mettere insieme la propria preistoria. Vaghi racconti servono a riempire parzialmente lacune storiche. Storie tramandate per generazioni. Persino quando una storia può essere verificata chiedendo a qualcuno coinvolto i dubbi persistono sull’accuratezza del racconto, poiché la memoria annebbia ed abbellisce la realtà.
Nell’esplorare la propria genealogia, la Thwaites prende una foto – oramai un oggetto arcaico – e la interpreta in un dipinto. Questa rilettura dell’esperienza non mira ad una perfetta reinterpretazione visuale della fotografia. Piuttosto, l’artista esplora la fisicità del dipinto, che permette una perdita di controllo portando a “incidenti” di percorso e risultati inattesi.
L’artista parla dei volti familiari che vede nelle fotografie dei suo antenati, dando l’impressione di attraversare la sua effimera esperienza, anche se le fotografie da sole parlano dell’inevitabile trascorrere del tempo e delle vite successive. E’ attraverso un misto di riflessione, interazione fisica con il dipinto ed osservazione dei dettagli, dei vestiti, dei manierismi che la Thwaites evoca un inganno che è al cuore dell’arte: la capacità di designare “questa” o “quella” cosa come meritevoli di attenzione.
Manichini innocui, uomini travestiti, ragazzi armati, bambini urlanti, capre e bambole appese... queste sono le cose che saltano agli occhi e che chiedono di essere studiate con più attenzione. Qui in Postmen in East Hull il caso, insieme ad una manipolazione libera del colore, contribuisce ad una realtà eterea, che insieme alla materialità del lavoro, riportano chi guarda alla realtà del dipinto, un manufatto, qualcosa di incapace di trascendere il gap storico tra il presente ed il passato. I postini sono dimenticati, le lettere che hanno consegnato restano, perlopiù, nel suolo assieme a loro. L’artista non ha altra possibilità che rimettersi nuovamente al lavoro. Un perpetuo coinvolgimento fisico che lascerà nuove tracce.
Mike Watson gennaio 2012
Biografia
Christina Thwaites è una artista emergente che vive e lavora nei pressi di Roma. E' nata in Inghilterra (Sheffield) nel 1980 e si è laureata nel 2004 in letteratura Francese e Storia dell'Arte presso l'Università di Edinburgo. La sua esperienza di pittura si è perfezionata in Italia, dove è stata seguita dall'artista Alberto Parres presso lo studio "La Porta Blu". Le sue opere sono state esibite in varie mostre personali e collettive, principalmente in Italia (Roma, Napoli, Perugia, Ravenna, Salerno, Rieti). Nel 2010 ha partecipato al programma "artist in residence" al Kanal 10 Guest Studio in Amsterdam conclusasi con una personale alla Dokhuis Galerie ed una collettiva alla Galerie Serieuze Zaken. Nel 2011, dopo una mostra personale presso la Galleria Cortese & Lisanti a Roma, Christina è stata selezionata per partecipare ad un workshop internazionale in Palestina in collaborazione con la 'Al- Mahatta Gallery' cui ha fatto seguito una esibizione in un campo profughi. I suoi lavori più recenti sono stati esibiti a Roma presso la RvB Arts nel dicembre 2011. In aggiunta alle sue attività di pittura è impegnata in progetti artistici nell'ambito del sociale e ha collaborato con organizzazioni tra cui ARCI, 100%periferia, 20eventi.
English
To claim to know one's ancestors requires a deception which brings comfort: It is in this light that Christina Thwaites presents 'Postmen in East Hull' (2012) a painting of her Great-Great Grandfather, a post master who worked in the north of England in the early 20th Century.
A few photos, some scattered mementos. Army memorabilia, old stamps – often worthless, aside from a sentimental value: these are the sum of our predecessors. Although even these few pictures and objects, such as a photograph of a long deceased grandparent's wedding, or the remains of a coin collection, do little to piece together one's prehistory. Vague accounts serve to loosely fill the huge gaps. Stories passed down over generations. Even where a story can be verified by asking someone involved, doubt persists as to the factual accuracy of the account, as memory fogs and embellishes reality.
In exploring her own genealogy, Thwaites takes a photograph – by now an archaic object in itself – and interprets it in paint. This recasting of experience is not aimed at a perfect visual re-interpretation of a photograph. Rather, the artist explores the physicality of painting, which allows for a loss of control, leading to accidents and unexpected results.
The artist speaks of the familiar faces she sees in the pictures of her forebears, giving a sense of traversing her finite experience – even if the pictures themselves speak of an inevitable passing of time, and of successive lives. It is through a mixture of reflection, physical interaction with paint, and observation – of the details, the clothing, the mannerisms – that Thwaites conjures a deception which is at art's core: the ability to designate this or that 'thing' as worthy of attention.
Armless mannequins, men in dresses, boys with guns, screaming babies, goats and hanging dolls... these are things which jump out and ask to be studied more closely. Here, in Postmen in East Hull the element of chance, together with a loose handling of paint, contributes an ethereality, which alongside the materiality of the work, returns the viewer to the reality of it being a painting, something made, something ultimately incapable of transcending the historical gap between now and the past. The postmen are forgotten, the letters they delivered rest, in large, in the soil with them. The artist is left with no option but to set to work again. A perpetual physical involvement leaving new traces.
Mike Watson January 2012
Biography
Christina Thwaites is an emerging contemporary painter living and working near Rome in Italy. Born in England (Sheffield) in 1980, she graduated in 2004 with an M. A. in French Literature and History of Art from The University of Edinburgh. Her painting skills developed in Italy where she was tutored by artist Albert Parres at La Porta Blu Studio, Rome. She has shown her work in a number of group and solo exhibitions, mainly in Italy (Rome, Naples, Perugia, Ravenna, Salerno, Rieti, Tivoli) and following a painting residency in Holland in 2010 she had two exhibitions in Amsterdam (solo show: Dokhuis Galerie, group show: Galerie Serieuze Zaken). In 2011 after a solo exhibition in Rome (Galleria Cortese & Lisanti), Christina was selected to participate in an international workshop in Palestine with Al-Mahatta Gallery which was followed with an exhibition in the refugee camp where the workshop took place. Her latest work was show by RvB Arts in Rome in December 2011. As well as her painting activities she runs community art projects and has collaborated with various arts organizations including ARCI, 100% periferia and 20eventi.
Titolo: 'Postmen in East Hull'
Inaugurazione: Sabato 11 Febbraio 2012
fino al 29 Febbraio
scritto di Mike Watson
Missive dal passato: Christina Thwaites e Postmen in East Hull
Dichiarare di conoscere i propri antenati necessita di un inganno che porti conforto: è in questa prospettiva che Christina Thwaites presenta 'Postmen in East Hull' (2012) un dipinto del suo bis-bisnonno, un postino che lavorava nel nord d’Inghilterra agli inizi del ventesimo secolo.
Delle foto, qualche ricordo sfuso. Cimeli militari, vecchi francobolli , perlopiù privi di valore se non affettivo: questo è il retaggio dei nostri predecessori. Tuttavia persino queste poche fotografie ed oggetti, come una fotografia del matrimonio dei nonni, o i residui di una collezione di monete, contribuiscono a mettere insieme la propria preistoria. Vaghi racconti servono a riempire parzialmente lacune storiche. Storie tramandate per generazioni. Persino quando una storia può essere verificata chiedendo a qualcuno coinvolto i dubbi persistono sull’accuratezza del racconto, poiché la memoria annebbia ed abbellisce la realtà.
Nell’esplorare la propria genealogia, la Thwaites prende una foto – oramai un oggetto arcaico – e la interpreta in un dipinto. Questa rilettura dell’esperienza non mira ad una perfetta reinterpretazione visuale della fotografia. Piuttosto, l’artista esplora la fisicità del dipinto, che permette una perdita di controllo portando a “incidenti” di percorso e risultati inattesi.
L’artista parla dei volti familiari che vede nelle fotografie dei suo antenati, dando l’impressione di attraversare la sua effimera esperienza, anche se le fotografie da sole parlano dell’inevitabile trascorrere del tempo e delle vite successive. E’ attraverso un misto di riflessione, interazione fisica con il dipinto ed osservazione dei dettagli, dei vestiti, dei manierismi che la Thwaites evoca un inganno che è al cuore dell’arte: la capacità di designare “questa” o “quella” cosa come meritevoli di attenzione.
Manichini innocui, uomini travestiti, ragazzi armati, bambini urlanti, capre e bambole appese... queste sono le cose che saltano agli occhi e che chiedono di essere studiate con più attenzione. Qui in Postmen in East Hull il caso, insieme ad una manipolazione libera del colore, contribuisce ad una realtà eterea, che insieme alla materialità del lavoro, riportano chi guarda alla realtà del dipinto, un manufatto, qualcosa di incapace di trascendere il gap storico tra il presente ed il passato. I postini sono dimenticati, le lettere che hanno consegnato restano, perlopiù, nel suolo assieme a loro. L’artista non ha altra possibilità che rimettersi nuovamente al lavoro. Un perpetuo coinvolgimento fisico che lascerà nuove tracce.
Mike Watson gennaio 2012
Biografia
Christina Thwaites è una artista emergente che vive e lavora nei pressi di Roma. E' nata in Inghilterra (Sheffield) nel 1980 e si è laureata nel 2004 in letteratura Francese e Storia dell'Arte presso l'Università di Edinburgo. La sua esperienza di pittura si è perfezionata in Italia, dove è stata seguita dall'artista Alberto Parres presso lo studio "La Porta Blu". Le sue opere sono state esibite in varie mostre personali e collettive, principalmente in Italia (Roma, Napoli, Perugia, Ravenna, Salerno, Rieti). Nel 2010 ha partecipato al programma "artist in residence" al Kanal 10 Guest Studio in Amsterdam conclusasi con una personale alla Dokhuis Galerie ed una collettiva alla Galerie Serieuze Zaken. Nel 2011, dopo una mostra personale presso la Galleria Cortese & Lisanti a Roma, Christina è stata selezionata per partecipare ad un workshop internazionale in Palestina in collaborazione con la 'Al- Mahatta Gallery' cui ha fatto seguito una esibizione in un campo profughi. I suoi lavori più recenti sono stati esibiti a Roma presso la RvB Arts nel dicembre 2011. In aggiunta alle sue attività di pittura è impegnata in progetti artistici nell'ambito del sociale e ha collaborato con organizzazioni tra cui ARCI, 100%periferia, 20eventi.
English
To claim to know one's ancestors requires a deception which brings comfort: It is in this light that Christina Thwaites presents 'Postmen in East Hull' (2012) a painting of her Great-Great Grandfather, a post master who worked in the north of England in the early 20th Century.
A few photos, some scattered mementos. Army memorabilia, old stamps – often worthless, aside from a sentimental value: these are the sum of our predecessors. Although even these few pictures and objects, such as a photograph of a long deceased grandparent's wedding, or the remains of a coin collection, do little to piece together one's prehistory. Vague accounts serve to loosely fill the huge gaps. Stories passed down over generations. Even where a story can be verified by asking someone involved, doubt persists as to the factual accuracy of the account, as memory fogs and embellishes reality.
In exploring her own genealogy, Thwaites takes a photograph – by now an archaic object in itself – and interprets it in paint. This recasting of experience is not aimed at a perfect visual re-interpretation of a photograph. Rather, the artist explores the physicality of painting, which allows for a loss of control, leading to accidents and unexpected results.
The artist speaks of the familiar faces she sees in the pictures of her forebears, giving a sense of traversing her finite experience – even if the pictures themselves speak of an inevitable passing of time, and of successive lives. It is through a mixture of reflection, physical interaction with paint, and observation – of the details, the clothing, the mannerisms – that Thwaites conjures a deception which is at art's core: the ability to designate this or that 'thing' as worthy of attention.
Armless mannequins, men in dresses, boys with guns, screaming babies, goats and hanging dolls... these are things which jump out and ask to be studied more closely. Here, in Postmen in East Hull the element of chance, together with a loose handling of paint, contributes an ethereality, which alongside the materiality of the work, returns the viewer to the reality of it being a painting, something made, something ultimately incapable of transcending the historical gap between now and the past. The postmen are forgotten, the letters they delivered rest, in large, in the soil with them. The artist is left with no option but to set to work again. A perpetual physical involvement leaving new traces.
Mike Watson January 2012
Biography
Christina Thwaites is an emerging contemporary painter living and working near Rome in Italy. Born in England (Sheffield) in 1980, she graduated in 2004 with an M. A. in French Literature and History of Art from The University of Edinburgh. Her painting skills developed in Italy where she was tutored by artist Albert Parres at La Porta Blu Studio, Rome. She has shown her work in a number of group and solo exhibitions, mainly in Italy (Rome, Naples, Perugia, Ravenna, Salerno, Rieti, Tivoli) and following a painting residency in Holland in 2010 she had two exhibitions in Amsterdam (solo show: Dokhuis Galerie, group show: Galerie Serieuze Zaken). In 2011 after a solo exhibition in Rome (Galleria Cortese & Lisanti), Christina was selected to participate in an international workshop in Palestine with Al-Mahatta Gallery which was followed with an exhibition in the refugee camp where the workshop took place. Her latest work was show by RvB Arts in Rome in December 2011. As well as her painting activities she runs community art projects and has collaborated with various arts organizations including ARCI, 100% periferia and 20eventi.
11
febbraio 2012
Christina Thwaites – Postmen in East Hull
Dall'undici al 29 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
LAPORTABLU GALLERY
Roma, Arco Degli Acetari, 40, (Roma)
Roma, Arco Degli Acetari, 40, (Roma)
Orario di apertura
mercoledi,giovedi e sabato ore 19-20
Vernissage
11 Febbraio 2012, ore 19
Autore
Curatore