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Christo – Christo in Italia
Dopo dieci anni dalle sue ultime mostre nei musei italiani Christo ritorna per incontrare, a Milano e a Roma il pubblico italiano. Saranno due incontri-conferenza in cui l’artista racconterà, con straordinarie immagini, la lunga storia deisuoi progetti realizzati assieme aJeanne-Claude.
Comunicato stampa
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Christo in ItaliaComunicato stampa
Incontri con l’Artista A cura di : Gianni Mercurio
Milano e Roma Ettore Camuffo
Dopo dieci anni dalle sue ultime mostre nei musei italiani Christo ritorna per incontrare, a Milano e a Roma il pubblico italiano.
Saranno due incontri-conferenza in cui l’artista racconterà, con straordinarie immagini, la lunga storia deisuoi progetti realizzati assieme aJeanne-Claude.
Oggi stacontinuando a lavorare, da solo dopo la scomparsa di Jeanne-Claude, all’ultimoloro nuovo progetto, il work in progress Over The River.
Com’è avvenuto per tutte le realizzazioni precedenti - fino all’ultima installazione degli oltre settemila portali di The Gates in Central Park, a New Yorknel 2005 – è da anni in corso la fase preparatoria della realizzazione tecnica dell’opera accompagnata dall’abituale attesa, lunga spesso molti anni, di tutte le autorizzazioni pubbliche e private necessarie alla definitiva realizzazione dell’installazione.
Dal 1992 con la loro caparbia perseveranza Christo e Jeanne-Claude,coadiuvati da uno staff consolidato di decine di tecnici ed ingegneri, hanno lavorato alla messa a punto artistica e fattuale di “Over The River”.
Il progetto, la cui realizzazione è prevista per il prossimo anno, vedrà installati962 pannelli in tessuto drappeggiato, sospesi nel vento, per oltre 10 chilometri lungo le rive del fiume Arkansas River, nello stato del Colorado, negli USA.
I pannelli, preventivamente confezionati,fissati orizzontalmente, alti soprail livello dell'acqua, creeranno, seguendo la configurazione e l'ampiezza delle variazioni del corso del fiume, un continuo susseguirsi di increspature cangianti sospese dai 2,5 ai 7,6 metri sopra il flusso dell’acqua.
Funi di acciaio ancorate sulla parte superiore degli argini, attraversando il fiume, serviranno da sostegno alla successione dei pannelli, solo saltuariamente interrotta per scelta estetica o per presenza di ponti, rocce, alberi, arbusti, creando così numerosi giochi di luce.
La sequenza seguirà l’andamento sinuoso del fiume e l'ampio spazio rimanente, tra gli argini del fiume e i bordi dei pannelli; creerà una molteplicità di contrasti permettendo al sole di filtrare, illuminando entrambe le rive del fiume.
I pannelli realizzati in uno speciale tessuto translucido, appositamentestudiato per il progetto, permetteranno d’intravvedere il fiume e le sue rive dall’alto,stando sulle rocce ai bordi,oppure direttamente lungo i percorsi a livello dell'acqua o, ancora, facendo 'rafting', filtrando le immagini di nuvole, montagne evegetazione, evidenziandone colori e i contorni.
Sarà possibile, pur trattandosi di un territorio selvaggio, ammirare il progetto anche dallesoprastanti ferrovia ed autostrada che corrono lungo quel tratto di fiume.
Rimarrà installato solo per due settimane, come ogni progetto di Christo e Jeanne-Claude, dopo di che tutti i materiali verranno rimossi ed interamente riciclati.
Numerose decine di lavoratori, tecnici e sorveglianti saranno assunti, nell’area interessata, regolarmente retribuiti, assicurati e tutelati secondo le leggi statunitensi, com’è sempre avvenuto durante tutte le loro installazioni.
Due volumi di oltre 4.000 pagine sono stati presentati, seguendo gli obblighi di legge, alle Autorità federali americane preposte alla concessione delle numerose autorizzazioni necessarie mentre decine di assemblee sono state tenute dai due artisti con le comunità delle zoneabitate circostanti per discutere i vari aspetti dell’intero progetto in modo che non fosse vissuto come un progetto calato dall’alto o imposto dall’esterno.
Il piano d’impatto ambientale contenuto nei due volumi, oltre a tutti gli aspetti tecnici, è stato steso con la partecipazione delle principali istituzioni, Enti ed Associazioni preposte alla tutela delle forme di vita animale e vegetale presenti sul territorio preoccupandosi di non intaccare minimamente l‘assetto idrico e geologico, fino al completo rispetto delle rocce e della vegetazione delle rive,
Tutti i costi di preparazione e di realizzazione sono stati - e saranno -interamente coperti in proprio, com’è sempre avvenuto per tutti i loro lavori, grazie alla vendita di opere preparatorie create da Christo,disegni, collage, plastici e modelli, così come quella di opere create negli anni ’50 e ’60, di litografie originali legate ad altri soggetti.
Sorprende come in un momento storico segnato della ricerca febbrile e continua di sponsor, per tutte le iniziative legate alla cultura,i due artisti non accettano, e non hanno mai accettato, sponsorizzazioni di alcun tipo, fedeli al loro rispetto per la libertà e l’indipendenza totali della creazione artistica.
Mai alcun diritto o royalty, in tutti questi anni, è stato mai percepito sulla grande quantità di libri, film, poster, cartoline prodotti a documentazione del loro lavoro.
The Mastaba
A Milano e Roma Christo farà anche il punto, con parole e immagini, sullo stato di avanzamento dell’ultimo progetto concepito con Jeanne-Claude, “The Mastaba, Project for The Arab Emirates”
Una grandiosa scultura, in un’area desertica vicina ad Abu Dhabi, costruita saldando orizzontalmente, uno sull’altro, circa 410.000 barili di petrolio che, con il innumerevoli colori rifletteranno la vastità dei luoghi richiamando un gigantesco mosaico arabo cangiante secondo l’ora del giorno e il variare della luce.La struttura richiama la forma delle antiche tombe tronco-piramidali.
Concepitodagli artisti nel 1977, il progetto realizzato misurerà150 metri di altezza, 300 di profondità, 225 di larghezza e saràcostruita usando barili d’acciaio saldati uno sull’altro.
I due frontoni della costruzionesaranno formati dalla sovrapposizione delle centinaia di sommità che chiudono usualmente i barili, mentre i lati, inclinati di 60 gradi, verranno creati dalla moltiplicazione dai fusti accatastati orizzontalmente.
Il risultato sarà una gigantesca opera di 126,8 metri da cui si potrà ammirare il deserto e l’area attorno alla mastaba, circondata da un’oasi di palme e di verde a contenere la forza del vento e della sabbia.
Christo, a Milano e Roma, presenterà il proprio percorso artistico e la sua visione dell’arte, dalle prime opere a oggi, mostrando le immagini più belle delle opere e dei progetti installati nelle città e nell’ambiente naturale, fino ad oggi.
Dialogherà rispondendo a qualsiasi domanda del pubblicoe, come suo costume durante gli incontri e le inaugurazioni delle mostre, siglerà di persona a chi vorrà sottoporgli materiali legati alla sua produzione artistica.
Gli incontri si svolgeranno in due importanti sedi museali i cui bookshop presenteranno, per l’occasione, una panoramica dei materiali multimediali esistenti sull’intero percorso artistico di Christo e Jeanne-Claude.
Milano, Palazzo Reale, lunedì 29 Novembre 2010, alle ore 18, su iniziativedel Settore Cultura del Comune di Milano,con la partecipazionedelle edizioni Skira.
Roma, Palazzo delle Esposizioni, mercoledì 1 Dicembre 2010, alle ore 18
a cura del ……………………., con la partecipazione ……………
Il viaggio e gli incontri di Christo in Italia sono stati curati da Gianni Mercurio ed Ettore Camuffo ed hanno visto il supporto della BoscoloHotels.
Note a marginesul percorso artistico diChristo e Jeanne-Claude
Christo e Jeanne-Claudehanno pluriennali legami con l’Italia,
Tutti gli interventi italiani dei due artisti sono stati realizzati all’interno di contesti urbani, a differenza di altri progetti realizzati anche in luoghi sconosciuti e sconfinati nel mondo.
Hanno visto, oltre alla realizzazione di grandi progetti, l’organizzazione, fin dagli inizi degli anni ’60, di molte mostre in Musei e Gallerie private.
“WrappedFountain” e la “WrapperTower” a Spoleto nel 1968, quando in occasione del Festival dei Due Mondi i Christo “impacchettarono” una fontana barocca e una torre medioevale nella centrale piazza del mercato.
Milano nel 1970 organizzò una grande manifestazione in occasione degli incontri del ‘NouveauRéalisme’ e i Christo “impacchettarono” il monumento a Vittorio Emanuele posto di fronte al Duomo, e il monumento a Leonardo da Vinci, in Piazza della Scala.
A Roma i Christo realizzarono “The Wall, Wrapped Roman Wall”: al fondo di via Venetodrappeggiando per 259 metri, con tessuto di propilene e corda, le mura romane risalenti ai tempi di Marco Aurelio.
Un percorso artistico unico ed assolutamente originale.
La storia dello sviluppo del lavoro diChristo e Jeanne-Claude è pienamente inserita nel tracciato dell’arte d’avanguardia e contemporanea di questa seconda metà del secolo: ne condivide sicuramente sensibilità, attenzioni, problematiche ed anche risposte, occupandovi un posto sempre fortemente caratterizzato in maniera autonoma, originale e personale.
Come si tenta, però, di inscrivere, spesso a forza, i loro lavori in uno specifico movimento - tra quelli 'maggioritari' in questi ultimi quarant’anni - l’operazione appare subito difficile ed impropria.
Si è parlato di Christo e Jeanne-Claude, di volta in volta, come di artisti del NouveauRéalisme, della Land Art, dell’Arte Povera, dell’Arte Concettuale, nel tentativo di ricondurli ad un’identità che si sono formati non nell’appartenenza a questa o a quest’altra tendenza quanto, piuttosto, nella coerente e continua evoluzione della propria personalissima ricerca.
Chi volesse cercare, a tutti i costi, contiguità e condivisioniavrà la sorpresa, analizzando i lavori degli Artisti, di trovare, certo, contenuti e modi vicini a quelli di altri grandi artisti e movimenti, dagli anni Sessanta ad oggi, ma li troverà, sempre, anticipati nel tempo rispetto ad altri, elaborati lungo un decennale percorso decisamente autonomo e, per molti versi, ‘anomalo’.
Christo e Jeanne-Claude hanno condiviso inpieno la forza innovativa dell’arte della loro epoca e dal di dentro, da protagonisti ne hanno attraversato i grandi filoni tematici ed espressivi, ma ritagliandosi un tracciato assolutamente ed esclusivamente loro.
La capacità di dare attuazione creativa a molti di queste tematiche fa di Christo e Jeanne-Claude degli artisti totalmente radicati nella sensibilità del loro tempo e la natura stessa delle ‘loro’ risposte riconferma originalità ed importanza del loro contributo.
Incontri con l’Artista A cura di : Gianni Mercurio
Milano e Roma Ettore Camuffo
Dopo dieci anni dalle sue ultime mostre nei musei italiani Christo ritorna per incontrare, a Milano e a Roma il pubblico italiano.
Saranno due incontri-conferenza in cui l’artista racconterà, con straordinarie immagini, la lunga storia deisuoi progetti realizzati assieme aJeanne-Claude.
Oggi stacontinuando a lavorare, da solo dopo la scomparsa di Jeanne-Claude, all’ultimoloro nuovo progetto, il work in progress Over The River.
Com’è avvenuto per tutte le realizzazioni precedenti - fino all’ultima installazione degli oltre settemila portali di The Gates in Central Park, a New Yorknel 2005 – è da anni in corso la fase preparatoria della realizzazione tecnica dell’opera accompagnata dall’abituale attesa, lunga spesso molti anni, di tutte le autorizzazioni pubbliche e private necessarie alla definitiva realizzazione dell’installazione.
Dal 1992 con la loro caparbia perseveranza Christo e Jeanne-Claude,coadiuvati da uno staff consolidato di decine di tecnici ed ingegneri, hanno lavorato alla messa a punto artistica e fattuale di “Over The River”.
Il progetto, la cui realizzazione è prevista per il prossimo anno, vedrà installati962 pannelli in tessuto drappeggiato, sospesi nel vento, per oltre 10 chilometri lungo le rive del fiume Arkansas River, nello stato del Colorado, negli USA.
I pannelli, preventivamente confezionati,fissati orizzontalmente, alti soprail livello dell'acqua, creeranno, seguendo la configurazione e l'ampiezza delle variazioni del corso del fiume, un continuo susseguirsi di increspature cangianti sospese dai 2,5 ai 7,6 metri sopra il flusso dell’acqua.
Funi di acciaio ancorate sulla parte superiore degli argini, attraversando il fiume, serviranno da sostegno alla successione dei pannelli, solo saltuariamente interrotta per scelta estetica o per presenza di ponti, rocce, alberi, arbusti, creando così numerosi giochi di luce.
La sequenza seguirà l’andamento sinuoso del fiume e l'ampio spazio rimanente, tra gli argini del fiume e i bordi dei pannelli; creerà una molteplicità di contrasti permettendo al sole di filtrare, illuminando entrambe le rive del fiume.
I pannelli realizzati in uno speciale tessuto translucido, appositamentestudiato per il progetto, permetteranno d’intravvedere il fiume e le sue rive dall’alto,stando sulle rocce ai bordi,oppure direttamente lungo i percorsi a livello dell'acqua o, ancora, facendo 'rafting', filtrando le immagini di nuvole, montagne evegetazione, evidenziandone colori e i contorni.
Sarà possibile, pur trattandosi di un territorio selvaggio, ammirare il progetto anche dallesoprastanti ferrovia ed autostrada che corrono lungo quel tratto di fiume.
Rimarrà installato solo per due settimane, come ogni progetto di Christo e Jeanne-Claude, dopo di che tutti i materiali verranno rimossi ed interamente riciclati.
Numerose decine di lavoratori, tecnici e sorveglianti saranno assunti, nell’area interessata, regolarmente retribuiti, assicurati e tutelati secondo le leggi statunitensi, com’è sempre avvenuto durante tutte le loro installazioni.
Due volumi di oltre 4.000 pagine sono stati presentati, seguendo gli obblighi di legge, alle Autorità federali americane preposte alla concessione delle numerose autorizzazioni necessarie mentre decine di assemblee sono state tenute dai due artisti con le comunità delle zoneabitate circostanti per discutere i vari aspetti dell’intero progetto in modo che non fosse vissuto come un progetto calato dall’alto o imposto dall’esterno.
Il piano d’impatto ambientale contenuto nei due volumi, oltre a tutti gli aspetti tecnici, è stato steso con la partecipazione delle principali istituzioni, Enti ed Associazioni preposte alla tutela delle forme di vita animale e vegetale presenti sul territorio preoccupandosi di non intaccare minimamente l‘assetto idrico e geologico, fino al completo rispetto delle rocce e della vegetazione delle rive,
Tutti i costi di preparazione e di realizzazione sono stati - e saranno -interamente coperti in proprio, com’è sempre avvenuto per tutti i loro lavori, grazie alla vendita di opere preparatorie create da Christo,disegni, collage, plastici e modelli, così come quella di opere create negli anni ’50 e ’60, di litografie originali legate ad altri soggetti.
Sorprende come in un momento storico segnato della ricerca febbrile e continua di sponsor, per tutte le iniziative legate alla cultura,i due artisti non accettano, e non hanno mai accettato, sponsorizzazioni di alcun tipo, fedeli al loro rispetto per la libertà e l’indipendenza totali della creazione artistica.
Mai alcun diritto o royalty, in tutti questi anni, è stato mai percepito sulla grande quantità di libri, film, poster, cartoline prodotti a documentazione del loro lavoro.
The Mastaba
A Milano e Roma Christo farà anche il punto, con parole e immagini, sullo stato di avanzamento dell’ultimo progetto concepito con Jeanne-Claude, “The Mastaba, Project for The Arab Emirates”
Una grandiosa scultura, in un’area desertica vicina ad Abu Dhabi, costruita saldando orizzontalmente, uno sull’altro, circa 410.000 barili di petrolio che, con il innumerevoli colori rifletteranno la vastità dei luoghi richiamando un gigantesco mosaico arabo cangiante secondo l’ora del giorno e il variare della luce.La struttura richiama la forma delle antiche tombe tronco-piramidali.
Concepitodagli artisti nel 1977, il progetto realizzato misurerà150 metri di altezza, 300 di profondità, 225 di larghezza e saràcostruita usando barili d’acciaio saldati uno sull’altro.
I due frontoni della costruzionesaranno formati dalla sovrapposizione delle centinaia di sommità che chiudono usualmente i barili, mentre i lati, inclinati di 60 gradi, verranno creati dalla moltiplicazione dai fusti accatastati orizzontalmente.
Il risultato sarà una gigantesca opera di 126,8 metri da cui si potrà ammirare il deserto e l’area attorno alla mastaba, circondata da un’oasi di palme e di verde a contenere la forza del vento e della sabbia.
Christo, a Milano e Roma, presenterà il proprio percorso artistico e la sua visione dell’arte, dalle prime opere a oggi, mostrando le immagini più belle delle opere e dei progetti installati nelle città e nell’ambiente naturale, fino ad oggi.
Dialogherà rispondendo a qualsiasi domanda del pubblicoe, come suo costume durante gli incontri e le inaugurazioni delle mostre, siglerà di persona a chi vorrà sottoporgli materiali legati alla sua produzione artistica.
Gli incontri si svolgeranno in due importanti sedi museali i cui bookshop presenteranno, per l’occasione, una panoramica dei materiali multimediali esistenti sull’intero percorso artistico di Christo e Jeanne-Claude.
Milano, Palazzo Reale, lunedì 29 Novembre 2010, alle ore 18, su iniziativedel Settore Cultura del Comune di Milano,con la partecipazionedelle edizioni Skira.
Roma, Palazzo delle Esposizioni, mercoledì 1 Dicembre 2010, alle ore 18
a cura del ……………………., con la partecipazione ……………
Il viaggio e gli incontri di Christo in Italia sono stati curati da Gianni Mercurio ed Ettore Camuffo ed hanno visto il supporto della BoscoloHotels.
Note a marginesul percorso artistico diChristo e Jeanne-Claude
Christo e Jeanne-Claudehanno pluriennali legami con l’Italia,
Tutti gli interventi italiani dei due artisti sono stati realizzati all’interno di contesti urbani, a differenza di altri progetti realizzati anche in luoghi sconosciuti e sconfinati nel mondo.
Hanno visto, oltre alla realizzazione di grandi progetti, l’organizzazione, fin dagli inizi degli anni ’60, di molte mostre in Musei e Gallerie private.
“WrappedFountain” e la “WrapperTower” a Spoleto nel 1968, quando in occasione del Festival dei Due Mondi i Christo “impacchettarono” una fontana barocca e una torre medioevale nella centrale piazza del mercato.
Milano nel 1970 organizzò una grande manifestazione in occasione degli incontri del ‘NouveauRéalisme’ e i Christo “impacchettarono” il monumento a Vittorio Emanuele posto di fronte al Duomo, e il monumento a Leonardo da Vinci, in Piazza della Scala.
A Roma i Christo realizzarono “The Wall, Wrapped Roman Wall”: al fondo di via Venetodrappeggiando per 259 metri, con tessuto di propilene e corda, le mura romane risalenti ai tempi di Marco Aurelio.
Un percorso artistico unico ed assolutamente originale.
La storia dello sviluppo del lavoro diChristo e Jeanne-Claude è pienamente inserita nel tracciato dell’arte d’avanguardia e contemporanea di questa seconda metà del secolo: ne condivide sicuramente sensibilità, attenzioni, problematiche ed anche risposte, occupandovi un posto sempre fortemente caratterizzato in maniera autonoma, originale e personale.
Come si tenta, però, di inscrivere, spesso a forza, i loro lavori in uno specifico movimento - tra quelli 'maggioritari' in questi ultimi quarant’anni - l’operazione appare subito difficile ed impropria.
Si è parlato di Christo e Jeanne-Claude, di volta in volta, come di artisti del NouveauRéalisme, della Land Art, dell’Arte Povera, dell’Arte Concettuale, nel tentativo di ricondurli ad un’identità che si sono formati non nell’appartenenza a questa o a quest’altra tendenza quanto, piuttosto, nella coerente e continua evoluzione della propria personalissima ricerca.
Chi volesse cercare, a tutti i costi, contiguità e condivisioniavrà la sorpresa, analizzando i lavori degli Artisti, di trovare, certo, contenuti e modi vicini a quelli di altri grandi artisti e movimenti, dagli anni Sessanta ad oggi, ma li troverà, sempre, anticipati nel tempo rispetto ad altri, elaborati lungo un decennale percorso decisamente autonomo e, per molti versi, ‘anomalo’.
Christo e Jeanne-Claude hanno condiviso inpieno la forza innovativa dell’arte della loro epoca e dal di dentro, da protagonisti ne hanno attraversato i grandi filoni tematici ed espressivi, ma ritagliandosi un tracciato assolutamente ed esclusivamente loro.
La capacità di dare attuazione creativa a molti di queste tematiche fa di Christo e Jeanne-Claude degli artisti totalmente radicati nella sensibilità del loro tempo e la natura stessa delle ‘loro’ risposte riconferma originalità ed importanza del loro contributo.
29
novembre 2010
Christo – Christo in Italia
29 novembre 2010
incontro - conferenza
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Vernissage
29 Novembre 2010, alle ore 18, su iniziativedel Settore Cultura del Comune di Milano,con la partecipazionedelle edizioni Skira.
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Ufficio stampa
DELOS
Autore
Curatore