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Christopher Wool
Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale.
Comunicato stampa
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Sono più interessato a come dipingere piuttosto che a cosa dipingere.
Christopher Wool
Gagosian Gallery è lieta di presentare una mostra di nuovi dipinti di Christopher Wool.
Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale. Sovrapponendo strati di varie tonalità di bianco ad elementi serigrafici usati in opere precendenti, (monocromi estratti da riproduzioni fotografiche, ingrandimenti di dettagli, e polaroid dei propri dipinti), l’artista condensa la superficie dei lavori “sovraccaricati” e al contempo li svuota apparentemente della propria sostanza. Rimangono solo fantasmi ad ostacolare il campo visivo, ciascuno sospeso nelle propria temporalità. Attraverso queste procedure di applicazione e cancellazione, Wool oscura le tracce indistinte degli elementi precedenti, usando così i concetti di riproduzione e negazione per inaugurare un nuovo capitolo della pittura contemporanea. Le sue opere sono quindi ugualmente caratterizzate da ciò che sono, e da ciò che non sono e che tengono nascosto.
In questi nuovi lavori esposti a Roma per la prima volta, Wool fonde nuovamente i poli opposti della pittura moderna: l’immediatezza del tocco umano e la mediazione della riproduzione digitale e meccanica. La serigrafia rappresenta la base su cui l’artista impiega un’ampia gamma di tecniche - stencil, rullo, sgocciolamento, pittura spray - per tirar fuori dal proprio repertorio versioni sempre più fibrose dei propri motivi pittorici. Mischiando riproduzione e pittura a strati, rielabora i suoi lavori costantemente, fotografando i dipinti e sovrapponendo le risultanti immagini fotografiche sul lino. In alcuni casi crea una cesura nella composizione innestando una fasciatura o una macchia di pittura viscosa. Questa procedura intensa e prolungata emerge dunque sia come sostanza che come soggetto dell’opera: elogio conciso di Wool alle infinite contingenze della vita.
Christopher Wool è nato a Chicago nel 1955. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre a livello internazionale, tra cui personali presso i musei di arte contemporanea di San Francisco (1989) e Los Angeles (1998), e alla Kunsthalle di Basilea (1998). Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei internazionali tra cui il Museum of Modern Art, New York; il Philadelphia Museum of Art; il Whitney Museum of American Art, New York; il Walker Art Center, Minneapolis; il Hirshhorn Museum, Washington DC; il Museum of Contemporary Art, Los Angeles; la Kunsthalle di Basilea; il Centre Pompidou, Parigi; e la Tate Modern, Londra. Wool vive e lavora a New York.
Christopher Wool
Gagosian Gallery è lieta di presentare una mostra di nuovi dipinti di Christopher Wool.
Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale. Sovrapponendo strati di varie tonalità di bianco ad elementi serigrafici usati in opere precendenti, (monocromi estratti da riproduzioni fotografiche, ingrandimenti di dettagli, e polaroid dei propri dipinti), l’artista condensa la superficie dei lavori “sovraccaricati” e al contempo li svuota apparentemente della propria sostanza. Rimangono solo fantasmi ad ostacolare il campo visivo, ciascuno sospeso nelle propria temporalità. Attraverso queste procedure di applicazione e cancellazione, Wool oscura le tracce indistinte degli elementi precedenti, usando così i concetti di riproduzione e negazione per inaugurare un nuovo capitolo della pittura contemporanea. Le sue opere sono quindi ugualmente caratterizzate da ciò che sono, e da ciò che non sono e che tengono nascosto.
In questi nuovi lavori esposti a Roma per la prima volta, Wool fonde nuovamente i poli opposti della pittura moderna: l’immediatezza del tocco umano e la mediazione della riproduzione digitale e meccanica. La serigrafia rappresenta la base su cui l’artista impiega un’ampia gamma di tecniche - stencil, rullo, sgocciolamento, pittura spray - per tirar fuori dal proprio repertorio versioni sempre più fibrose dei propri motivi pittorici. Mischiando riproduzione e pittura a strati, rielabora i suoi lavori costantemente, fotografando i dipinti e sovrapponendo le risultanti immagini fotografiche sul lino. In alcuni casi crea una cesura nella composizione innestando una fasciatura o una macchia di pittura viscosa. Questa procedura intensa e prolungata emerge dunque sia come sostanza che come soggetto dell’opera: elogio conciso di Wool alle infinite contingenze della vita.
Christopher Wool è nato a Chicago nel 1955. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre a livello internazionale, tra cui personali presso i musei di arte contemporanea di San Francisco (1989) e Los Angeles (1998), e alla Kunsthalle di Basilea (1998). Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei internazionali tra cui il Museum of Modern Art, New York; il Philadelphia Museum of Art; il Whitney Museum of American Art, New York; il Walker Art Center, Minneapolis; il Hirshhorn Museum, Washington DC; il Museum of Contemporary Art, Los Angeles; la Kunsthalle di Basilea; il Centre Pompidou, Parigi; e la Tate Modern, Londra. Wool vive e lavora a New York.
25
maggio 2010
Christopher Wool
Dal 25 maggio al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
GAGOSIAN GALLERY
Roma, Via Francesco Crispi, 16, (Roma)
Roma, Via Francesco Crispi, 16, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.30 – 19.00 e su appuntamento. Dal 14 giugno: da lunedì a venerdì 10.30 – 19.00 e su appuntamento
Vernissage
25 Maggio 2010, dalle 18.30 alle 20.30
Ufficio stampa
STUDIO MARTINOTTI
Curatore