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Ciao papà
Nel vasto panorama delle celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Scarpa (era il 2 giugno 1906), la Fondazione Benetton Iniziative Culturali gli rende omaggio accogliendo un progetto di Tobia Scarpa
Comunicato stampa
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Nel vasto panorama delle celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Scarpa (era il 2 giugno 1906), la Fondazione Benetton Iniziative Culturali gli rende omaggio accogliendo un progetto di Tobia Scarpa.
Tobia, “figlio d’arte”, sceglie il modo che gli è più congeniale per trasmettere pensieri, sentimenti, lo stesso con sui si misura da sempre con il mondo: il “fare” del lavoro creativo che si concretizza nell’idea di una piccola mostra, una festa per gli amici e per il pubblico, senza troppe cerimonie.
Il 30 maggio, nelle presentazione alla stampa, aperta anche ad alcuni invitati, alle ore 19, Tobia terrà un breve incontro presso l’auditorium di Palazzo Bomben, intitolato “ciao papà”, una riconciliazione con il padre che trova la sua massima espressione nella creazione di alcuni oggetti inediti disegnati pensando all’inimitabile Carlo, una ventina in tutto che compongono il percorso espositivo da lui stesso curato.
Tobia per l’occasione, recupera vecchi schizzi del padre, vecchie idee, qualcuna mai realizzata, qualcun’altra solo a metà e ridisegna, reinventa, aggiunge con nuovo e diverso potere creativo, grazie anche alle nuove tecniche, ad ingredienti diversi e lavorazioni d’avanguardia che escludono una produzione in serie, e si caratterizzano da una forte accezione artigianale dove il gesto manuale umano è, anche se non sufficiente, necessario.
Una raccolta fatta di “memorie e fantasie”, nuovi oggetti-prototipi che dialogano con le foto o con gli originali ispiratori. Sono vasi di vetro, tavoli, tavoli da lavoro, sedie, mobili, vasi in argento, soprammobili. Prodotti con i suoi materiali prediletti: legno, ferro, pietra, vetro con il quale inizia a lavorare da giovanissimo a Murano.
In mostra, oltre agli oggetti e agli arredi, anche foto di Alessandra Chemollo, Guido Guidi, foto inedite di Luciano Svegliado, e alcune prese dagli archivi di Tobia.
Riccardo De Cal ha seguito alcuni momenti della produzione che il pubblico potrà rivivere in un breve video.
Un modo per dire “Ciao papà” che “ sia né presuntuoso né arrogante, solo con molta nostalgia un oggetto dedicato”, così vuole Tobia.
Tobia, “figlio d’arte”, sceglie il modo che gli è più congeniale per trasmettere pensieri, sentimenti, lo stesso con sui si misura da sempre con il mondo: il “fare” del lavoro creativo che si concretizza nell’idea di una piccola mostra, una festa per gli amici e per il pubblico, senza troppe cerimonie.
Il 30 maggio, nelle presentazione alla stampa, aperta anche ad alcuni invitati, alle ore 19, Tobia terrà un breve incontro presso l’auditorium di Palazzo Bomben, intitolato “ciao papà”, una riconciliazione con il padre che trova la sua massima espressione nella creazione di alcuni oggetti inediti disegnati pensando all’inimitabile Carlo, una ventina in tutto che compongono il percorso espositivo da lui stesso curato.
Tobia per l’occasione, recupera vecchi schizzi del padre, vecchie idee, qualcuna mai realizzata, qualcun’altra solo a metà e ridisegna, reinventa, aggiunge con nuovo e diverso potere creativo, grazie anche alle nuove tecniche, ad ingredienti diversi e lavorazioni d’avanguardia che escludono una produzione in serie, e si caratterizzano da una forte accezione artigianale dove il gesto manuale umano è, anche se non sufficiente, necessario.
Una raccolta fatta di “memorie e fantasie”, nuovi oggetti-prototipi che dialogano con le foto o con gli originali ispiratori. Sono vasi di vetro, tavoli, tavoli da lavoro, sedie, mobili, vasi in argento, soprammobili. Prodotti con i suoi materiali prediletti: legno, ferro, pietra, vetro con il quale inizia a lavorare da giovanissimo a Murano.
In mostra, oltre agli oggetti e agli arredi, anche foto di Alessandra Chemollo, Guido Guidi, foto inedite di Luciano Svegliado, e alcune prese dagli archivi di Tobia.
Riccardo De Cal ha seguito alcuni momenti della produzione che il pubblico potrà rivivere in un breve video.
Un modo per dire “Ciao papà” che “ sia né presuntuoso né arrogante, solo con molta nostalgia un oggetto dedicato”, così vuole Tobia.
30
maggio 2006
Ciao papà
Dal 30 maggio al 17 giugno 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE – SPAZI BOMBEN
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Biglietti
€ 2
Orario di apertura
dalle ore 10 alle 19, chiuso domenica 11
Vernissage
30 Maggio 2006, ore 19