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CIELO, TERRA E UOMO. L’UNIVERSALITÀ DELL’ARTE DI AZUMA
Mostra personale dell’artista Kengiro Azuma. Curata dall’architetto Anri Ambrogio Azuma, figlio dell’artista, dalla storica dell’arte Marcella Cattaneo, studiosa dello scultore, e dal direttore della Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini, la mostra propone sculture, disegni, fotografie e maquette.
Comunicato stampa
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Sabato 26 marzo la Collezione Paolo VI - arte contemporanea aprirà al pubblico la mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma, personale del noto scultore giapponese, riconosciuto dai critici come uno dei protagonisti dell’arte del secondo dopoguerra e artista assai vicino a Paolo VI e al suo segretario Mons. Pasquale Macchi, per il cui tramite diverse sue sculture sono giunte – oltre che al museo concesiano – alla Collezione d’Arte Religiosa Moderna (oggi Collezione d’Arte Contemporanea) dei Musei Vaticani.
Dal 2017 la Collezione Paolo VI dedica ogni anno una mostra di un artista “storico” particolarmente legato a Papa Montini. Dopo le rassegne dedicate a Trento Longaretti (2017), Ettore Calvelli (2018), Jean Guitton (2019) e Floriano Bodini (2020), ad inaugurare la stagione espositiva del 2022 è una mostra dedicata a Kengiro Azuma.
Curata dall’architetto Anri Ambrogio Azuma, figlio dell’artista, dalla storica dell’arte Marcella Cattaneo, studiosa dello scultore, e dal direttore della Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini, la mostra propone sculture, disegni, fotografie e maquette, e si articola attorno a due nuclei tematici. Da un lato l’esposizione è una vera e propria illustrazione della genesi dell’opera Goccia d’acqua MU-765, realizzata dall’artista per il Simposio Internazionale di Scultura 1971 in Austria; dall’altro la mostra racconta lo stretto e duraturo rapporto che legò l’artista e Giovanni Battista Montini e del suo segretario particolare, Mons. Pasquale Macchi.
Concepita in relazione allo spazio delle sale espositive della Collezione Paolo VI, la rassegna propone sia opere conservate e valorizzate negli anni dal museo, sia opere dell’Archivio Azuma. Degne di nota due sculture particolarmente legate alla storia di Papa Paolo VI: il modello originale in legno, a scala naturale, del Crocifisso bronzeo acquisito per volere di Paolo VI per i Musei Vaticani (e i cui bozzetti sono conservati a Concesio), e la Conversione di Saulo, realizzata dall’artista per la mostra che nel 1977 è stata organizzata in Vaticano per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Papa Montini.
“Ci sono tanti motivi per i quali siamo orgogliosi di poter ospitare una mostra di Kengiro Azuma” racconta il Direttore della Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini. “Dopo una necessaria assenza della mostra “storica” per il 2021, la Collezione Paolo VI non poteva iniziare in un modo migliore la nuova stagione espositiva del 2022. Un’esposizione che permette allo spettatore di scoprire la spiritualità sottile che caratterizza il lavoro di Azuma. La mostra rappresenta proprio lo studio del percorso che l’artista ha compiuto per creare un’opera non tra le più note della sua carriera, eppure densissima proprio di questa stupefazione per l’assoluto, per l’infinito, per l’universale, e che mi pare davvero ben sintetizzata dal bellissimo disegno progettuale in cui l’artista condensa visivamente e verbalmente quel Cielo, quella Terra e quell’Uomo che nella loro intrecciata correlazione delineano anche il titolo dell’esposizione”.
La mostra concesiana raccoglie una selezione di opere che raccontano il percorso artistico dell’artista, caratterizzato da una costante venerazione per la natura e il creato.
“La natura è per lo scultore giapponese una parte di se stesso così come lui lo è della natura” descrive nel catalogo la storica dell’arte e co-curatrice della mostra, Marcella Cattaneo. “La cultura Zen implica una “contemplazione mistica” della natura, che non è mai una natura avversa, da sottomettere e conquistare, concetti che più propriamente appartengono alla nostra cultura occidentale, bensì una natura amica, con la quale mantenersi in armonia ed esaltarne l’infinita semplicità. Questa intuizione spirituale della natura è il centro pulsante della mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma”.
La mostra personale di Kengiro Azuma, si inserisce nel progetto “Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della Cultura in Valle Trompia”, presentato dalla Comunità Montana di Valle Trompia – quale capofila di un ampio partenariato di realtà pubbliche e private, tra cui la Collezione Paolo VI – sull’“Avviso pubblico per la selezione dei Piani Integrati della Cultura” promosso da Regione Lombardia, la quale ha ritenuto il progetto valtrumplino meritevole di un cospicuo contributo.
“La mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma è un importante momento di riflessione sul valore del legame umano, spirituale e artistico in un periodo storico complesso come quello attuale. Tra gli obiettivi principali di Geometrie di Valle ricordiamo quello della riscoperta, la riattivazione e la valorizzazione del territorio e del suo patrimonio, tra cui non può mancare la Collezione Paolo VI – arte contemporanea", sottolinea Ivonne Valcamonico, Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia.
“Sono sempre più convinto che per la Collezione Paolo VI - arte contemporanea partecipare al progetto “Geometrie di Valle” sia un’occasione di confronto e di condivisione di una prospettiva comune, che da un lato riguarda il territorio e dall’altro le persone”, conclude Sacchini.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 26 marzo a sabato 11 giugno 2022.
Ogni sabato pomeriggio alle 17:30 è prevista una visita guidata gratuita a cura dei Servizi Educativi della Collezione Paolo VI - arte contemporanea, e sabato 23 aprile alle 16:00 è in programma un laboratorio didattico per famiglie e bambini.
Dal 2017 la Collezione Paolo VI dedica ogni anno una mostra di un artista “storico” particolarmente legato a Papa Montini. Dopo le rassegne dedicate a Trento Longaretti (2017), Ettore Calvelli (2018), Jean Guitton (2019) e Floriano Bodini (2020), ad inaugurare la stagione espositiva del 2022 è una mostra dedicata a Kengiro Azuma.
Curata dall’architetto Anri Ambrogio Azuma, figlio dell’artista, dalla storica dell’arte Marcella Cattaneo, studiosa dello scultore, e dal direttore della Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini, la mostra propone sculture, disegni, fotografie e maquette, e si articola attorno a due nuclei tematici. Da un lato l’esposizione è una vera e propria illustrazione della genesi dell’opera Goccia d’acqua MU-765, realizzata dall’artista per il Simposio Internazionale di Scultura 1971 in Austria; dall’altro la mostra racconta lo stretto e duraturo rapporto che legò l’artista e Giovanni Battista Montini e del suo segretario particolare, Mons. Pasquale Macchi.
Concepita in relazione allo spazio delle sale espositive della Collezione Paolo VI, la rassegna propone sia opere conservate e valorizzate negli anni dal museo, sia opere dell’Archivio Azuma. Degne di nota due sculture particolarmente legate alla storia di Papa Paolo VI: il modello originale in legno, a scala naturale, del Crocifisso bronzeo acquisito per volere di Paolo VI per i Musei Vaticani (e i cui bozzetti sono conservati a Concesio), e la Conversione di Saulo, realizzata dall’artista per la mostra che nel 1977 è stata organizzata in Vaticano per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Papa Montini.
“Ci sono tanti motivi per i quali siamo orgogliosi di poter ospitare una mostra di Kengiro Azuma” racconta il Direttore della Collezione Paolo VI, Paolo Sacchini. “Dopo una necessaria assenza della mostra “storica” per il 2021, la Collezione Paolo VI non poteva iniziare in un modo migliore la nuova stagione espositiva del 2022. Un’esposizione che permette allo spettatore di scoprire la spiritualità sottile che caratterizza il lavoro di Azuma. La mostra rappresenta proprio lo studio del percorso che l’artista ha compiuto per creare un’opera non tra le più note della sua carriera, eppure densissima proprio di questa stupefazione per l’assoluto, per l’infinito, per l’universale, e che mi pare davvero ben sintetizzata dal bellissimo disegno progettuale in cui l’artista condensa visivamente e verbalmente quel Cielo, quella Terra e quell’Uomo che nella loro intrecciata correlazione delineano anche il titolo dell’esposizione”.
La mostra concesiana raccoglie una selezione di opere che raccontano il percorso artistico dell’artista, caratterizzato da una costante venerazione per la natura e il creato.
“La natura è per lo scultore giapponese una parte di se stesso così come lui lo è della natura” descrive nel catalogo la storica dell’arte e co-curatrice della mostra, Marcella Cattaneo. “La cultura Zen implica una “contemplazione mistica” della natura, che non è mai una natura avversa, da sottomettere e conquistare, concetti che più propriamente appartengono alla nostra cultura occidentale, bensì una natura amica, con la quale mantenersi in armonia ed esaltarne l’infinita semplicità. Questa intuizione spirituale della natura è il centro pulsante della mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma”.
La mostra personale di Kengiro Azuma, si inserisce nel progetto “Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della Cultura in Valle Trompia”, presentato dalla Comunità Montana di Valle Trompia – quale capofila di un ampio partenariato di realtà pubbliche e private, tra cui la Collezione Paolo VI – sull’“Avviso pubblico per la selezione dei Piani Integrati della Cultura” promosso da Regione Lombardia, la quale ha ritenuto il progetto valtrumplino meritevole di un cospicuo contributo.
“La mostra Cielo, terra e uomo. L’universalità dell’arte di Azuma è un importante momento di riflessione sul valore del legame umano, spirituale e artistico in un periodo storico complesso come quello attuale. Tra gli obiettivi principali di Geometrie di Valle ricordiamo quello della riscoperta, la riattivazione e la valorizzazione del territorio e del suo patrimonio, tra cui non può mancare la Collezione Paolo VI – arte contemporanea", sottolinea Ivonne Valcamonico, Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia.
“Sono sempre più convinto che per la Collezione Paolo VI - arte contemporanea partecipare al progetto “Geometrie di Valle” sia un’occasione di confronto e di condivisione di una prospettiva comune, che da un lato riguarda il territorio e dall’altro le persone”, conclude Sacchini.
La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 26 marzo a sabato 11 giugno 2022.
Ogni sabato pomeriggio alle 17:30 è prevista una visita guidata gratuita a cura dei Servizi Educativi della Collezione Paolo VI - arte contemporanea, e sabato 23 aprile alle 16:00 è in programma un laboratorio didattico per famiglie e bambini.
25
marzo 2022
CIELO, TERRA E UOMO. L’UNIVERSALITÀ DELL’ARTE DI AZUMA
Dal 25 marzo all'undici giugno 2022
arte contemporanea
Location
COLLEZIONE PAOLO VI
Concesio, Via Guglielmo Marconi, 15, (Brescia)
Concesio, Via Guglielmo Marconi, 15, (Brescia)
Biglietti
Biglietto d’ingresso alla mostra e al museo: € 2,50 a persona
Per tutta la durata della mostra, ogni sabato pomeriggio alle 17.30, sarà prevista una visita guidata gratuita (a pagamento solo il prezzo del biglietto d’ingresso) a cura degli educatori museali della Collezione Paolo VI.
Orario di apertura
La Collezione Paolo VI è stabilmente aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17; il sabato dalle ore 14 alle 19; domenica e lunedì chiuso.
Sito web
Ufficio stampa
Valeria Magnoli
Autore
Curatore