Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cinematografiche
In occasione della Giornata internazionale della donna, Soggettiva Gallery propone la collettiva “Cinematografiche” un approfondimento e un omaggio alle più grandi protagoniste femminili della storia del cinema: un percorso di auto-determinazione culminato in tempi recenti con Poor Things e Barbie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Soggettiva Gallery
presenta
CINEMATOGRAFICHE
Soggettiva Gallery dedica, in occasione della Giornata internazionale della donna, un omaggio alle più grandi protagoniste femminili della storia del cinema. In un percorso di legittimazione ancora oggi incompleto, l’esposizione mette in luce, grazie a una selezione di raffinati Alternative Movie Poster, attrici e registe che hanno saputo reclamare l’attenzione e lo spazio che spetta loro di diritto.
I film rappresentati in mostra si rifanno a vere e proprie icone di stile come Marylin Monroe e Jane Fonda, a personaggi non convenzionali – tra i più memorabili quello interpretato da Natalie Portman ne Il cigno nero – fino a figure simboliche del femminismo come quella di Salma Hayek in Frida. Un focus sarà inoltre dedicato ad alcune figure chiave femminili nel cinema di un grande regista come Jean-Luc Godard – Jean Seberg in Fino all’ultimo respiro e Anna Karina in La donna è donna e in Questa è la mia vita – e di alcuni tra i più prominenti esponenti della New Hollywood come Quentin Tarantino (Pam Grier in Jackie Brown), Ridley Scott (tra le altre le iconiche Geena Davis e Susan Sarandon in Thelma e Louise) e i fratelli Coen (Hailee Steinfield in Il grinta).
Proprio al cinema dei fratelli Coen sarà infine dedicata una ricognizione in occasione dell’uscita al cinema, il 7 marzo, di Drive-Away Dolls, road movie tutto al femminile – una novità nella filmografia dei due registi – scritto e montato da Ethan Coen insieme alla moglie Tricia Cooke.
Cinematografiche
5 marzo – 7 aprile 2024
Soggettiva Gallery
Via Pasquale Sottocorno 5/A, Milano
Dal 5 marzo (fino al 7 aprile) Soggettiva Gallery presenta Cinematografiche, esposizione incentrata sull’importanza del ruolo della donna nella cinematografica passata e presente. Le opere grafiche esposte in mostra sono in primo luogo legate a film che hanno segnato le carriere di due tra le più grandi interpreti che siano mai apparse sul grande schermo: da un lato Marilyn Monroe in Gli spostati – film che pose fine alla sua breve quanto sfolgorante ascesa – è protagonista al fianco di Clark Gable nella sognante opera di Cristina Stifanic; dall’altro Adam Juresko rende omaggio a Jane Fonda, indimenticabile esploratrice spaziale con i costumi disegnati da un giovane Paco Rabanne in Barbarella, ruolo prima di lei rifiutato da Virna Lisi e da Brigitte Bardot per la natura sensuale di alcune scene del film.
In secondo luogo ampio spazio viene dedicato a figure femminili che hanno brillato anche grazie a ruoli non conformi: dalla ballerina classica assetata di successo portata in scena da Natalie Portman in Il cigno nero – rappresentata dal designer inglese Neil Davies mentre volteggia soave – al simbiotico rapporto che lega Bibi Andersson e Liv Ullmann in Persona; dalla malinconica quanto carismatica Gwyneth Paltrow nella sua interpretazione di Margot nella famiglia disfunzionale de I Tenenbaum – ridisegnata dall’artista con sede a Denver Shannon Bonatakis e dall’illustratrice polacca Patrycja Podkościelny – fino alla versione della regina di Francia Maria Antonietta impersonata in chiave pop da Kirsten Dunst in Marie Antoinette, re-immaginata da Adam Juresko.
Non poteva mancare una sezione incentrata sulle donne del cinema portatrici di un messaggio più o meno esplicitamente femminista: dalla muta quanto espressiva incarnazione realizzata da Renée Falconetti in La passione di Giovanna d’Arco – ridisegnata dalla designer di origini cinesi Zi Xu – fino alla performance di Salma Hayek nei panni di Frida, in cui la pittrice messicana Frida Kahlo viene dolcemente rivista tramite tonalità pastello da Le Nevralgie Costanti. A seguire alcune opere rappresentative dei recenti traguardi raggiunti da film dove le donne ricoprono ruoli di fondamentale importanza: a partire da due pellicole dirette da Greta Gerwig come Piccole donne – a cui si è ispirata l’artista di Los Angeles Nan Lawson – e Barbie – straordinario record di incassi dalle cui scenografie è nato il lavoro che l’illustratore inglese George Townley dedica al film – fino a Poor Things, racconto di auto-determinazione femminile arricchito dall’interpretazione di Emma Stone, qui anche produttrice, protagonista del surreale lavoro dell’artista milanese Matteo Costa.
Uno sguardo maschile che ha saputo valorizzare la figura femminile nel cinema è quello di Jean-Luc Godard: a tre suoi film contraddistinti da personaggi femminili in grado di lasciare il segno come la Jean Seberg di Fino all’ultimo respiro e la Anna Karina di La donna è donna e di Questa è la mia vita Adam Juresko dedica tre lavori grafici declinati in immagini dalle diverse colorazioni e grana grazie a tecniche di stampa diverse: la precisissima Fine Art e la calcografia, dall’effetto tanto materico quanto manuale e artigianalmente ricercato.
Infine un approfondimento è riservato alla rappresentazione della donna all’interno di una corrente cinematografica importante come la New Hollywood. Tra gli altri Quentin Tarantino è stato in grado di restituire personaggi complessi, al tempo stesso potenti e vulnerabili: tra questi spicca quello affidato a Pam Grier in Jackie Brown, film omaggiato dai lavoro della digital artist Ellie Lees e dallo statunitense Aaron Lea. Di Ridley Scott sono presenti tre film che propongono una nuova concezione del personaggio femminile: Alien – con le opere di Prenzy e Max Dalton – Blade Runner – con i lavori di Max Dalton e del francese Guillaume Morellec e Thelma & Louise, con una emblematica opera dello storyteller e artistica visivo Justin Froning.
Proprio al cinema dei fratelli Coen, carico al tempo stesso di violenza e poesia, viene infine dedicata una ricognizione in occasione dell’uscita al cinema, il 7 marzo, di Drive-Away Dolls, scritto e montato da Ethan Coen insieme alla moglie Tricia Cooke e contraddistinto da un cast al femminile in cui spiccano le protagoniste Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan. La collaborazione tra i fratelli Coen e Tricia Cooke ha radici profonde, che partono fin dal loro terzo film, Crocevia della morte, a cui il graphic designer americano Maxwell Joseph Hargreaves dedica un’opera ad alto tasso di immersività. In mostra anche lavori ispirati ai film più celebri dei due registi del Minnesota, come Fargo – su cui si sono concentrati Max Dalton e l’artista spagnolo Saniose –, Non è un paese per vecchi – da cui hanno preso spunto i designer piemontesi Van Orton e l’illustratore texano Dan Grissom – e lo straordinario Il grande Lebowski, alla base dei poster disegnati dall’artista del Michigan Brandon Chapman e dal designer australiano Nick Charge.
Tutte le opere esposte in mostra sono in vendita.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222
info@soggettivagallery.com
www.soggettivagallery.com
Orari di apertura:
Da martedì a venerdì, ore 10-20.30
Sabato e domenica, ore 10-13.30 e 16-19.30
SOGGETTIVA GALLERY
Dal 2012 Alberto Bozzoli e Raoul Simoni si sono divertiti a creare realtà innovative a Milano, con l’obiettivo di dare forma fisica alle loro passioni per poi condividerle. Cinema, Arte e Ospitalità sono i mondi attorno ai quali ruotano le energie di entrambi.
Il primo passo è stato RossoSegnale, un piccolo “cocoon" boutique hotel con galleria d’arte, tra i primi esempi dell’innovata e creativa ospitalità della Milano aperta al mondo: pensato come una casa di amici immersa nelle cose belle, design vintage, opere d’arte e un calendario di appuntamenti a fare da collante a un’accoglienza sincera.
Poi è venuto Il Cinemino, bar/bistrot con cinema di qualità, crocevia per gli amanti della settima arte, luogo del cuore di un quartiere dal respiro internazionale. L’amore per il decor e l’arte, ovviamente, sempre presente, come la progettazione delle carte da parati degli interni tratte dai pavimenti più iconici della storia del cinema.
Questi progetti oggi proseguono autonomamente e Alberto e Raoul si sono dedicati a questa nuova avventura, Soggettiva Gallery, che è la sintesi di questi percorsi.
presenta
CINEMATOGRAFICHE
Soggettiva Gallery dedica, in occasione della Giornata internazionale della donna, un omaggio alle più grandi protagoniste femminili della storia del cinema. In un percorso di legittimazione ancora oggi incompleto, l’esposizione mette in luce, grazie a una selezione di raffinati Alternative Movie Poster, attrici e registe che hanno saputo reclamare l’attenzione e lo spazio che spetta loro di diritto.
I film rappresentati in mostra si rifanno a vere e proprie icone di stile come Marylin Monroe e Jane Fonda, a personaggi non convenzionali – tra i più memorabili quello interpretato da Natalie Portman ne Il cigno nero – fino a figure simboliche del femminismo come quella di Salma Hayek in Frida. Un focus sarà inoltre dedicato ad alcune figure chiave femminili nel cinema di un grande regista come Jean-Luc Godard – Jean Seberg in Fino all’ultimo respiro e Anna Karina in La donna è donna e in Questa è la mia vita – e di alcuni tra i più prominenti esponenti della New Hollywood come Quentin Tarantino (Pam Grier in Jackie Brown), Ridley Scott (tra le altre le iconiche Geena Davis e Susan Sarandon in Thelma e Louise) e i fratelli Coen (Hailee Steinfield in Il grinta).
Proprio al cinema dei fratelli Coen sarà infine dedicata una ricognizione in occasione dell’uscita al cinema, il 7 marzo, di Drive-Away Dolls, road movie tutto al femminile – una novità nella filmografia dei due registi – scritto e montato da Ethan Coen insieme alla moglie Tricia Cooke.
Cinematografiche
5 marzo – 7 aprile 2024
Soggettiva Gallery
Via Pasquale Sottocorno 5/A, Milano
Dal 5 marzo (fino al 7 aprile) Soggettiva Gallery presenta Cinematografiche, esposizione incentrata sull’importanza del ruolo della donna nella cinematografica passata e presente. Le opere grafiche esposte in mostra sono in primo luogo legate a film che hanno segnato le carriere di due tra le più grandi interpreti che siano mai apparse sul grande schermo: da un lato Marilyn Monroe in Gli spostati – film che pose fine alla sua breve quanto sfolgorante ascesa – è protagonista al fianco di Clark Gable nella sognante opera di Cristina Stifanic; dall’altro Adam Juresko rende omaggio a Jane Fonda, indimenticabile esploratrice spaziale con i costumi disegnati da un giovane Paco Rabanne in Barbarella, ruolo prima di lei rifiutato da Virna Lisi e da Brigitte Bardot per la natura sensuale di alcune scene del film.
In secondo luogo ampio spazio viene dedicato a figure femminili che hanno brillato anche grazie a ruoli non conformi: dalla ballerina classica assetata di successo portata in scena da Natalie Portman in Il cigno nero – rappresentata dal designer inglese Neil Davies mentre volteggia soave – al simbiotico rapporto che lega Bibi Andersson e Liv Ullmann in Persona; dalla malinconica quanto carismatica Gwyneth Paltrow nella sua interpretazione di Margot nella famiglia disfunzionale de I Tenenbaum – ridisegnata dall’artista con sede a Denver Shannon Bonatakis e dall’illustratrice polacca Patrycja Podkościelny – fino alla versione della regina di Francia Maria Antonietta impersonata in chiave pop da Kirsten Dunst in Marie Antoinette, re-immaginata da Adam Juresko.
Non poteva mancare una sezione incentrata sulle donne del cinema portatrici di un messaggio più o meno esplicitamente femminista: dalla muta quanto espressiva incarnazione realizzata da Renée Falconetti in La passione di Giovanna d’Arco – ridisegnata dalla designer di origini cinesi Zi Xu – fino alla performance di Salma Hayek nei panni di Frida, in cui la pittrice messicana Frida Kahlo viene dolcemente rivista tramite tonalità pastello da Le Nevralgie Costanti. A seguire alcune opere rappresentative dei recenti traguardi raggiunti da film dove le donne ricoprono ruoli di fondamentale importanza: a partire da due pellicole dirette da Greta Gerwig come Piccole donne – a cui si è ispirata l’artista di Los Angeles Nan Lawson – e Barbie – straordinario record di incassi dalle cui scenografie è nato il lavoro che l’illustratore inglese George Townley dedica al film – fino a Poor Things, racconto di auto-determinazione femminile arricchito dall’interpretazione di Emma Stone, qui anche produttrice, protagonista del surreale lavoro dell’artista milanese Matteo Costa.
Uno sguardo maschile che ha saputo valorizzare la figura femminile nel cinema è quello di Jean-Luc Godard: a tre suoi film contraddistinti da personaggi femminili in grado di lasciare il segno come la Jean Seberg di Fino all’ultimo respiro e la Anna Karina di La donna è donna e di Questa è la mia vita Adam Juresko dedica tre lavori grafici declinati in immagini dalle diverse colorazioni e grana grazie a tecniche di stampa diverse: la precisissima Fine Art e la calcografia, dall’effetto tanto materico quanto manuale e artigianalmente ricercato.
Infine un approfondimento è riservato alla rappresentazione della donna all’interno di una corrente cinematografica importante come la New Hollywood. Tra gli altri Quentin Tarantino è stato in grado di restituire personaggi complessi, al tempo stesso potenti e vulnerabili: tra questi spicca quello affidato a Pam Grier in Jackie Brown, film omaggiato dai lavoro della digital artist Ellie Lees e dallo statunitense Aaron Lea. Di Ridley Scott sono presenti tre film che propongono una nuova concezione del personaggio femminile: Alien – con le opere di Prenzy e Max Dalton – Blade Runner – con i lavori di Max Dalton e del francese Guillaume Morellec e Thelma & Louise, con una emblematica opera dello storyteller e artistica visivo Justin Froning.
Proprio al cinema dei fratelli Coen, carico al tempo stesso di violenza e poesia, viene infine dedicata una ricognizione in occasione dell’uscita al cinema, il 7 marzo, di Drive-Away Dolls, scritto e montato da Ethan Coen insieme alla moglie Tricia Cooke e contraddistinto da un cast al femminile in cui spiccano le protagoniste Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan. La collaborazione tra i fratelli Coen e Tricia Cooke ha radici profonde, che partono fin dal loro terzo film, Crocevia della morte, a cui il graphic designer americano Maxwell Joseph Hargreaves dedica un’opera ad alto tasso di immersività. In mostra anche lavori ispirati ai film più celebri dei due registi del Minnesota, come Fargo – su cui si sono concentrati Max Dalton e l’artista spagnolo Saniose –, Non è un paese per vecchi – da cui hanno preso spunto i designer piemontesi Van Orton e l’illustratore texano Dan Grissom – e lo straordinario Il grande Lebowski, alla base dei poster disegnati dall’artista del Michigan Brandon Chapman e dal designer australiano Nick Charge.
Tutte le opere esposte in mostra sono in vendita.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222
info@soggettivagallery.com
www.soggettivagallery.com
Orari di apertura:
Da martedì a venerdì, ore 10-20.30
Sabato e domenica, ore 10-13.30 e 16-19.30
SOGGETTIVA GALLERY
Dal 2012 Alberto Bozzoli e Raoul Simoni si sono divertiti a creare realtà innovative a Milano, con l’obiettivo di dare forma fisica alle loro passioni per poi condividerle. Cinema, Arte e Ospitalità sono i mondi attorno ai quali ruotano le energie di entrambi.
Il primo passo è stato RossoSegnale, un piccolo “cocoon" boutique hotel con galleria d’arte, tra i primi esempi dell’innovata e creativa ospitalità della Milano aperta al mondo: pensato come una casa di amici immersa nelle cose belle, design vintage, opere d’arte e un calendario di appuntamenti a fare da collante a un’accoglienza sincera.
Poi è venuto Il Cinemino, bar/bistrot con cinema di qualità, crocevia per gli amanti della settima arte, luogo del cuore di un quartiere dal respiro internazionale. L’amore per il decor e l’arte, ovviamente, sempre presente, come la progettazione delle carte da parati degli interni tratte dai pavimenti più iconici della storia del cinema.
Questi progetti oggi proseguono autonomamente e Alberto e Raoul si sono dedicati a questa nuova avventura, Soggettiva Gallery, che è la sintesi di questi percorsi.
05
marzo 2024
Cinematografiche
Dal 05 marzo all'undici aprile 2024
arte contemporanea
cinema
collettiva
altro
cinema
collettiva
altro
Evento online
Link di partecipazione
Orario di apertura
orari: mar-ven 10-20.30 - sab-dom 10.30-13.30 / 16-19.30
Sito web
Autore