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Cinzia Bulone – Nel dinamico mutare della forma
Pittura composta da vere e proprie sequenze interiori, da percorsi spirituali, da frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimati con la riflessione e la poesia.
Comunicato stampa
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Cinzia Bulone è ormai un nome importante del panorama artistico nazionale e vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e poi a Miami, Cuba, ecc. Tra le ultime importanti esposizioni dell’artista, mi sembra giusto segnalare quella tenuta presso il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento e poi quella tenuta a Mantova presso la prestigiosa sede della “Casa del Mantegna”. Interessante e degna di attenzione anche la sua formazione perchè non accademica, non legata a nessun maestro più o meno noto, ma costruita giorno dopo giorno attraverso l'applicazione costante, la ricerca, la visita attenta e metodica a musei e pinacoteche: pittura, dunque, intesa non soltanto come momento di ispirazione e contemplazione, ma anche come conoscenza e mestiere, esperienza e lavoro. Attraverso la pittura Cinzia Bulone esprime le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue ansie e i problemi dei nostri giorni, quelli umani, sociali ed esistenziali. La pittura, dunque, come elemento fondamentale di vita, strumento indispensabile per comunicare e trasmettere idee, pensieri e messaggi. Arte al di fuori degli schemi, quella della nostra artista, libera, autonoma e indipendente e quindi non facilmente riconducibile ad una Corrente o Movimento pittorico, ma questa è propria la sua forza, la sua caratteristica, ciò che la rende unica e preziosa. Espressione intensa e sentita, questa, percorsa sempre dal colore, dal gesto e dalla libera interpretazione della forma. Pittura non descrittiva, dunque, non legata alla pura descrizione del reale, ma tutta d'emozione, tutta concentrata sull'ascolto delle intime pulsioni, dei sentimenti e delle sensazioni. E la strada scelta da Cinzia Bulone per esprimere tutto questo non è certamente quella figurativa, bensì quella della sintesi estrema dell'immagine dove tutto è forma, colore, luce e materia. Un'espressione, quella della nostra artista, che, pur partendo dal reale, destruttura e ricostruisce, cancella e sostituisce, attingendo dal ricordo e dalla memoria, caricando il vissuto di sensazioni ed emozioni. Una mostra, dunque, che si preannuncia come un vero e proprio viaggio interiore, oltre il visibile e la naturale percezione dei fenomeni naturali e un'espressione pittorica capace di indagare emozioni e sensazioni e spingersi in profondità, dentro l'anima e la coscienza. In questa mostra piacentina l’artista presenta diverse opere, alcune anche di grandi dimensioni, che rendono appieno tutta quanta la sua forza espressiva, la particolare sensibilità cromatica e il gusto compositivo elegante e raffinato: elementi, questi, che riescono a trasformare tutto ciò che è vero e reale, concreto e tangibile in emozione pura, in contemplazione ed estasi poetica. Un viaggio, questo di Cinzia, che molto spesso parte dal buio, dall'oscurità, per poi aprirsi improvvisamente alla luce, alla vita e alla speranza. Espressione intensa, dunque, perché non concentrata solo ed esclusivamente sul dato oggettivo, ma anche e soprattutto sull’effetto interiore, su ciò che la verità visiva o retinica suggerisce e rimanda.
Pittura che segue sempre il percorso della sedimentazione cronologica e che lascia liberamente fluire le immagini assorbendo da esse solo le emozioni più profonde: una specie di memoria o “flash back” capace di produrre in contemporanea una molteplicità di visioni o meglio, una serie di fotogrammi sovrapposti di cui l’ultimo, quello cioè che emerge, è sempre il più potente e decisivo.
Nasce in questo modo un’espressione dove forma, segno e colore, in perfetta sincronia e mutualistica simbiosi, raccontano di attimi, percorsi, riflessioni e situazioni esistenziali senza descriverli e/o rappresentarli, ma facendoli invece vivere dall’interno, suggerendo atmosfere intime e raccolte, poetiche sensazioni. Cinzia Bulone, quasi senza accorgersene, compone così vere e proprie sequenze interiori, traccia percorsi spirituali, evoca e recupera frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimandoli con la riflessione e la poesia. C'è ancora, in questa nostra artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione dell'Astratto e dell'Informale riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l'uso libero e spontaneo della materia pittorica. Ama il colore, Cinzia Bulone, lo ama perchè mai statico ed inerte, ma dinamico e attivo, in continuo divenire e trasformazione, come lo scorrere lento e inesorabile del tempo, gli avvenimenti della vita, i fatti imprevisti e imprevedibili che cambiano l’esistenza. Leggero e raffinato anche il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell'immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 28 marzo.
Pittura che segue sempre il percorso della sedimentazione cronologica e che lascia liberamente fluire le immagini assorbendo da esse solo le emozioni più profonde: una specie di memoria o “flash back” capace di produrre in contemporanea una molteplicità di visioni o meglio, una serie di fotogrammi sovrapposti di cui l’ultimo, quello cioè che emerge, è sempre il più potente e decisivo.
Nasce in questo modo un’espressione dove forma, segno e colore, in perfetta sincronia e mutualistica simbiosi, raccontano di attimi, percorsi, riflessioni e situazioni esistenziali senza descriverli e/o rappresentarli, ma facendoli invece vivere dall’interno, suggerendo atmosfere intime e raccolte, poetiche sensazioni. Cinzia Bulone, quasi senza accorgersene, compone così vere e proprie sequenze interiori, traccia percorsi spirituali, evoca e recupera frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimandoli con la riflessione e la poesia. C'è ancora, in questa nostra artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione dell'Astratto e dell'Informale riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l'uso libero e spontaneo della materia pittorica. Ama il colore, Cinzia Bulone, lo ama perchè mai statico ed inerte, ma dinamico e attivo, in continuo divenire e trasformazione, come lo scorrere lento e inesorabile del tempo, gli avvenimenti della vita, i fatti imprevisti e imprevedibili che cambiano l’esistenza. Leggero e raffinato anche il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell'immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 28 marzo.
09
marzo 2024
Cinzia Bulone – Nel dinamico mutare della forma
Dal 09 al 28 marzo 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi: dalle 16,30 ale 19,30. Lunedi' chiuso
Vernissage
9 Marzo 2024, ore 18:00
Autore
Curatore