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Cinzia Coratelli / Flavia D’Alessandro – Riflettessere
Confessioni tra due artiste che si sono trovate d’accordo sulla complessità del far vedere e comprendere l’arte come, non ludico spazio, ma impegno mentale, materiale, comunicativo ed emotivo
Comunicato stampa
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La donna
Il suo mondo è complesso, da sempre grattacapo di poeti e scrittori.
Per una serie di combinazioni sociali e di costume, la donna ha finito sempre con lʼessere
raccontata da occhi e menti maschili.
Per molto tempo si è dovuta accontentare di stare in disparte. Dal secolo scorso a oggi,
finalmente ha potuto dare voce a se stessa.
Anche se lʼombra del maschilismo incombe ancora su di lei, è di sicuro un peso che si è
alleggerito molto.
Il femminismo è stato un forte scossone sociale, necessario, ma come tutte le forme
estreme di pensiero ha finito per destabilizzare i ruoli ma ancor peggio la natura più
intrinseca della donna. Le donne non devono essere uomini con abiti femminili ma solo
donne. Con la parità dei sessi non si vuole una donna-uomo ma una donna con pari diritti.
Premesso questo, oggi la donna si racconta per fare più chiarezza su questo lungo
percorso di cambiamenti. Non sappiamo come sarà domani, ma possiamo cominciare a
descrivere la sua natura di oggi.
Attraverso gli occhi di due artiste ma ancor prima donne, sfogliamo un album (non dei
ricordi) ma dei frammenti del quotidiano, degli sguardi sullʼanima e sulle galassie femminili
costellate di fragilità, ansia di perfezione ed organizzazione, di maschere per difendersi,
paura dellʼabbandono, coraggio verso la verità, conoscenza della propria fisicità, voglia di
essere ascoltata, conflitto con la sua estetica, bisogno di spontaneità, ecco la Donna!
Donna che diventa oggi ufficialmente pensante e non più un consiglio suggerito che si
esplica attraverso lʼuomo. Flavia DʼAlessandro e Cinzia Coratelli tramite forme diverse di
arte colgono vari attimi della donna.
Entrambe usufruiscono e attingono dai mezzi tecnologici, specchio della società attuale
ma solo allo scopo di giungere ad un risultato assolutamente personale.
Confessioni tra due artiste che si sono trovate dʼaccordo sulla complessità del far vedere e
comprendere lʼarte come, non ludico spazio, ma impegno mentale, materiale,
comunicativo ed emotivo; proprio come viene richiesto ad un qualunque rispettabile
lavoro, inoltre valutano la difficoltà di affermarsi in un mondo, che non presta attenzione ai
minimi sistemi, perché distratto dagli eccessi e isterismi di massa.
Non dimenticano mai lʼaspetto ironico e auto-ironico, fondamentale per ottenere unʼanalisi
fresca e sobria verso la vita e lʼarte.
Durante queste riflessioni, sono giunte ad una domanda: cosa fa la donna artista?
La donna artista si alterna: tra la ricerca intimistica delle emozioni, dei turbamenti e
mutamenti dellʼanimo, uno studio naturale e spontaneo del conscio e dellʼinconscio (Cinzia
Coratelli)
e della ricerca esterna dellʼimmaginario collettivo, di idoli perseguiti ed emulati, rivisti e
reinterpretati con spirito sarcastico o critico (Flavia DʼAlessandro).
Da qui scaturisce un binomio, composto da intimità ed esteriorità.
Questo binomio è uno scambio di ruolo, un gioco delle parti, in un giorno di straordinaria
follia. La donna diventa camaleontica insieme allʼartista; ruoli che potrebbero essere
apparentemente distinti, invece confluiscono in un unico percorso di vita.
Attraverso questo percorso cercano entrambe di lanciare un messaggio, quello della
donna Nuova.
Dove una si cimenta in una performance artistica, di attrice-protagonista, come avviene
anche nei suoi quadri (Cinzia Coratelli); Lʼaltra fa da direttore di scena che immortala la
sua modella, che è a sua volta artista (Flavia DʼAlessandro).
Il suo mondo è complesso, da sempre grattacapo di poeti e scrittori.
Per una serie di combinazioni sociali e di costume, la donna ha finito sempre con lʼessere
raccontata da occhi e menti maschili.
Per molto tempo si è dovuta accontentare di stare in disparte. Dal secolo scorso a oggi,
finalmente ha potuto dare voce a se stessa.
Anche se lʼombra del maschilismo incombe ancora su di lei, è di sicuro un peso che si è
alleggerito molto.
Il femminismo è stato un forte scossone sociale, necessario, ma come tutte le forme
estreme di pensiero ha finito per destabilizzare i ruoli ma ancor peggio la natura più
intrinseca della donna. Le donne non devono essere uomini con abiti femminili ma solo
donne. Con la parità dei sessi non si vuole una donna-uomo ma una donna con pari diritti.
Premesso questo, oggi la donna si racconta per fare più chiarezza su questo lungo
percorso di cambiamenti. Non sappiamo come sarà domani, ma possiamo cominciare a
descrivere la sua natura di oggi.
Attraverso gli occhi di due artiste ma ancor prima donne, sfogliamo un album (non dei
ricordi) ma dei frammenti del quotidiano, degli sguardi sullʼanima e sulle galassie femminili
costellate di fragilità, ansia di perfezione ed organizzazione, di maschere per difendersi,
paura dellʼabbandono, coraggio verso la verità, conoscenza della propria fisicità, voglia di
essere ascoltata, conflitto con la sua estetica, bisogno di spontaneità, ecco la Donna!
Donna che diventa oggi ufficialmente pensante e non più un consiglio suggerito che si
esplica attraverso lʼuomo. Flavia DʼAlessandro e Cinzia Coratelli tramite forme diverse di
arte colgono vari attimi della donna.
Entrambe usufruiscono e attingono dai mezzi tecnologici, specchio della società attuale
ma solo allo scopo di giungere ad un risultato assolutamente personale.
Confessioni tra due artiste che si sono trovate dʼaccordo sulla complessità del far vedere e
comprendere lʼarte come, non ludico spazio, ma impegno mentale, materiale,
comunicativo ed emotivo; proprio come viene richiesto ad un qualunque rispettabile
lavoro, inoltre valutano la difficoltà di affermarsi in un mondo, che non presta attenzione ai
minimi sistemi, perché distratto dagli eccessi e isterismi di massa.
Non dimenticano mai lʼaspetto ironico e auto-ironico, fondamentale per ottenere unʼanalisi
fresca e sobria verso la vita e lʼarte.
Durante queste riflessioni, sono giunte ad una domanda: cosa fa la donna artista?
La donna artista si alterna: tra la ricerca intimistica delle emozioni, dei turbamenti e
mutamenti dellʼanimo, uno studio naturale e spontaneo del conscio e dellʼinconscio (Cinzia
Coratelli)
e della ricerca esterna dellʼimmaginario collettivo, di idoli perseguiti ed emulati, rivisti e
reinterpretati con spirito sarcastico o critico (Flavia DʼAlessandro).
Da qui scaturisce un binomio, composto da intimità ed esteriorità.
Questo binomio è uno scambio di ruolo, un gioco delle parti, in un giorno di straordinaria
follia. La donna diventa camaleontica insieme allʼartista; ruoli che potrebbero essere
apparentemente distinti, invece confluiscono in un unico percorso di vita.
Attraverso questo percorso cercano entrambe di lanciare un messaggio, quello della
donna Nuova.
Dove una si cimenta in una performance artistica, di attrice-protagonista, come avviene
anche nei suoi quadri (Cinzia Coratelli); Lʼaltra fa da direttore di scena che immortala la
sua modella, che è a sua volta artista (Flavia DʼAlessandro).
07
giugno 2009
Cinzia Coratelli / Flavia D’Alessandro – Riflettessere
Dal 07 al 19 giugno 2009
arte contemporanea
Location
TORRE PELOSA
Bari, (Bari)
Bari, (Bari)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21, sabato e domenica dalle 18 alle 23
Vernissage
7 Giugno 2009, ore 19
Autore