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Cinzio Veneziani
Indimenticabili, in particolare, i blu di Veneziani, colori profondi come il mare, brillanti come il cielo, riposanti nel loro apparirci così soavemente distesi, in grado di diffondersi in ogni angolo del dipinto, comunque mai incapaci di smuoversi.
Comunicato stampa
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Prenderà il via sabato 29 maggio la nuova mostra organizzata da CONFARTE, la Commissione Culturale della Confartigianato di Prato, e dedicata al pittore Cinzio Veneziani.
Veneziani nasce a Chioggia nel 1940 e fin da giovanissimo dimostra un grande amore per la pittura, come ci racconta il critico Franco Riccomini: “Aveva cominciato a quindici anni a buttar giù sulla tela le impressioni che traeva dalla laguna che aveva a portata di mano: il mare, le caratteristiche casette dei pescatori, le barche all'ormeggio della sua Chioggia. Per Cinzio Veneziani sono i primi riferimenti per dar "voce" con i colori alle sue urgenze interiori, sul filo della tradizione. Esercitazioni poi superate con l'acquisizione delle tecniche, da nuove espressioni artistiche legate anche alla frequentazione del maestro bolognese Camillo Stagni e la conoscenza di Franco Solmi.”
Col passare del tempo la sua tecnica si affina, gradatamente la maturazione si compie ed i soggetti ritratti, dopo l’esordio “lagunare”, continuano a diversificarsi.
“Guardiamo più da vicino questo pittore di Chioggia che è ormai giunto ad una feconda maturità.”, è l’esortazione di Paolo Rizzi. “ Egli parte sempre da un fondo di rappresentazione del reale: si tratta di interni-esterni, di nudi, di nature morte, di gruppi di figure. La natura resta la guida: quasi il volano che impedisce le cadute (pur così frequenti nella pittura d'oggi) verso puri edonismi e narcisismi. Ma l'immagine tende anche, costantemente, ad una ipotetica dissoluzione, o comunque a quella che oggi si suole chiamare "decostruzione".”
Siamo giunti così ai nostri giorni e dopo un’infinità di personali e due significativi soggiorni in Sud Africa ed in Francia, arriva la soddisfazione per Veneziani di vedere pubblicata una grande monografia che viene presentata da Vittorio Sgarbi. Il noto critico dice dell’artista e delle sue opere: “Indimenticabili, in particolare, i blu di Veneziani, colori profondi come il mare, brillanti come il cielo, riposanti nel loro apparirci così soavemente distesi, in grado di diffondersi in ogni angolo del dipinto, comunque mai incapaci di smuoversi; blu che nella loro pienezza, nella loro autosufficienza quasi trascendentale non possono non farci presumere la conoscenza di Yves Klein, malgrado l'abissale distanza che separa l'arte di Veneziani da quella del maestro francese, ma anche la luminosità e la trasparenza dei vetri di Murano.
Colori, quelli di Veneziani, che si danno come inesauribili sinfonie del piacere percettivo, poesie della sensazione visiva, "joie de vivre" matissiana all'interno di un mondo che si dà come la più sublime e appagante decorazione. È la voglia di vita, vera nelle sue emozioni, ad animare nell'intimo i dipinti di Veneziani, come se in ognuno di essi si proponesse come mago promettendoci di riuscire in un piccolo, prezioso miracolo: catturare un po' dello spirito dell'universo. Davanti alle sue opere, siamo. certi che Veneziani sia perfettamente riuscito nel suo intento.”
Veneziani nasce a Chioggia nel 1940 e fin da giovanissimo dimostra un grande amore per la pittura, come ci racconta il critico Franco Riccomini: “Aveva cominciato a quindici anni a buttar giù sulla tela le impressioni che traeva dalla laguna che aveva a portata di mano: il mare, le caratteristiche casette dei pescatori, le barche all'ormeggio della sua Chioggia. Per Cinzio Veneziani sono i primi riferimenti per dar "voce" con i colori alle sue urgenze interiori, sul filo della tradizione. Esercitazioni poi superate con l'acquisizione delle tecniche, da nuove espressioni artistiche legate anche alla frequentazione del maestro bolognese Camillo Stagni e la conoscenza di Franco Solmi.”
Col passare del tempo la sua tecnica si affina, gradatamente la maturazione si compie ed i soggetti ritratti, dopo l’esordio “lagunare”, continuano a diversificarsi.
“Guardiamo più da vicino questo pittore di Chioggia che è ormai giunto ad una feconda maturità.”, è l’esortazione di Paolo Rizzi. “ Egli parte sempre da un fondo di rappresentazione del reale: si tratta di interni-esterni, di nudi, di nature morte, di gruppi di figure. La natura resta la guida: quasi il volano che impedisce le cadute (pur così frequenti nella pittura d'oggi) verso puri edonismi e narcisismi. Ma l'immagine tende anche, costantemente, ad una ipotetica dissoluzione, o comunque a quella che oggi si suole chiamare "decostruzione".”
Siamo giunti così ai nostri giorni e dopo un’infinità di personali e due significativi soggiorni in Sud Africa ed in Francia, arriva la soddisfazione per Veneziani di vedere pubblicata una grande monografia che viene presentata da Vittorio Sgarbi. Il noto critico dice dell’artista e delle sue opere: “Indimenticabili, in particolare, i blu di Veneziani, colori profondi come il mare, brillanti come il cielo, riposanti nel loro apparirci così soavemente distesi, in grado di diffondersi in ogni angolo del dipinto, comunque mai incapaci di smuoversi; blu che nella loro pienezza, nella loro autosufficienza quasi trascendentale non possono non farci presumere la conoscenza di Yves Klein, malgrado l'abissale distanza che separa l'arte di Veneziani da quella del maestro francese, ma anche la luminosità e la trasparenza dei vetri di Murano.
Colori, quelli di Veneziani, che si danno come inesauribili sinfonie del piacere percettivo, poesie della sensazione visiva, "joie de vivre" matissiana all'interno di un mondo che si dà come la più sublime e appagante decorazione. È la voglia di vita, vera nelle sue emozioni, ad animare nell'intimo i dipinti di Veneziani, come se in ognuno di essi si proponesse come mago promettendoci di riuscire in un piccolo, prezioso miracolo: catturare un po' dello spirito dell'universo. Davanti alle sue opere, siamo. certi che Veneziani sia perfettamente riuscito nel suo intento.”
29
maggio 2004
Cinzio Veneziani
Dal 29 maggio al 15 settembre 2004
arte contemporanea
Location
CONFARTIGIANATO
Prato, Viale Montegrappa, 138, (Prato)
Prato, Viale Montegrappa, 138, (Prato)
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 8.30-13.00 14.30.18.00
Venerdi 8.30-13.00 (su richiesta apertura nel pomeriggio)
Vernissage
29 Maggio 2004, ore 17.30