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Cioffi – Reinmuth Elective Affinities
Raffaele Cioffi e Matthias Reinmuth hanno accettato di confrontarsi in una mostra che, mostrando opere del periodo 2022-2023, già dal titolo “Elective Affinities”, vuole innescare un esperimento di confronto, definito per affinità di intenti e differenze di metodo come spiega il curatore Barranco.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cioffi - Reinmuth. Elective Affinities
Mostra a cura di Alberto Barranco di Valdivieso.
Raffaele Cioffi (Desio, 1971) e Matthias Reinmuth (Bad Wimpfen, 1974) hanno accettato di
confrontarsi in una mostra che, mostrando opere del periodo 2022-2023, già dal titolo “Elective
Affinities” ovvero “Affinità Elettive”, vuole innescare un esperimento di confronto, definito per affinità
di intenti e differenze di metodo, che comunichi all’osservatore non solo due mondi diversi per
appartenenza culturale geografica, uno mediterraneo l’altro nord-europeo, bensì soprattutto due
modi per arrivare allo stesso risultato attraverso la comune “famiglia pittorica” dell’astrattismo
aniconico. In entrambi il racconto viene costruito su sensazioni emozionali istintive e non attraverso
la mimesi di forme reali, ciò permette di istruire, in ogni ossservatore, immagini suggestive e un
racconto personale sempre diverso, che si costruisce automaticamente durante il contatto visivo
con l’opera. Pitture dalla composizione fluida come sono le forme compositive di questi due autori
il cui uso del colore segue logiche destrutturali: per Cioffi di sfrangiamento segnico e per Reinmuth
di discioglimento fluido. Cioffi ha un atteggiamento spazialista, cioè vuole creare spazi ultra
dimensionali dentro l'opera, e lo fa dirigendo esattamente tutte le fasi del progetto e della pittura
che, nel suo caso, asciuga in breve tempo restituendo un risultato che può controllare in ogni istante
e millimetro. Reinmuth, invece, attraverso un lavoro più meditativo, intellettuale, in cui il controllo
non è totale, costruisce l’impianto pittorico per sovrapposizioni di colore fluido che asciugandosi
cambia e, grazie alle finiture cerate, modifica ulteriormente le trasparenze e le intensità aumentando
il senso di profondità del colore. Reinmuth assume il Tempo come elemento regolatore non solo
della prassi compositiva ma dello stesso risultato finale, perché è proprio la casualità di effetti
prodotti dal passare del tempo sul colore che definisce la composizione. Dunque le sue pitture
sembrano palpitare e assorbire fisicamente l'osservatore mentre il colore di Cioffi si muove per
vibrazione e frammentazione. Le cromie di Cioffi sono visibilmente disomogenee perchè l'impianto
cromatico è formato da piccoli “fiocchi” di diverso colore che, colpo su colpo, si sovrappongono
restituendo un effetto che da vicino rivela una moltitudine di colori mentre da lontano sintetizza le
cromie per campiture pulsanti. Il colore di Reinmuth non prevede traccia segnica se non aloni,
dipanamenti e talvolta macchie, ha un amalgama oleoso che sembra mutare continuamente
creando iridescenze, come gli aloni della nafta sull’acqua.
Cioffi dipinge dunque aloni vibranti cha ha chiamato “Soglie”; sono passaggi metafisici tra la
dimensione dell’osservatore (il luogo reale in cui egli si trova, cioè lo spazio dell’opera) e un’altra
dimensione, non oggettiva, suggerita all’interno degli spazi della pittura ma in realtà creata nella
mente del fruitore grazie a suggestioni ottico-cromatiche. In questo senso abbiamo voluto definire
la sua pittura Post-Analitica romantica. Reinmuth articola il suo stile attraverso l’uso di solventi e
cere che disciolgono le cromie preventivamente colate (lavora sul piano orizzontale) creando effetti
di fusione e trasformazione dei colori proprio attraverso il movimento meccanico che le
sovrapposizioni creano.
Dunque questi due artisti, in due modi diversi, ma con il medesimo sistema astratto-aniconico,
esprimono un carattere lirico, poetico, evocativo che è evidente dall’intensa soddisfazione che i
loro coloratissimi lavori esprimono, pur non cedendo il passo al didascalismo figurativo. Certamente
hanno tecniche diverse ma un atteggiamento assai simile verso il colore, anche se per uno sia
segnico e per l’altro sia tonale; in quanto il colore è il medium capace di stimolare una reazione
creativa nell’osservatore.
Cioffi e Reinmuth presentano due modalità di viaggio cromatico nel tempo; “affinità elettive” in
Weltanschauungen differenti ma che, proprio grazie a questo inedito confronto, si rendono evidenti
nel segno di un colore che, parafrasando Hofmannsthal, si trasforma e racconta la profondità dei
sogni sulla superficie di una tela.
Mostra a cura di Alberto Barranco di Valdivieso.
Raffaele Cioffi (Desio, 1971) e Matthias Reinmuth (Bad Wimpfen, 1974) hanno accettato di
confrontarsi in una mostra che, mostrando opere del periodo 2022-2023, già dal titolo “Elective
Affinities” ovvero “Affinità Elettive”, vuole innescare un esperimento di confronto, definito per affinità
di intenti e differenze di metodo, che comunichi all’osservatore non solo due mondi diversi per
appartenenza culturale geografica, uno mediterraneo l’altro nord-europeo, bensì soprattutto due
modi per arrivare allo stesso risultato attraverso la comune “famiglia pittorica” dell’astrattismo
aniconico. In entrambi il racconto viene costruito su sensazioni emozionali istintive e non attraverso
la mimesi di forme reali, ciò permette di istruire, in ogni ossservatore, immagini suggestive e un
racconto personale sempre diverso, che si costruisce automaticamente durante il contatto visivo
con l’opera. Pitture dalla composizione fluida come sono le forme compositive di questi due autori
il cui uso del colore segue logiche destrutturali: per Cioffi di sfrangiamento segnico e per Reinmuth
di discioglimento fluido. Cioffi ha un atteggiamento spazialista, cioè vuole creare spazi ultra
dimensionali dentro l'opera, e lo fa dirigendo esattamente tutte le fasi del progetto e della pittura
che, nel suo caso, asciuga in breve tempo restituendo un risultato che può controllare in ogni istante
e millimetro. Reinmuth, invece, attraverso un lavoro più meditativo, intellettuale, in cui il controllo
non è totale, costruisce l’impianto pittorico per sovrapposizioni di colore fluido che asciugandosi
cambia e, grazie alle finiture cerate, modifica ulteriormente le trasparenze e le intensità aumentando
il senso di profondità del colore. Reinmuth assume il Tempo come elemento regolatore non solo
della prassi compositiva ma dello stesso risultato finale, perché è proprio la casualità di effetti
prodotti dal passare del tempo sul colore che definisce la composizione. Dunque le sue pitture
sembrano palpitare e assorbire fisicamente l'osservatore mentre il colore di Cioffi si muove per
vibrazione e frammentazione. Le cromie di Cioffi sono visibilmente disomogenee perchè l'impianto
cromatico è formato da piccoli “fiocchi” di diverso colore che, colpo su colpo, si sovrappongono
restituendo un effetto che da vicino rivela una moltitudine di colori mentre da lontano sintetizza le
cromie per campiture pulsanti. Il colore di Reinmuth non prevede traccia segnica se non aloni,
dipanamenti e talvolta macchie, ha un amalgama oleoso che sembra mutare continuamente
creando iridescenze, come gli aloni della nafta sull’acqua.
Cioffi dipinge dunque aloni vibranti cha ha chiamato “Soglie”; sono passaggi metafisici tra la
dimensione dell’osservatore (il luogo reale in cui egli si trova, cioè lo spazio dell’opera) e un’altra
dimensione, non oggettiva, suggerita all’interno degli spazi della pittura ma in realtà creata nella
mente del fruitore grazie a suggestioni ottico-cromatiche. In questo senso abbiamo voluto definire
la sua pittura Post-Analitica romantica. Reinmuth articola il suo stile attraverso l’uso di solventi e
cere che disciolgono le cromie preventivamente colate (lavora sul piano orizzontale) creando effetti
di fusione e trasformazione dei colori proprio attraverso il movimento meccanico che le
sovrapposizioni creano.
Dunque questi due artisti, in due modi diversi, ma con il medesimo sistema astratto-aniconico,
esprimono un carattere lirico, poetico, evocativo che è evidente dall’intensa soddisfazione che i
loro coloratissimi lavori esprimono, pur non cedendo il passo al didascalismo figurativo. Certamente
hanno tecniche diverse ma un atteggiamento assai simile verso il colore, anche se per uno sia
segnico e per l’altro sia tonale; in quanto il colore è il medium capace di stimolare una reazione
creativa nell’osservatore.
Cioffi e Reinmuth presentano due modalità di viaggio cromatico nel tempo; “affinità elettive” in
Weltanschauungen differenti ma che, proprio grazie a questo inedito confronto, si rendono evidenti
nel segno di un colore che, parafrasando Hofmannsthal, si trasforma e racconta la profondità dei
sogni sulla superficie di una tela.
27
settembre 2023
Cioffi – Reinmuth Elective Affinities
Dal 27 settembre al 04 novembre 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA MONOPOLI
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Milano, Via Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Orario di apertura
Orari di apertura da martedì a sabato 14.00 – 19.00
Vernissage
17 Settembre 2023, ore 18 - 20
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico