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Circle Line #3 – Scirocca
Scirocca è una scultura a più mani che deve il suo titolo al vento caldo di Castellammare – un paesino affacciato sull’Adriatico ai confini tra Marche e Abruzzo – dove questa specie di Golem è stato modellato nella creta prima della sua trasposizione nel marmo
Comunicato stampa
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Scirocca è una scultura a più mani che deve il suo titolo al vento caldo di Castellammare - un paesino affacciato sull’Adriatico ai confini tra Marche e Abruzzo - dove questa specie di Golem è stato modellato nella creta prima della sua trasposizione nel marmo. Fa parte di un progetto più ampio nato dal mio sodalizio con Enzo Cucchi. È il prodotto di un modus operandi che avevamo sperimentato per la prima volta nel 2003 alla Rotonda a Mare di Senigallia con Mosche da Bar/Barflies con la realizzazione di un’opera collettiva di Enzo Cucchi, Christophe Brunnquell, Johanna Grawünder e Domenico Mangano.
L’idea di produrre un lavoro a più mani è poi proseguita in due recenti mostre Intramoenia/Extra Art a Castel del Monte e Il gioco è fatto a Ravello, su invito di Achille Bonito Oliva, curatore dei due progetti espositivi.
Il gruppo di artisti che ha realizzato l’opera è composto, oltre che da Enzo Cucchi, da Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta Benassi, Carlo Benvenuto, Domenico Mangano. Questa scultura vuole giocare con il sistema tradizionale dell’arte. Non si sa bene a chi attribuirla, che valore economico darle, a che tipo di giudizio critico sottoporla. Abbiamo realizzato un simulacro, un ibrido curioso denominato, a seconda dei casi, come una Santa o una Mummia. Un feticcio composto da parti eterogenee, ognuna portatrice di un linguaggio artistico diverso, ma fuse tra loro fino a trasformarsi in un corpo unico. Un mostro semantico, un feticcio generato dalla comunicazione, un idolo informe nato dalla fusione di pensieri morbosi. Un cadavre exquise che, come quelli inventati dai surrealisti, nasce dalla volontà di sperimentare le vie traverse della casualità e dell’automatismo, senza perdere l’obiettivo di rimanere un gioco tra amici che si ritrovano seduti intorno al tavolino di un bar.
La scultura in marmi di diverso colore è preziosa e sorprendente come un’opera barocca, il fumo che a tratti ne fuoriesce contribuisce a darne l’immagine di una divinità ctonia e a tratti demoniaca. Nasce con il desiderio di farla girare il più possibile, di farle realizzare un tour delle città di mare, come fosse una statua sacra, dotata di speciali poteri taumaturgici. L’arrivo di Scirocca sarà salutato ogni volta da una festa, per la quale tutti gli artisti coinvolti realizzeranno un’azione che, opportunamente documentata, diventerà parte integrante del lavoro.
L’idea di produrre un lavoro a più mani è poi proseguita in due recenti mostre Intramoenia/Extra Art a Castel del Monte e Il gioco è fatto a Ravello, su invito di Achille Bonito Oliva, curatore dei due progetti espositivi.
Il gruppo di artisti che ha realizzato l’opera è composto, oltre che da Enzo Cucchi, da Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta Benassi, Carlo Benvenuto, Domenico Mangano. Questa scultura vuole giocare con il sistema tradizionale dell’arte. Non si sa bene a chi attribuirla, che valore economico darle, a che tipo di giudizio critico sottoporla. Abbiamo realizzato un simulacro, un ibrido curioso denominato, a seconda dei casi, come una Santa o una Mummia. Un feticcio composto da parti eterogenee, ognuna portatrice di un linguaggio artistico diverso, ma fuse tra loro fino a trasformarsi in un corpo unico. Un mostro semantico, un feticcio generato dalla comunicazione, un idolo informe nato dalla fusione di pensieri morbosi. Un cadavre exquise che, come quelli inventati dai surrealisti, nasce dalla volontà di sperimentare le vie traverse della casualità e dell’automatismo, senza perdere l’obiettivo di rimanere un gioco tra amici che si ritrovano seduti intorno al tavolino di un bar.
La scultura in marmi di diverso colore è preziosa e sorprendente come un’opera barocca, il fumo che a tratti ne fuoriesce contribuisce a darne l’immagine di una divinità ctonia e a tratti demoniaca. Nasce con il desiderio di farla girare il più possibile, di farle realizzare un tour delle città di mare, come fosse una statua sacra, dotata di speciali poteri taumaturgici. L’arrivo di Scirocca sarà salutato ogni volta da una festa, per la quale tutti gli artisti coinvolti realizzeranno un’azione che, opportunamente documentata, diventerà parte integrante del lavoro.
20
settembre 2006
Circle Line #3 – Scirocca
Dal 20 al 30 settembre 2006
arte contemporanea
Location
RAM – ROTONDA A MARE
Senigallia, Lungomare, (Ancona)
Senigallia, Lungomare, (Ancona)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 20.00 – 24.00
Vernissage
20 Settembre 2006, ore 19
Ufficio stampa
ARTHEMISIA
Autore
Curatore