Si tratta di oltre cinquanta opere, realizzate in
trent’anni di attività usando prevalentemente l’inusuale tecnica della
pittura su lastra di metallo. I soggetti sono i più diversi con una chiara
predilezione per la ritrattistica. Tuttavia resta l’interpretazione ironica
dei personaggi con le figure deformate secondo l’impressione che l’artista vuole trasmettere.
Il momento in cui un artista decide di esporre le proprie opere, fuori da
ogni ipotesi speculativa, rappresenta sempre una circostanza d?intensa
spiritualità in quanto espressione della libertà figurativa dell?individuo,
delle sue passioni e del suo vissuto quotidiano?, ha spiegato l?amico
Goffredo Acampora, anch?egli medico, ma soprattutto raffinato esperto d?
arte.
?Anche nelle espressioni artistiche di Ciro Ruggiero, che si estrinsecano
nella molteplicità dei soggetti, nella varietà dei colori, dei materiali e
delle tecniche applicate, nella estrosità delle forme, quel che ad un
osservatore risalta al primo approccio è la sensazione che l?artista abbia
voluto divertirsi nel trasporre sulla tela o sul foglio o sulla lastra
metallica gli aspetti piuttosto grotteschi e comunque umoristici della
società in cui viviamo, discostandosi nel contempo da tutto quanto secondo l
?opinione corrente può essere classificato sotto la categoria del
conformismo, particolarmente tenuto in considerazione da coloro che si
autodefiniscono persone perbene o normali?, ha scritto l?avvocato Renato De
Angelis in occasione della presentazione della mostra.