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Cities from below – Common House #1
“Cities from below” intende promuovere una serie di attività da sviluppare in più tappe lungo la durata di un anno
Comunicato stampa
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Nel corso del 2006 e 2007 la Fondazione Teseco per l’Arte e il Gruppo Teseco, avvalendosi della collaborazione di enti pubblici e altre istituzioni, daranno il via ad una riflessione sulla città, ponendosi, alla base, il problema delle politiche culturali legate al territorio. L’esperienza culturale del Gruppo Teseco, progettata e gestita dalla Fondazione, ha toccato negli anni e in maniera trasversale tematiche quali la responsabilità sociale e culturale dell’impresa, il rapporto centro periferie, il nodo fondamentale della sostenibilità culturale, soffermandosi sui processi e sulle pratiche dell’arte. Il progetto “Cities from below” si inserisce in una dimensione di riflessione e produzione sostenuta fin dal 2000 e intende concentrarsi - attraverso un programma di ricerca ricco e complesso - sulle forme della trasformazione urbana contemporanea, nella convinzione che la città sia divenuta, oggi, uno dei principali problemi politico-sociali. Gli effetti della globalizzazione rimandano non più allo Stato ma alla città come luogo strategico delle dinamiche economiche, delle migrazioni, dei cambiamenti etnico culturali e delle rivendicazioni della società civile. La domanda di come reinventare il modo di costruire la città diventa sempre più urgente, come quello di ricostruire il potere democratico di essa.
Come allora poter cartografare e immaginare le trasformazioni territoriali, economiche e sociali nel momento in cui le tecniche della pianificazione modernista risultano fallite mentre le pratiche artistiche acquistano un ruolo privilegiato nell’orientare una nuova domanda di democrazia all’interno del moderno globale? Quale ruolo può giocare l’artista nella formazione di una società in transizione? E’ possibile pensare la città come un lavoro collettivo? E, in tal caso, come partecipano le pratiche artistiche ad una azione collettiva quando vengono a mancare – come oggi – tutti i legami classici dell’appartenenza sociale?
“Cities from below” intende promuovere una serie di attività da sviluppare in più tappe lungo la durata di un anno. Il progetto vuole concentrarsi nella realtà territoriale della città di Pisa e demanda ad una serie di artisti internazionali, differenti per culture e strategie d’intervento, il compito di cercare localmente, per sondaggi puntuali, le leggi e le regolarità che governano parti estese del territorio (fisico, economico, culturale, sociale) pisano.
La Fondazione Teseco e con lei tutti gli altri soggetti promotori del progetto, intendono presentare il lavoro di alcuni tra i maggiori esponenti internazionali del rapporto tra arte, città e trasformazione sociale: dall’America Latina alla Danimarca, dagli USA all’Europa dell’Est. Ricerche analitiche condotte con vari media, differenti artisti tutor e teorici, esercitazioni sullo spazio pubblico, formazione di luoghi d’incontro e di nuove modalità relazionali, forum pubblici, racconti privati e storie comuni tenteranno di identificare e immaginare le condizioni della sfera pubblica attuale: la sua logica, la sua etica, la sua politica.
“Cities from below” si articola attorno a quattro nuclei tematici o campi d’azione ed esposizione che prevedono differenti strategie d’intervento. Laboratori e percorsi teorici si svilupperanno paralleli. I temi sono: la costruzione della città pubblica, la costruzione della comunità, l’attivazione di politiche dal basso o forme di empowerment, la costruzione della comunicazione attraverso media tattici.
COMMON HOUSE: lo spazio della Fondazione Teseco sarà trasformato in una sorta di laboratorio e in uno spazio di rappresentazione temporaneo pensato come piattaforma di auto-gestione o governo della città a venire. “Common House” è pensato come una sorta di “merzbau”, cioè uno “spazio in formazione” che inizierà la propria realizzazione a novembre (inaugurazione e apertura al pubblico da sabato 18 novembre) e sarà presentato nella sua dimensione finale nel maggio 2007. Sarà costituito da una serie di uffici e dipartimenti realizzati durante una serie di workshop con artisti e abitanti della città di Pisa attivando, di volta in volta, una serie di collaborazioni.
URBAN TOOLS: serie di quattro workshop da attuarsi tra il 2006 e il 2007. I workshops si svilupperanno in diversi luoghi della città e con gruppi di partecipazione diversi. Per il 2006 si attiveranno i workshop con ODA PROJESI (Istanbul/Turchia) e CHTO DELAT?/WHAT IS TO BE DONE? (San Pietroburgo/Russia). Se il laboratorio di Oda Projesi si terrà con bambini delle scuole elementari (una classe quinta della scuola elementare Don Lorenzo Milani), il workshop di Chto Delat? Avrà come referenti giovani creativi e gruppi dell’associazionismo, tra i quali alcuni studenti dei corsi di Laurea in Cinema, Musica e Teatro e Cinema Teatro e Produzione multimediali (Laurea specialistica) dell’Università di Pisa.
EMPOWERMENT PROGRAM: rassegna di proiezioni video filmiche che si terrà in due giorni all’inizio di dicembre presso il Cinema Arsenale di Pisa. Si tratta di una cartografia estesa delle forme di autorganizzazione, di autogestione di quartieri su scala globale. “Empowerment program”, nel testimoniare esempi di azioni pubbliche e politiche urbane a differenti latitudini del pianeta, vuole proporsi come una scatola di attrezzi per i cittadini.
Come allora poter cartografare e immaginare le trasformazioni territoriali, economiche e sociali nel momento in cui le tecniche della pianificazione modernista risultano fallite mentre le pratiche artistiche acquistano un ruolo privilegiato nell’orientare una nuova domanda di democrazia all’interno del moderno globale? Quale ruolo può giocare l’artista nella formazione di una società in transizione? E’ possibile pensare la città come un lavoro collettivo? E, in tal caso, come partecipano le pratiche artistiche ad una azione collettiva quando vengono a mancare – come oggi – tutti i legami classici dell’appartenenza sociale?
“Cities from below” intende promuovere una serie di attività da sviluppare in più tappe lungo la durata di un anno. Il progetto vuole concentrarsi nella realtà territoriale della città di Pisa e demanda ad una serie di artisti internazionali, differenti per culture e strategie d’intervento, il compito di cercare localmente, per sondaggi puntuali, le leggi e le regolarità che governano parti estese del territorio (fisico, economico, culturale, sociale) pisano.
La Fondazione Teseco e con lei tutti gli altri soggetti promotori del progetto, intendono presentare il lavoro di alcuni tra i maggiori esponenti internazionali del rapporto tra arte, città e trasformazione sociale: dall’America Latina alla Danimarca, dagli USA all’Europa dell’Est. Ricerche analitiche condotte con vari media, differenti artisti tutor e teorici, esercitazioni sullo spazio pubblico, formazione di luoghi d’incontro e di nuove modalità relazionali, forum pubblici, racconti privati e storie comuni tenteranno di identificare e immaginare le condizioni della sfera pubblica attuale: la sua logica, la sua etica, la sua politica.
“Cities from below” si articola attorno a quattro nuclei tematici o campi d’azione ed esposizione che prevedono differenti strategie d’intervento. Laboratori e percorsi teorici si svilupperanno paralleli. I temi sono: la costruzione della città pubblica, la costruzione della comunità, l’attivazione di politiche dal basso o forme di empowerment, la costruzione della comunicazione attraverso media tattici.
COMMON HOUSE: lo spazio della Fondazione Teseco sarà trasformato in una sorta di laboratorio e in uno spazio di rappresentazione temporaneo pensato come piattaforma di auto-gestione o governo della città a venire. “Common House” è pensato come una sorta di “merzbau”, cioè uno “spazio in formazione” che inizierà la propria realizzazione a novembre (inaugurazione e apertura al pubblico da sabato 18 novembre) e sarà presentato nella sua dimensione finale nel maggio 2007. Sarà costituito da una serie di uffici e dipartimenti realizzati durante una serie di workshop con artisti e abitanti della città di Pisa attivando, di volta in volta, una serie di collaborazioni.
URBAN TOOLS: serie di quattro workshop da attuarsi tra il 2006 e il 2007. I workshops si svilupperanno in diversi luoghi della città e con gruppi di partecipazione diversi. Per il 2006 si attiveranno i workshop con ODA PROJESI (Istanbul/Turchia) e CHTO DELAT?/WHAT IS TO BE DONE? (San Pietroburgo/Russia). Se il laboratorio di Oda Projesi si terrà con bambini delle scuole elementari (una classe quinta della scuola elementare Don Lorenzo Milani), il workshop di Chto Delat? Avrà come referenti giovani creativi e gruppi dell’associazionismo, tra i quali alcuni studenti dei corsi di Laurea in Cinema, Musica e Teatro e Cinema Teatro e Produzione multimediali (Laurea specialistica) dell’Università di Pisa.
EMPOWERMENT PROGRAM: rassegna di proiezioni video filmiche che si terrà in due giorni all’inizio di dicembre presso il Cinema Arsenale di Pisa. Si tratta di una cartografia estesa delle forme di autorganizzazione, di autogestione di quartieri su scala globale. “Empowerment program”, nel testimoniare esempi di azioni pubbliche e politiche urbane a differenti latitudini del pianeta, vuole proporsi come una scatola di attrezzi per i cittadini.
09
gennaio 2007
Cities from below – Common House #1
Dal 09 gennaio al 09 marzo 2007
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
COLLEZIONE TESECO PER L’ARTE
Pisa, Via Sant'andrea, 50, (Pisa)
Pisa, Via Sant'andrea, 50, (Pisa)
Orario di apertura
Lun/Ven 14.30-18.00 o su appuntamento 050 98 75 11
Vernissage
9 Gennaio 2007, ore 18
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI
Autore
Curatore