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Cities from below – Common House #2
Presentazione dei nuovi progetti
Comunicato stampa
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Nel corso di tutto il 2006 e 2007 la Fondazione Teseco per l’Arte e il Gruppo Teseco, avvalendosi della collaborazione di enti pubblici e altre istituzioni, hanno dato vita ad un progetto di riflessione sulla città contemporanea dal titolo ‘CITIES FROM BELOW’.
Il progetto è partito nel novembre 2006 con gli workshop del collettivo turco Oda Projesi, tenutosi con i bambini delle scuole elementari e quello dell’artista russo Dmitry Vilensky -rappresentante del gruppo Chto Delat?/What is to be done?- che è andato, invece, a coinvolgere giovani creativi e gruppi dell’associazionismo. Il risultato di tali ricerche è stato presentato, sempre in novembre, nell’area COMMON HOUSE all’interno degli spazi dello stabilimento Teseco. COMMON HOUSE è una sorta di spazio-laboratorio pensato come piattaforma di auto-gestione della città a venire, con lo scopo di attivare, di volta in volta, una serie di collaborazioni, con autorevoli personalità di interesse internazionale.
Successivamente sono state attivate una serie di proiezioni video filmiche dal titolo Empowerment Program, con l’intento di approfondire le tematiche e le problematiche delle realtà urbane contemporanee, cercando di analizzare le nuove forme di autorganizzazione e di autogestione di quartieri su scala globale.
Per il proseguo del progetto il curatore Marco Scotini ha chiamato ad intervenire il collettivo Flying City e l’artista svizzero Luca Frei.
Dal 5 al 9 marzo il collettivo artistico FLYING CITY attiverà a Pisa un laboratorio finalizzato alla elaborazione di nuove personali “mappe” tridimensionali di un quartiere della città. Il workshop dal titolo Derive Urbane partirà da un’analisi critica della attuale pianificazione della città: artisti, studenti e architetti saranno stimolati a interpretarne la trasformazione raccolta attraverso video e fotografia e a ridisegnarne l’assetto partendo da un proprio personale approccio psicogeografico e un design sperimentale.
I partecipanti sono incentivati a incontrare venditori ambulanti o altri gruppi sociali che vivono e lavorano senza una stabile struttura per chiedere loro una visione immaginifica dei luoghi che maggiormente frequentano e utilizzano, invitandoli a restituire disegni emotivi e mnemonici che verranno materialmente realizzati attraverso il laboratorio. Le risultanti di tale ricerca saranno una serie di progetti tridimensionali di piccola scala.
Disegni come espressioni astratte ed informali, maquettes, modelli in plastilina e cartone saranno gli strumenti che i Flying City, insieme al gruppo del workshop, utilizzeranno per realizzare un processo di decostruzione e restituzione visiva della città, attraverso una grande e delirante “mappa mentale informale”.
Sabato 10 marzo 2007 verrà inaugurato nuovamente lo spazio COMMON HOUSE. Agli interventi degli artisti Oda Projesi e Chto Delat?/What is to be done?, realizzati nel 2006, si andranno ad aggiungere le esperienze e ricerche effettuate dal collettivo Flying City e un progetto dal titolo ‘Cubitus I – 56100’ di Luca Frei.
LUCA FREI è da considerarsi uno dei maggiori esponenti del rapporto contemporaneo tra pratiche artistiche e strategie pedagogiche. Concentra il suo lavoro sull’idea di mediazione e di apprendimento attivo. Con ‘Cubitus I – 56100’ l’artista andrà ad invadere fortemente lo spazio espositivo di COMMON HOUSE attraverso un’installazione composta da trenta elementi cubiformi in legno, che riproduce la Bibliotèque des Enfants del Centre Pompidou dell’inizio degli anni Ottanta.
La ricostruzione attuata da Frei è avvenuta partendo da una fotografia che mostrava due bambini intenti a leggere. Il lavoro, già realizzato per CASCO -Office for Art Design and Theory (Utrecht)- è costituito da cubi in legno di betulla, elementi semplici, modulari, accostati l’uno all’altro o sovrapposti, e riprende, appunto, le sedute su cui stavano originariamente i bambini della foto.
L’installazione non ha semplicemente una valenza estetico-concettuale ma va a costruire una reale libreria, che diventa luogo di sperimentazione “non condizionata”. Cubitus non deve essere semplicemente considerata come una piattaforma sulla quale possono aver luogo eventi diversi ma un concreto “spazio di pensiero”.
NOTE BIOGRAFICHE SUGLI ARTISTI:
Flying City
Jeon Yong Seok e Jang Jong Kwan sono i membri fondatori del gruppo di ricerca urbana F.C. di base a Seoul. Il gruppo propone ricerche sull’impatto della rapida industrializzazione della città, interpretando la trasformazione di Seoul e la complessa e caotica struttura della città attraverso forme di psico-geografia o “mappe mentali”. Raccogliendo testi e immagini, registrano gli shock psicologici di uno spazio specifico, tracciando un nuovo senso dello spazio e del tempo, dove il carattere e la struttura dello spazio diventano più importanti dei fatti cartografici.
Tra le partecipazioni internazionali ricordiamo la Biennale di Gwangju (2006), la Biennale di Praga (2005) e la IX Biennale di Istanbul (2005). Nel 2003 il Marronier Art Center of Korea Culture and Art Foundation di Seoul gli ha dedicato una mostra personale. Il loro lavoro è stato mostrato, inoltre, a Copenaghen, Kassel, Osaka, (2005) San Diego (2004), Amsterdam (2003). Hanno partecipato a conferenze, e organizzato workshop e lectures presso spazi espositivi, scuole e diverse istituzioni culturali nazionali ed internazionali.
Luca Frei
Nato a Lugano nel 1976 di base in Svezia, ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra cui la IX edizione della Biennale di Istanbul (2005), la mostra Collective Creativity a Kassel (2005), la Biennale di Gwangju (2002).
I suoi lavori, come ha scritto Lars Bang Larsen (Frieze 2006) “esprimono il sospetto che imparare, prima di tutto, sia il desiderio di stimolare lo spazio sociale attraverso un liberarsi di un po’ delle cose che la cultura abitualmente accumula: un processo che richiede non più ampi programmi o domande più severe ma un modo di ricostruzione olistica”.
Nel 2004 Luca Frei crea il Gruppo Parole e Immagini con l’intenzione della libera appropriazione, elaborazione e distribuzione di testi e materiali visivi che i partecipanti sentono la necessità di condividere con altri.
Il progetto è partito nel novembre 2006 con gli workshop del collettivo turco Oda Projesi, tenutosi con i bambini delle scuole elementari e quello dell’artista russo Dmitry Vilensky -rappresentante del gruppo Chto Delat?/What is to be done?- che è andato, invece, a coinvolgere giovani creativi e gruppi dell’associazionismo. Il risultato di tali ricerche è stato presentato, sempre in novembre, nell’area COMMON HOUSE all’interno degli spazi dello stabilimento Teseco. COMMON HOUSE è una sorta di spazio-laboratorio pensato come piattaforma di auto-gestione della città a venire, con lo scopo di attivare, di volta in volta, una serie di collaborazioni, con autorevoli personalità di interesse internazionale.
Successivamente sono state attivate una serie di proiezioni video filmiche dal titolo Empowerment Program, con l’intento di approfondire le tematiche e le problematiche delle realtà urbane contemporanee, cercando di analizzare le nuove forme di autorganizzazione e di autogestione di quartieri su scala globale.
Per il proseguo del progetto il curatore Marco Scotini ha chiamato ad intervenire il collettivo Flying City e l’artista svizzero Luca Frei.
Dal 5 al 9 marzo il collettivo artistico FLYING CITY attiverà a Pisa un laboratorio finalizzato alla elaborazione di nuove personali “mappe” tridimensionali di un quartiere della città. Il workshop dal titolo Derive Urbane partirà da un’analisi critica della attuale pianificazione della città: artisti, studenti e architetti saranno stimolati a interpretarne la trasformazione raccolta attraverso video e fotografia e a ridisegnarne l’assetto partendo da un proprio personale approccio psicogeografico e un design sperimentale.
I partecipanti sono incentivati a incontrare venditori ambulanti o altri gruppi sociali che vivono e lavorano senza una stabile struttura per chiedere loro una visione immaginifica dei luoghi che maggiormente frequentano e utilizzano, invitandoli a restituire disegni emotivi e mnemonici che verranno materialmente realizzati attraverso il laboratorio. Le risultanti di tale ricerca saranno una serie di progetti tridimensionali di piccola scala.
Disegni come espressioni astratte ed informali, maquettes, modelli in plastilina e cartone saranno gli strumenti che i Flying City, insieme al gruppo del workshop, utilizzeranno per realizzare un processo di decostruzione e restituzione visiva della città, attraverso una grande e delirante “mappa mentale informale”.
Sabato 10 marzo 2007 verrà inaugurato nuovamente lo spazio COMMON HOUSE. Agli interventi degli artisti Oda Projesi e Chto Delat?/What is to be done?, realizzati nel 2006, si andranno ad aggiungere le esperienze e ricerche effettuate dal collettivo Flying City e un progetto dal titolo ‘Cubitus I – 56100’ di Luca Frei.
LUCA FREI è da considerarsi uno dei maggiori esponenti del rapporto contemporaneo tra pratiche artistiche e strategie pedagogiche. Concentra il suo lavoro sull’idea di mediazione e di apprendimento attivo. Con ‘Cubitus I – 56100’ l’artista andrà ad invadere fortemente lo spazio espositivo di COMMON HOUSE attraverso un’installazione composta da trenta elementi cubiformi in legno, che riproduce la Bibliotèque des Enfants del Centre Pompidou dell’inizio degli anni Ottanta.
La ricostruzione attuata da Frei è avvenuta partendo da una fotografia che mostrava due bambini intenti a leggere. Il lavoro, già realizzato per CASCO -Office for Art Design and Theory (Utrecht)- è costituito da cubi in legno di betulla, elementi semplici, modulari, accostati l’uno all’altro o sovrapposti, e riprende, appunto, le sedute su cui stavano originariamente i bambini della foto.
L’installazione non ha semplicemente una valenza estetico-concettuale ma va a costruire una reale libreria, che diventa luogo di sperimentazione “non condizionata”. Cubitus non deve essere semplicemente considerata come una piattaforma sulla quale possono aver luogo eventi diversi ma un concreto “spazio di pensiero”.
NOTE BIOGRAFICHE SUGLI ARTISTI:
Flying City
Jeon Yong Seok e Jang Jong Kwan sono i membri fondatori del gruppo di ricerca urbana F.C. di base a Seoul. Il gruppo propone ricerche sull’impatto della rapida industrializzazione della città, interpretando la trasformazione di Seoul e la complessa e caotica struttura della città attraverso forme di psico-geografia o “mappe mentali”. Raccogliendo testi e immagini, registrano gli shock psicologici di uno spazio specifico, tracciando un nuovo senso dello spazio e del tempo, dove il carattere e la struttura dello spazio diventano più importanti dei fatti cartografici.
Tra le partecipazioni internazionali ricordiamo la Biennale di Gwangju (2006), la Biennale di Praga (2005) e la IX Biennale di Istanbul (2005). Nel 2003 il Marronier Art Center of Korea Culture and Art Foundation di Seoul gli ha dedicato una mostra personale. Il loro lavoro è stato mostrato, inoltre, a Copenaghen, Kassel, Osaka, (2005) San Diego (2004), Amsterdam (2003). Hanno partecipato a conferenze, e organizzato workshop e lectures presso spazi espositivi, scuole e diverse istituzioni culturali nazionali ed internazionali.
Luca Frei
Nato a Lugano nel 1976 di base in Svezia, ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra cui la IX edizione della Biennale di Istanbul (2005), la mostra Collective Creativity a Kassel (2005), la Biennale di Gwangju (2002).
I suoi lavori, come ha scritto Lars Bang Larsen (Frieze 2006) “esprimono il sospetto che imparare, prima di tutto, sia il desiderio di stimolare lo spazio sociale attraverso un liberarsi di un po’ delle cose che la cultura abitualmente accumula: un processo che richiede non più ampi programmi o domande più severe ma un modo di ricostruzione olistica”.
Nel 2004 Luca Frei crea il Gruppo Parole e Immagini con l’intenzione della libera appropriazione, elaborazione e distribuzione di testi e materiali visivi che i partecipanti sentono la necessità di condividere con altri.
10
marzo 2007
Cities from below – Common House #2
Dal 10 marzo al 28 settembre 2007
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
COLLEZIONE TESECO PER L’ARTE
Pisa, Via Sant'andrea, 50, (Pisa)
Pisa, Via Sant'andrea, 50, (Pisa)
Orario di apertura
Lun/Ven su appuntamento 050 98 75 11
Vernissage
10 Marzo 2007, ore 18
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI
Autore
Curatore