Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cities – Places visionaires
La mostra affronta il tema dell’Architettura indagando panoramiche poliedriche di città internazionali – scorci emozionali , progettuali – riscoprendo la città come protagonista assoluta di panoramiche inedite sempre in fermento di cambiamento e metamorfosi strutturale nella prospettiva del concetto di non luogo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La prima mostra della rassegna Luce-forma/visioni urbane ,ideata da Daniela Pastore , promossa dal Laboratorio Architettura Contemporanea, in collaborazione con la Festa dell’ Architettura , curata da Camilla Boemio , “Cities – places visionaires” affronta il tema dell’ Architettura indagando panoramiche poliedriche di città internazionali – scorci emozionali , progettuali – riscoprendo la città come protagonista assoluta di panoramiche inedite sempre in fermento di cambiamento e metamorfosi strutturale nella prospettiva del concetto di non luogo .
Un viaggio nella contemplazione e nell’ esplorazione urbana .
Alla collettiva partecipano alcuni dei più famosi fotografi europei che hanno dedicato la propria ricerca artistica al paesaggio industriale e le aree urbane , con accenni e scelte inedite : Gabriele Basilico , Marco Zanta , Michael Wolf , Stefano Graziani , Daniel Holdsworth e Peter Schloer .
Doppia chiave di lettura del concetto analizzato con un attenzione alla video arte con vari lavori , di due dei più interessanti video artisti internazionali degli ultimi anni , che hanno reinterpretato il tema delle architetture urbane : Damir Ocko con “The end of the World” (2007) e Dmitry Gutov .
La serie esposta di Marco Zanta è “Urban Europe” .
Le serie esposte realizzate da Michael Wolf sono : “Architecture of Density” e “Transparent City” .
La fusione di linguaggi espressivi diversi , l’ esplorazione interdisciplinare e la possibilità di interagire con personalità del mondo dell’ arte e della cultura su temi di grande attualità sono la formula delle Festa dell’ Architettura e delle mostre d’ Arte che si rivolgono alle pratiche più avanzate delle creatività contemporanea nell’ ambito delle arti visive e della fotografia .
Collaborazione con le gallerie : Bugno Art Gallery - Venezia , Zonca & Zonca - Milano , Studio La Città – Verona , Nina Lumer – Milano , Gallery Tiziana di Caro, Salerno - Bernhard Knaus Fine Art , Frankfurt .
. “ (…)“Una protagonista assoluta : la città .
Un’ analisi a Roma .
Una versione poliedrica che abbraccia varie capitali europee , fino ad addentrarsi in Russia .
Una visione documentaristica , il cui stile “deadpan” (- impassibile) estetico descrive i soggetti : il paesaggio e l’ architettura in modo minuzioso e realistico .
La fotografia inizia ad avere una rinnovata freschezza e un’ opportunità dopo una forte concentrazione ed attrazione da parte della critica e dei Musei , negli anni ‘ 80 , nei confronti della pittura .
I primi anni novanta incentivano la fotografia che viene esposta , in crescente numero , nei nuovi centri d’ arte e nelle gallerie .
I soggetti di queste fotografie sono : panoramiche di fabbriche dismesse , industrie , ambienti architettonici , magazzini , porti , vedute cittadine , non luoghi seriali che accumunano periferie diverse : dai bonlieux di Parigi , a Los Angeles a Milano .
L’ estranietà ed il cambiamento analizzati con cura tassonomica .
Il deadpan estetico ha una matrice germanica – da non sottovalutare l’ analisi e il retaggio storico della pittura paesaggistica fiamminga e tedesca (per citare un artista , Albrecht Durer) del XVI secolo , che evidenziava e seguiva una forma realistica di rappresentazione .
Genitori di questa prole di analitici fotografi sono Bernd e Hilla Becher , che sono stati e continuano ad essere influenti parametri della definizione delle deadpan della fotografia contemporanea .
Una fotografia che “regna” sovrana nei Musei Internazionali sdoganando un linguaggio ritenuto fin troppo subalterno .
La mostra “Cities – places visionaires” vuole riportare l’ attenzione sulla città e le architetture – spaziando fino alla video arte – riproponendo e stimolando il dibattito sulla città del futuro in un momento nel quale le trasformazioni sono in atto ; e in questo l’ Italia soffre di una mancanza di spinta verso il rinnovamento e il cambiamento .
“Cities” vuole fare sognare il visitatore – perché le mostre – come il cinema devono permettere di aprire ponti all’ immaginario , offrendo vedute sconosciute e ricchezze impalpabili .
Tanti artisti , stili poliedrici messi a confronto , per dare una visione nella contemplazione e nella esplorazione urbana ; con accenni e scelte inedite , da : Damir Ocko a Gabriele Basilico , Dmitry Gutov , Marco Zanta , Stefano Graziani , Maurizio Galimberti , Peter Scholor . (…) “
Camilla Boemio (www.camillaboemio.com/mnemosyne.html/) è curatrice, critica d’arte contemporanea e blogger (http://aniconics.splinder.com)
MEDIA PATNERS :
EQUIPéCO
SKY CLASS V
Patrocini :
Comune di Roma
Quadriennale
Festa dell’ Architettura
Un viaggio nella contemplazione e nell’ esplorazione urbana .
Alla collettiva partecipano alcuni dei più famosi fotografi europei che hanno dedicato la propria ricerca artistica al paesaggio industriale e le aree urbane , con accenni e scelte inedite : Gabriele Basilico , Marco Zanta , Michael Wolf , Stefano Graziani , Daniel Holdsworth e Peter Schloer .
Doppia chiave di lettura del concetto analizzato con un attenzione alla video arte con vari lavori , di due dei più interessanti video artisti internazionali degli ultimi anni , che hanno reinterpretato il tema delle architetture urbane : Damir Ocko con “The end of the World” (2007) e Dmitry Gutov .
La serie esposta di Marco Zanta è “Urban Europe” .
Le serie esposte realizzate da Michael Wolf sono : “Architecture of Density” e “Transparent City” .
La fusione di linguaggi espressivi diversi , l’ esplorazione interdisciplinare e la possibilità di interagire con personalità del mondo dell’ arte e della cultura su temi di grande attualità sono la formula delle Festa dell’ Architettura e delle mostre d’ Arte che si rivolgono alle pratiche più avanzate delle creatività contemporanea nell’ ambito delle arti visive e della fotografia .
Collaborazione con le gallerie : Bugno Art Gallery - Venezia , Zonca & Zonca - Milano , Studio La Città – Verona , Nina Lumer – Milano , Gallery Tiziana di Caro, Salerno - Bernhard Knaus Fine Art , Frankfurt .
. “ (…)“Una protagonista assoluta : la città .
Un’ analisi a Roma .
Una versione poliedrica che abbraccia varie capitali europee , fino ad addentrarsi in Russia .
Una visione documentaristica , il cui stile “deadpan” (- impassibile) estetico descrive i soggetti : il paesaggio e l’ architettura in modo minuzioso e realistico .
La fotografia inizia ad avere una rinnovata freschezza e un’ opportunità dopo una forte concentrazione ed attrazione da parte della critica e dei Musei , negli anni ‘ 80 , nei confronti della pittura .
I primi anni novanta incentivano la fotografia che viene esposta , in crescente numero , nei nuovi centri d’ arte e nelle gallerie .
I soggetti di queste fotografie sono : panoramiche di fabbriche dismesse , industrie , ambienti architettonici , magazzini , porti , vedute cittadine , non luoghi seriali che accumunano periferie diverse : dai bonlieux di Parigi , a Los Angeles a Milano .
L’ estranietà ed il cambiamento analizzati con cura tassonomica .
Il deadpan estetico ha una matrice germanica – da non sottovalutare l’ analisi e il retaggio storico della pittura paesaggistica fiamminga e tedesca (per citare un artista , Albrecht Durer) del XVI secolo , che evidenziava e seguiva una forma realistica di rappresentazione .
Genitori di questa prole di analitici fotografi sono Bernd e Hilla Becher , che sono stati e continuano ad essere influenti parametri della definizione delle deadpan della fotografia contemporanea .
Una fotografia che “regna” sovrana nei Musei Internazionali sdoganando un linguaggio ritenuto fin troppo subalterno .
La mostra “Cities – places visionaires” vuole riportare l’ attenzione sulla città e le architetture – spaziando fino alla video arte – riproponendo e stimolando il dibattito sulla città del futuro in un momento nel quale le trasformazioni sono in atto ; e in questo l’ Italia soffre di una mancanza di spinta verso il rinnovamento e il cambiamento .
“Cities” vuole fare sognare il visitatore – perché le mostre – come il cinema devono permettere di aprire ponti all’ immaginario , offrendo vedute sconosciute e ricchezze impalpabili .
Tanti artisti , stili poliedrici messi a confronto , per dare una visione nella contemplazione e nella esplorazione urbana ; con accenni e scelte inedite , da : Damir Ocko a Gabriele Basilico , Dmitry Gutov , Marco Zanta , Stefano Graziani , Maurizio Galimberti , Peter Scholor . (…) “
Camilla Boemio (www.camillaboemio.com/mnemosyne.html/) è curatrice, critica d’arte contemporanea e blogger (http://aniconics.splinder.com)
MEDIA PATNERS :
EQUIPéCO
SKY CLASS V
Patrocini :
Comune di Roma
Quadriennale
Festa dell’ Architettura
28
settembre 2009
Cities – Places visionaires
Dal 28 settembre al 10 ottobre 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM – PARCO DELLA MUSICA
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Orario di apertura
giorni feriali 17.00 – 21.00 sabato e domenica 11.00 – 21.00
Vernissage
28 Settembre 2009, ore 18
Sito web
www.camillaboemio.com
Ufficio stampa
INTESA & C.P.
Autore
Curatore