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Città Invisibili
Le città invisibili in questo progetto artistico vogliono esplicare un concetto di fuga dalla realtà tangibile per predisporre un nuovo mondo o semplicemente focalizzare quello che viviamo trascendendone grazie alla soggettività degli artisti.
Comunicato stampa
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Calvino scrive la nascita di questo titolo Città invisibili appunto, dicendo che esso si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan imperatore dei Tartari.Credo che non sia solo un'idea atemporale di città quella che il libro evoca, ma che vi si svolga, ora implicita ora esplicita una discussione sulla città moderna e sul concetto di vivibilità o meno. Con “Le città invisibili” la volontà di contrasto, la tenace resistenza del soggetto di fronte al “mare dell’oggettività”, le potenzialità della ragione di ordinare e
padroneggiare il caos, troveranno un ulteriore scacco: soggettività ed oggettività sono ora reversibili e speculari; il soggetto è ridotto a puro sguardo, uno sguardo attonito, perplesso,
disincantato ma non rassegnato, uno sguardo che deve potersi e sapersi orientare per non inabissarsi nella realtà labirintica della contemporaneità.Le città invisibili è una mostra che vuol mettere in luce il concetto di città odierna e lo slancio che gli artisti possono donare per la fuga da esse con il loro gesto e la loro percezione, creando un confronto tra ciò che vi è all' interno e ciò che vi è all' esterno, un contrasto tra ciò che la città ed il paesaggio realmente sono e ciò che può diventare attraverso la percezione individuale e l' immaginazione. L' artista coglie attraverso il sentire e la sua anima alcuni particolari e alcune contraddizioni rielaborandole donando scenari invisibili all'occhio e visibili alla comunicazione sensibile del nostro sentire. Risulta quindi esplicita una riflessione sul momento odierno, in cui la città sembra cambiare la propria storia e geografia, la propria vita, ed il proprio esser vissuta ed abitata. Le città invisibili in questo progetto artistico vogliono esplicare un concetto di fuga dalla realtà tangibile per predisporre un nuovo mondo o semplicemente focalizzare quello che viviamo trascendendone grazie alla soggettività degli artisti.
” Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa , tu non devi credere che si possa smettere di cercarla”.
I. Calvino
padroneggiare il caos, troveranno un ulteriore scacco: soggettività ed oggettività sono ora reversibili e speculari; il soggetto è ridotto a puro sguardo, uno sguardo attonito, perplesso,
disincantato ma non rassegnato, uno sguardo che deve potersi e sapersi orientare per non inabissarsi nella realtà labirintica della contemporaneità.Le città invisibili è una mostra che vuol mettere in luce il concetto di città odierna e lo slancio che gli artisti possono donare per la fuga da esse con il loro gesto e la loro percezione, creando un confronto tra ciò che vi è all' interno e ciò che vi è all' esterno, un contrasto tra ciò che la città ed il paesaggio realmente sono e ciò che può diventare attraverso la percezione individuale e l' immaginazione. L' artista coglie attraverso il sentire e la sua anima alcuni particolari e alcune contraddizioni rielaborandole donando scenari invisibili all'occhio e visibili alla comunicazione sensibile del nostro sentire. Risulta quindi esplicita una riflessione sul momento odierno, in cui la città sembra cambiare la propria storia e geografia, la propria vita, ed il proprio esser vissuta ed abitata. Le città invisibili in questo progetto artistico vogliono esplicare un concetto di fuga dalla realtà tangibile per predisporre un nuovo mondo o semplicemente focalizzare quello che viviamo trascendendone grazie alla soggettività degli artisti.
” Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa , tu non devi credere che si possa smettere di cercarla”.
I. Calvino
12
settembre 2020
Città Invisibili
Dal 12 al 22 settembre 2020
arte contemporanea
Location
ONART GALLERY
Firenze, Via Della Pergola, 61/R, (Firenze)
Firenze, Via Della Pergola, 61/R, (Firenze)
Orario di apertura
da Mercoledì a Sabato ore 15-19
Vernissage
12 Settembre 2020, ore 15
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione