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Città nel margine. Spazio urbano e fumetto
“Città nel margine. Spazio urbano e fumetto” vuole indagare il legame tra città e fumetto
Comunicato stampa
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Il TA MATETE (libreria FMR e Living Gallery Art’è) dopo la mostra “FS says: Filippo Scòzzari al TA MATETE” presenta nell’ambito di “Viva il pop: arte e mass media” un’altra mostra dedicata al fumetto d’autore, si tratta di una collettiva intitolata Città nel margine. Spazio urbano e fumetto, che sarà inaugurata martedì 6 giugno alle ore 18:00, con la cura di Hamelin Associazione Culturale.
“Città nel margine. Spazio urbano e fumetto” vuole indagare il legame tra città e fumetto in una doppia direzione. Innanzitutto è un omaggio a Bologna, e per questo gli artisti esposti sono tutti legati per adozione al nostro territorio, a testimonianza di una tradizione che dura ormai da trent’anni e che fa del capoluogo emiliano la capitale culturale del fumetto, il centro in cui più frequentemente hanno avuto origine le più interessanti innovazioni e sperimentazioni. Ma non si tratta di celebrare un grande passato: ancora oggi Bologna è attiva e ricca di fermento, conta la presenza di autori, editori, riviste, mostre, con una concentrazione unica in Italia e spesso riconosciuta anche all’estero. A dimostrare la continuità tra passato e presente abbiamo voluto esporre artisti di generazioni diverse, da una parte autori che a partire dagli anni Novanta sono emersi nel panorama nazionale imponendosi sempre più anche all’estero come Vanna Vinci e Otto Gabos, dall’altra parte giovani artisti come Giacomo Nanni, Amanda Vähämäki e Paolo Parisi che stanno emergendo come personalità significative del panorama nazionale.
La mostra intende poi indagare la città come luogo dell’immaginario, come spazio capace non solo di fare da sfondo al racconto ma di diventare protagonista. Il fumetto è nato in un contesto metropolitano e da sempre porta i segni di questa origine, sia nell’ambientazione delle storie, sia nelle modalità narrative del suo linguaggio. Gli artisti in mostra sono ben consapevoli di questa tradizione e la piegano alla loro sensibilità e alle esigenze del racconto. Non importa che siano città vere o fantastiche, per ognuno lo spazio urbano diventa luogo fisico e trasposizione metaforica di una emozione, di una visione del mondo, di un’atmosfera.
Ecco che allora Otto Gabos ci porta con Apartments in una metropoli da dopobomba dove emerge con prepotenza una poetica delle macerie, di rovine che sono il contraltare architettonico delle ferite interiori e delle mutazioni fisiche dei personaggi. Vanna Vinci racconta invece una Trieste che è l’essenza della malinconia: la città in Aida al confine diventa vera protagonista di un incontro tra i vivi e i morti, di una discesa in un doloroso passato, di un senso di ineluttabilità del destino. Una città fantastica, tentacolare è anche quella di Amanda Vähämäki che fa della metropoli una trappola, lo scenario per una guerra a cui partecipano i bambini. Paolo Parisi invece ci racconta di periferie pasoliniane, dove la dimensione urbana vive quasi in assenza, e si sente più nel cinismo e nel disincanto di giovanissimi adolescenti. Con Giacomo Nanni, infine, la città diventa metafisica, pura astrazione, sia nella sua rappresentazione visiva, allucinata e geometrica, sia nelle tracce che lascia nei personaggi, straniati e persi nel nulla.
“Città nel margine. Spazio urbano e fumetto” vuole indagare il legame tra città e fumetto in una doppia direzione. Innanzitutto è un omaggio a Bologna, e per questo gli artisti esposti sono tutti legati per adozione al nostro territorio, a testimonianza di una tradizione che dura ormai da trent’anni e che fa del capoluogo emiliano la capitale culturale del fumetto, il centro in cui più frequentemente hanno avuto origine le più interessanti innovazioni e sperimentazioni. Ma non si tratta di celebrare un grande passato: ancora oggi Bologna è attiva e ricca di fermento, conta la presenza di autori, editori, riviste, mostre, con una concentrazione unica in Italia e spesso riconosciuta anche all’estero. A dimostrare la continuità tra passato e presente abbiamo voluto esporre artisti di generazioni diverse, da una parte autori che a partire dagli anni Novanta sono emersi nel panorama nazionale imponendosi sempre più anche all’estero come Vanna Vinci e Otto Gabos, dall’altra parte giovani artisti come Giacomo Nanni, Amanda Vähämäki e Paolo Parisi che stanno emergendo come personalità significative del panorama nazionale.
La mostra intende poi indagare la città come luogo dell’immaginario, come spazio capace non solo di fare da sfondo al racconto ma di diventare protagonista. Il fumetto è nato in un contesto metropolitano e da sempre porta i segni di questa origine, sia nell’ambientazione delle storie, sia nelle modalità narrative del suo linguaggio. Gli artisti in mostra sono ben consapevoli di questa tradizione e la piegano alla loro sensibilità e alle esigenze del racconto. Non importa che siano città vere o fantastiche, per ognuno lo spazio urbano diventa luogo fisico e trasposizione metaforica di una emozione, di una visione del mondo, di un’atmosfera.
Ecco che allora Otto Gabos ci porta con Apartments in una metropoli da dopobomba dove emerge con prepotenza una poetica delle macerie, di rovine che sono il contraltare architettonico delle ferite interiori e delle mutazioni fisiche dei personaggi. Vanna Vinci racconta invece una Trieste che è l’essenza della malinconia: la città in Aida al confine diventa vera protagonista di un incontro tra i vivi e i morti, di una discesa in un doloroso passato, di un senso di ineluttabilità del destino. Una città fantastica, tentacolare è anche quella di Amanda Vähämäki che fa della metropoli una trappola, lo scenario per una guerra a cui partecipano i bambini. Paolo Parisi invece ci racconta di periferie pasoliniane, dove la dimensione urbana vive quasi in assenza, e si sente più nel cinismo e nel disincanto di giovanissimi adolescenti. Con Giacomo Nanni, infine, la città diventa metafisica, pura astrazione, sia nella sua rappresentazione visiva, allucinata e geometrica, sia nelle tracce che lascia nei personaggi, straniati e persi nel nulla.
06
giugno 2006
Città nel margine. Spazio urbano e fumetto
Dal 06 giugno al primo luglio 2006
disegno e grafica
Location
TA MATETE
Bologna, Via Santo Stefano, 17A, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 17A, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16-23
Vernissage
6 Giugno 2006, ore 18
Autore