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19/08 CittàMuseoCittà
Nella sede dell’ex Museo Nazionale, su 1000mq, attraverso reperti architettonici e storico artistici, realtà virtuale, realtà aumentata, sala immersiva e corner immersivi il visitatore conoscerà l’identità fisica della città ante 1908 e vivrà l’esperienza del terremoto e degli effetti conseguenti.
Comunicato stampa
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Un percorso emozionante nel segno del ricordo e della conoscenza di Messina prima e dopo il terremoto del 1908
Il Direttore Micali: “Questo allestimento darà l’opportunità alla comunità di riflettere su sé stessa, su quello che ha perduto, ma solo dopo aver avuto contezza di quel che aveva”. Saranno esposti reperti recuperati dopo il sisma e, grazie alla realtà virtuale immersiva, sarà possibile “viaggiare” all’interno della città che non c’è più.
Messina, 14 novembre - Un allestimento emozionante, coinvolgente e che ha come obiettivo quello di dare ai messinesi un senso di appartenenza chiaro, “perché la conoscenza è lo strumento principale per la comprensione della propria identità”. Con queste parole, Orazio Micali, Direttore del Museo Regionale Accascina di Messina, annuncia la nascita della mostra “1908 Città Museo Città”, che sarà aperta al pubblico da martedì 28 novembre.
Per questa esposizione permanente, che si svilupperà su una superfice di 1000 metri quadrati, saranno utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).
Un vero e proprio viaggio nella Messina che esisteva prima del tragico sisma del 1908 che ha segnato il destino della Città dello Stretto.
“Vogliamo dare al visitatore l’opportunità di vivere un percorso affascinante e emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città che è scomparsa a seguito del terremoto del 1908. L’obiettivo della mostra è portare a conoscenza, prima di tutto della comunità cittadina odierna, e delle varie generazioni, più avanti con gli anni e più giovani, di conoscere la Messina ante terremoto, per avere contezza di ciò che avevano o avrebbero avuto per poi percepire il senso di perdita di tanta bellezza e importanza storica, sentendo il dolore e o il dispiacere per una un’intera comunità scomparsa in quella tragica alba. Per capire - spiega il Direttore Micali - la frattura che ha interrotto quasi tre millenni di storia alla quale è seguita una ripartenza totalmente nuova. Toccare con mano una colonna, un capitello, un marmo per sentirli vibrare e percepire quante mani e quante vite sono dentro a quel pezzo di pietra, a quel marmo, e a quel legno. Le generazioni di oggi non devono sentirsi orfane”.
Verranno esposti numerosi reperti recuperati dopo il sisma (SE SI VUOLE CITARE QUALCHE REPERTO IN PARTICOLARE) e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante perché, come spiega il Direttore Micali, “grazie alla realtà virtuale è stata ricostruita la città del 1908, permettendo al visitatore di vivere una realtà immersiva all’interno dell’evento terremoto, per poi confrontarsi con le conseguenze del terremoto stesso..
“Una mostra offre al visitatore una visione parziale, un punto di vista rispetto a un percorso di ricerca, al racconto di una storia.
La mostra che aprirà al pubblico martedì 28 novembre sarà ricca di suggestioni, informazioni, illustrazioni, materiali, documenti, ricostruzioni, visioni e molte opere ma è fuor di dubbio che si tratta solo di un punto di partenza per un percorso da scrivere a quattro mani con l’intera comunità”.
“Vogliamo stimolare la comunità alla ricerca, all’interno delle proprie soffitte e dei loro album più antichi, di documenti e memorie per costruire un enorme database, la cui composizione dipenderà solo ed esclusivamente dalla partecipazione dei messinesi. Bisogna comprendere come era composta questa città. Questo nostro lavoro servirà a dare pace a una grande quantità di persone che sono scomparse senza lasciare nessuna traccia di sé. E’ un momento di raccoglimento e questa mostra darà alla città l’opportunità di riflettere su sé stessa su quello che ha perduto, ma solo dopo aver saputo cosa aveva e da dove origina”, conclude Orazio Micali.
La mostra è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti e la promozione dell’evento è affidata alla agenzia di comunicazione Sincromie. Le professionalità interne al Museo di Messina che, in lunghi percorsi e ricevendo il testimone dalle precedenti amministrazioni, hanno portato avanti un lavoro di ricerca e conoscenza oggi ci permettono di consegnare alla cittadinanza e al visitatore un nuovo spazio interamente dedicato alla città a cavallo del grande terremoto del 1908”.
Il Direttore Micali: “Questo allestimento darà l’opportunità alla comunità di riflettere su sé stessa, su quello che ha perduto, ma solo dopo aver avuto contezza di quel che aveva”. Saranno esposti reperti recuperati dopo il sisma e, grazie alla realtà virtuale immersiva, sarà possibile “viaggiare” all’interno della città che non c’è più.
Messina, 14 novembre - Un allestimento emozionante, coinvolgente e che ha come obiettivo quello di dare ai messinesi un senso di appartenenza chiaro, “perché la conoscenza è lo strumento principale per la comprensione della propria identità”. Con queste parole, Orazio Micali, Direttore del Museo Regionale Accascina di Messina, annuncia la nascita della mostra “1908 Città Museo Città”, che sarà aperta al pubblico da martedì 28 novembre.
Per questa esposizione permanente, che si svilupperà su una superfice di 1000 metri quadrati, saranno utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).
Un vero e proprio viaggio nella Messina che esisteva prima del tragico sisma del 1908 che ha segnato il destino della Città dello Stretto.
“Vogliamo dare al visitatore l’opportunità di vivere un percorso affascinante e emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città che è scomparsa a seguito del terremoto del 1908. L’obiettivo della mostra è portare a conoscenza, prima di tutto della comunità cittadina odierna, e delle varie generazioni, più avanti con gli anni e più giovani, di conoscere la Messina ante terremoto, per avere contezza di ciò che avevano o avrebbero avuto per poi percepire il senso di perdita di tanta bellezza e importanza storica, sentendo il dolore e o il dispiacere per una un’intera comunità scomparsa in quella tragica alba. Per capire - spiega il Direttore Micali - la frattura che ha interrotto quasi tre millenni di storia alla quale è seguita una ripartenza totalmente nuova. Toccare con mano una colonna, un capitello, un marmo per sentirli vibrare e percepire quante mani e quante vite sono dentro a quel pezzo di pietra, a quel marmo, e a quel legno. Le generazioni di oggi non devono sentirsi orfane”.
Verranno esposti numerosi reperti recuperati dopo il sisma (SE SI VUOLE CITARE QUALCHE REPERTO IN PARTICOLARE) e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante perché, come spiega il Direttore Micali, “grazie alla realtà virtuale è stata ricostruita la città del 1908, permettendo al visitatore di vivere una realtà immersiva all’interno dell’evento terremoto, per poi confrontarsi con le conseguenze del terremoto stesso..
“Una mostra offre al visitatore una visione parziale, un punto di vista rispetto a un percorso di ricerca, al racconto di una storia.
La mostra che aprirà al pubblico martedì 28 novembre sarà ricca di suggestioni, informazioni, illustrazioni, materiali, documenti, ricostruzioni, visioni e molte opere ma è fuor di dubbio che si tratta solo di un punto di partenza per un percorso da scrivere a quattro mani con l’intera comunità”.
“Vogliamo stimolare la comunità alla ricerca, all’interno delle proprie soffitte e dei loro album più antichi, di documenti e memorie per costruire un enorme database, la cui composizione dipenderà solo ed esclusivamente dalla partecipazione dei messinesi. Bisogna comprendere come era composta questa città. Questo nostro lavoro servirà a dare pace a una grande quantità di persone che sono scomparse senza lasciare nessuna traccia di sé. E’ un momento di raccoglimento e questa mostra darà alla città l’opportunità di riflettere su sé stessa su quello che ha perduto, ma solo dopo aver saputo cosa aveva e da dove origina”, conclude Orazio Micali.
La mostra è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti e la promozione dell’evento è affidata alla agenzia di comunicazione Sincromie. Le professionalità interne al Museo di Messina che, in lunghi percorsi e ricevendo il testimone dalle precedenti amministrazioni, hanno portato avanti un lavoro di ricerca e conoscenza oggi ci permettono di consegnare alla cittadinanza e al visitatore un nuovo spazio interamente dedicato alla città a cavallo del grande terremoto del 1908”.
28
novembre 2023
19/08 CittàMuseoCittà
Dal 28 novembre 2023 al 31 dicembre 2024
architettura
Location
MUSEO REGIONALE DI MESSINA
Messina, Viale della Libertà, 465, (ME)
Messina, Viale della Libertà, 465, (ME)
Biglietti
biglietto intero € 7,00
biglietto ridotto € 5,00
Per la realtà aumentata è necessario disporre di auricolari con filo, per Android
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9:00-19:00
domenica e festivi ore 9:00-13:30
Sito web
Ufficio stampa
Sincromie
Autore
Curatore
Allestimento
Produzione organizzazione