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Cityscapes vs Landscapes
Il concept di questo evento consiste in un’ipotetica sfida tra paesaggisti.
Paesaggio cittadino o paesaggio naturale? La risposta ce la daranno i quattro fotografi
esposti ai quali si affianca l’incisore giapponese Gen Yamanaka, per rappresentare la storia della Galleria, tra fotografia e incisione.
Comunicato stampa
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Il concept di questo evento consiste in una ipotetica sfida tra paesaggisti.
Paesaggio cittadino o paesaggio naturale? La risposta ce la daranno i quattro fotografi
esposti: Filippo Romano, Pierre Pellegrini, Marco Maria Zanin ai quali si affianca l’ incisore giapponese Gen Yamanaka, per rappresentare la storia della galleria, nata come galleria specializzata nell’ incisione.
Marc Yankus, per la prima volta in mostra da Valeria Bella, presenta un affresco della sua città, New York. Sei “ritratti” di buildings realizzati con una tecnica tra l’antico e il futuro. Immagini che stanno a metà tra la fotografia e l’illustrazione, grazie a una particolare postproduzione che lascia intatta la figura dell’edificio ma elabora lo sfondo, quasi sempre il cielo, come fosse un fondale dipinto.
Pierre Pellegrini e Marco Maria Zanin espongono i loro paesaggi, assai diversi tra loro.
I bianchi e nero di Pellegrini, un classico di Valeria Bella, sono la quintessenza del paesaggio in b/n. Scarne, essenziali, un po’ misteriose, le foto di Pierre non conoscono l’usura del tempo e si mantengono sempre attuali. Non c’è presenza umana o sue opere che possano suggerire una datazione. Solo ed esclusivamente Natura, nel senso più alto della parola.
Molto diverso il lavoro di Marco Maria Zanin, ambientato nelle campagne al limitar del mare, in Sicilia. Il filo conduttore del lavoro di Zanin è la terra intesa nella sua sacralità.
In questo caso terra e mare si fondono in un unico elemento e raccontano storie legate alla fatica dell’uomo nella lotta per la sopravvivenza: il lavoro sulla terra, nel mare, l’esperienza dell’emigrazione ecc.
Filippo Romano elabora il legame tra l’architettura del Palladio nel Veneto e l’architettura palladiana negli Stati Uniti. L’architettura classica come simbolo del Potere in un paese senza origini.
Insieme a questi fotografi, il lavoro astratto dell’incisore giapponese Gen Yamanaka, dove è chiara l’allusione al concetto e all’estetica del paesaggio naturale.
Un incontro interessante, che sottolinea il rapporto tra incisione e fotografia,
filo conduttore della Galleria Valeria Bella.
Paesaggio cittadino o paesaggio naturale? La risposta ce la daranno i quattro fotografi
esposti: Filippo Romano, Pierre Pellegrini, Marco Maria Zanin ai quali si affianca l’ incisore giapponese Gen Yamanaka, per rappresentare la storia della galleria, nata come galleria specializzata nell’ incisione.
Marc Yankus, per la prima volta in mostra da Valeria Bella, presenta un affresco della sua città, New York. Sei “ritratti” di buildings realizzati con una tecnica tra l’antico e il futuro. Immagini che stanno a metà tra la fotografia e l’illustrazione, grazie a una particolare postproduzione che lascia intatta la figura dell’edificio ma elabora lo sfondo, quasi sempre il cielo, come fosse un fondale dipinto.
Pierre Pellegrini e Marco Maria Zanin espongono i loro paesaggi, assai diversi tra loro.
I bianchi e nero di Pellegrini, un classico di Valeria Bella, sono la quintessenza del paesaggio in b/n. Scarne, essenziali, un po’ misteriose, le foto di Pierre non conoscono l’usura del tempo e si mantengono sempre attuali. Non c’è presenza umana o sue opere che possano suggerire una datazione. Solo ed esclusivamente Natura, nel senso più alto della parola.
Molto diverso il lavoro di Marco Maria Zanin, ambientato nelle campagne al limitar del mare, in Sicilia. Il filo conduttore del lavoro di Zanin è la terra intesa nella sua sacralità.
In questo caso terra e mare si fondono in un unico elemento e raccontano storie legate alla fatica dell’uomo nella lotta per la sopravvivenza: il lavoro sulla terra, nel mare, l’esperienza dell’emigrazione ecc.
Filippo Romano elabora il legame tra l’architettura del Palladio nel Veneto e l’architettura palladiana negli Stati Uniti. L’architettura classica come simbolo del Potere in un paese senza origini.
Insieme a questi fotografi, il lavoro astratto dell’incisore giapponese Gen Yamanaka, dove è chiara l’allusione al concetto e all’estetica del paesaggio naturale.
Un incontro interessante, che sottolinea il rapporto tra incisione e fotografia,
filo conduttore della Galleria Valeria Bella.
15
marzo 2016
Cityscapes vs Landscapes
Dal 15 al 16 marzo 2016
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
VALERIA BELLA STAMPE
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Orario di apertura
lunedì ore 15-19, martedì-sabato ore 10-19
Vernissage
15 Marzo 2016, ore 18.30
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