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Clan(Destino)
nove artisti in una collettiva sulla nuova pittura contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CLANDESTINO è una condizione, uno stato legato all'esistenza, alla
sopravvivenza in un luogo. Rappresenta la mancanza, per un essere umano, dei
diritti, del diritto alla cittadinanza e l'impossibilità quindi, di poter
condividere con tutti gli altri uomini e donno che si incrociano
quotidianamente, un vita, un'esistenza fatta di dignità e trasparenza.
CLANDESTINO è l'essere in fuga,cacciato, spesso, da situazioni ove la
violenza di un governo o di un contesto più limitato, impongono, per poter
continuare a vivere, la necessaria strada dell'esilio forzato e della
ricerca spesso impossibile di un asilo di pace.
CLANDESTINO a volte è il criminale, quello che commette nefandezze e che si
cela dinanzi ad una giustizia che con intransigenza deve applicare le regole
dell'uguaglianza tra gli uomini.
La clandestinità la si incontra anche nelle propaggini desolate dei grandi
agglomerati urbani ove è possibile scomparire.
Ma oggi, quando molti si affidano alla confusione e qualcuno confonde
l'esilio con la villeggiatura, la moltitudine dei popoli che raggiungono le
regioni del benessere e li si mescolano con altri, reclamano ed esigono ciò
che sino ad ora appariva consegnato alla storia ma è il viatico
contemporaneo alla fuoruscita dalla clandestinità: i diritti dell'uomo e del
cittadino.
La pittura dell'oggi, quella che rappresenta, che sceglie di raffigurare,
porta con se queste ragioni ed intrinsecamente vuole testimoniare ciò.
DARIO ARCIDIACONO, ALESSANDRO BAZAN, CARLO CANE, MATTEO CLEMENTI, DANILO
DRAGO, MARCO ESPOSITO, PAOLO FIORENTINO, RUGGIERO LACERENZA ed ERIC SERAFINI
sono artisti che a pieno titolo possiamo ricondurra alla "famiglia" della
nuova figurazione italiana.
Sono interpreti affermato della niova generazione artistica, quella che
torna ad affidarsi alla pittura, al semplice ed essenziale uso dei colori, e
del disegno, per esprimere un clima e le situazioni emotive che si scorgono
nella quotidianità. Nelle loro scelte, di temi e di persone, si condensano
ed affiorano le sensazioni di uno stato di incertezza legato ad una
condizione che oscilla tra la precarietà e la voglia di ribellarsi.
Vi si osservano paure, il peso del futuro, ma anche una grande forza in
cerca di riscatto.
sopravvivenza in un luogo. Rappresenta la mancanza, per un essere umano, dei
diritti, del diritto alla cittadinanza e l'impossibilità quindi, di poter
condividere con tutti gli altri uomini e donno che si incrociano
quotidianamente, un vita, un'esistenza fatta di dignità e trasparenza.
CLANDESTINO è l'essere in fuga,cacciato, spesso, da situazioni ove la
violenza di un governo o di un contesto più limitato, impongono, per poter
continuare a vivere, la necessaria strada dell'esilio forzato e della
ricerca spesso impossibile di un asilo di pace.
CLANDESTINO a volte è il criminale, quello che commette nefandezze e che si
cela dinanzi ad una giustizia che con intransigenza deve applicare le regole
dell'uguaglianza tra gli uomini.
La clandestinità la si incontra anche nelle propaggini desolate dei grandi
agglomerati urbani ove è possibile scomparire.
Ma oggi, quando molti si affidano alla confusione e qualcuno confonde
l'esilio con la villeggiatura, la moltitudine dei popoli che raggiungono le
regioni del benessere e li si mescolano con altri, reclamano ed esigono ciò
che sino ad ora appariva consegnato alla storia ma è il viatico
contemporaneo alla fuoruscita dalla clandestinità: i diritti dell'uomo e del
cittadino.
La pittura dell'oggi, quella che rappresenta, che sceglie di raffigurare,
porta con se queste ragioni ed intrinsecamente vuole testimoniare ciò.
DARIO ARCIDIACONO, ALESSANDRO BAZAN, CARLO CANE, MATTEO CLEMENTI, DANILO
DRAGO, MARCO ESPOSITO, PAOLO FIORENTINO, RUGGIERO LACERENZA ed ERIC SERAFINI
sono artisti che a pieno titolo possiamo ricondurra alla "famiglia" della
nuova figurazione italiana.
Sono interpreti affermato della niova generazione artistica, quella che
torna ad affidarsi alla pittura, al semplice ed essenziale uso dei colori, e
del disegno, per esprimere un clima e le situazioni emotive che si scorgono
nella quotidianità. Nelle loro scelte, di temi e di persone, si condensano
ed affiorano le sensazioni di uno stato di incertezza legato ad una
condizione che oscilla tra la precarietà e la voglia di ribellarsi.
Vi si osservano paure, il peso del futuro, ma anche una grande forza in
cerca di riscatto.
13
marzo 2004
Clan(Destino)
Dal 13 marzo al 13 aprile 2004
arte contemporanea
Location
PIZIARTE
Teramo, Viale Cavour, 39, (Teramo)
Teramo, Viale Cavour, 39, (Teramo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10 - 13 / 16 - 20
Vernissage
13 Marzo 2004, ore 18 / 21