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Clara Ghelli – Parole oltre lo sguardo
Il percorso artistico di Clara Ghelli ha inizio negli anni Settanta e gli artisti contemporanei a cui s’ispira sono Kandinskji e Franz Marc, una forte connotazione espressionista che trasferisce sulla rappresentazione delle forme della natura mutandone la loro essenza.
Comunicato stampa
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Il percorso artistico di Clara Ghelli ha inizio negli anni Settanta e gli artisti contemporanei a cui s’ispira sono Kandinskji e Franz Marc, una forte connotazione espressionista che trasferisce sulla rappresentazione delle forme della natura mutandone la loro essenza. Privilegia da sempre la pittura e durante l’esplosione della Transavanguradia negli anni Ottanta, che era in antitesi con l’Arte Concettuale degli anni Settanta, continua a privilegiare il colore e in quel periodo crea dipinti che fluttuano nel limbo tra realtà ed immaginazione. Ogni richiamo al reale si è interiorizzato, vi è un dislocarsi mobile delle forme in cui viene frantumato ed essenzializzato il reale, dove rinviene la struttura primaria già esaltata da Cézanne, la scomposizione di matrice cubista e l’accelerazione di stampo futurista.Per interpretare i lavori più recenti di Clara Ghelli bisogna chiamare in causa la dimensione cinematografica e l’iconografia del fumetto, insieme al mondo dell’arte dal Futurismo alla Pop Art. Le sue opere rappresentano le zone più espressive e comunicative del volto umano, come occhi e labbra, di solito isolate e illuminate da una luce spot. La "cornice" creata dall’artista è un bordo chiaro quasi un passepartout che isola la tela. Nella scelta del colore vediamo tonalità stese in campiture ampie che si confondono, si intensificano e si ammorbidiscono: il grigio accostato all’azzurro o il grigio combinato con il viola ad esempio. Riquadri fortemente geometrizzati, linee taglienti spesso rette e oblique che suggeriscono il movimento anche del Cubismo. Bisogna dire però che se anche questi quadri hanno il fare artistico delle opere della Pop Art, non c’è traccia ad esempio dell’aspetto umoristico che invece caratterizza i fumetti ingigantiti di Lichestain Roy. S’intuisce chiaramente la nostalgia per l’infanzia, con l’idea di Biancaneve nel 2000. In quest’ultimo ciclo parlare di figura non è esatto, sono per lo più testi sincretici che mescolano formale e informale, linguaggi diversi presi in prestito dal tradizionale e dal suo superamento. Da un lato il disegno e la pittura, antica forma di espressione, dall’altra la dimensione moderna dei personaggi dei fumetti.
Un già visto da rivedere e da riscoprire ancora una volta nuovo.
Un già visto da rivedere e da riscoprire ancora una volta nuovo.
18
dicembre 2004
Clara Ghelli – Parole oltre lo sguardo
Dal 18 dicembre 2004 al 09 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso
Vernissage
18 Dicembre 2004, h. 17,30
Autore
Curatore