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Clara Putignano – Erano scuole
A cavallo tra le due guerre, nel 1939, fu varata dal governo Mussolini la CARTA DELLA SCUOLA che costituì una prima proposta di riforma complessiva necessaria del sistema scolastico e della ormai superata Riforma Gentile del 1923.
Comunicato stampa
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L'Associazione CACCIATORI D'OMBRA è lieta di presentare il nono appuntamento, presso il prestigioso Teatro Garibaldi di Bisceglie, della rassegna TEMPOGRAFIA con la mostra fotografica di CLARA PUTIGNANO "ERANO SCUOLE".
A cavallo tra le due guerre, nel 1939, fu varata dal governo Mussolini la CARTA DELLA SCUOLA che costituì una prima proposta di riforma complessiva necessaria del sistema scolastico e della ormai superata Riforma Gentile del 1923, che aveva dato vita ad una scuola dedicata ai migliori e non a tutti.
La necessità della nuova riforma era in generale quella di migliorare l’offerta formativa, ampliandola a tutta la popolazione, in specie a quella rurale, particolarmente numerosa nei centri della provincia.
In realtà, secondo alcuni, la statalizzazione delle scuole rurali, piuttosto che favorire l’alfabetizzazione e socializzazione della popolazione campagnola, impedì alle masse rurali di spostarsi nel borgo, bloccandone la mobilità sociale, e ciò al fine di non creare interferenze con la classe media .
Disseminate nella Terra delle Noci, tra boschi e masserie, le vecchie Scuole rurali oggi si ergono a volte sinistre, a volte occupate e rinate dalla necessità, a volte avviluppate dalla prepotenza di una natura che si riappropria del proprio territorio; un tempo vissute da insegnanti in misere stanze e bambini provenienti dalle vicine masserie, le scuole rurali sono testimoni oggi della storia scolastica, sociale ed economica del nostro Paese e della piccola cittadina in cui sono nata e vivo.
Una testimonianza che ho voluto immortalare con un lavoro fotografico, mossa dalla curiosità di fare un tutto indietro nel tempo, alla ricerca di una delle tracce della nostra identità culturale.
Il lavoro realizzato, prescindendo da ogni intento di rilettura storica e ideologica della funzione e dei risultati conseguiti dalle scuole rurali a partire dalla Riforma Bottai fino alla fine degli anni ’60, ha avuto come filo conduttore la spinta emozionale di scoprire e immortalare un patrimonio architettonico, culturale e sociale, la cui memoria mi era stata trasferita dai racconti e dalle esperienze dirette vissute da mio padre.
Edificate nei pressi di storiche ed importanti masserie dalle quali hanno acquisito il nome: Bonelli, Le Monache, Lamadacqua… oggi rappresentano più che mai l’abbandono del non più utile, l’abbandono del non bello.
Ed è proprio per evitare anche l’abbandono della memoria che ho pensato di utilizzare la fotografia per rivivere visivamente luoghi oggi inanimati, ma che simboleggiano nella mia coscienza i luoghi del sapere per tutti, anche per i ragazzi che vivevano nelle periferie e che coltivavano la terra.
BIO
Sono nata a Noci, nel 1964, nella alta Murgia Pugliese, dove attualmente vivo e lavoro. Mi sono laureata presso la facoltà di Economia e commercio di Bari, percorso che mi ha condotto lontano dalla mia grande passione per l’architettura tramandatami da mio padre.
L’amore per la fotografia, coltivato frequentando corsi e workshop con importanti fotografi, mi ha permesso di avvicinarmi allo studio del territorio e del paesaggio urbano.
A cavallo tra le due guerre, nel 1939, fu varata dal governo Mussolini la CARTA DELLA SCUOLA che costituì una prima proposta di riforma complessiva necessaria del sistema scolastico e della ormai superata Riforma Gentile del 1923, che aveva dato vita ad una scuola dedicata ai migliori e non a tutti.
La necessità della nuova riforma era in generale quella di migliorare l’offerta formativa, ampliandola a tutta la popolazione, in specie a quella rurale, particolarmente numerosa nei centri della provincia.
In realtà, secondo alcuni, la statalizzazione delle scuole rurali, piuttosto che favorire l’alfabetizzazione e socializzazione della popolazione campagnola, impedì alle masse rurali di spostarsi nel borgo, bloccandone la mobilità sociale, e ciò al fine di non creare interferenze con la classe media .
Disseminate nella Terra delle Noci, tra boschi e masserie, le vecchie Scuole rurali oggi si ergono a volte sinistre, a volte occupate e rinate dalla necessità, a volte avviluppate dalla prepotenza di una natura che si riappropria del proprio territorio; un tempo vissute da insegnanti in misere stanze e bambini provenienti dalle vicine masserie, le scuole rurali sono testimoni oggi della storia scolastica, sociale ed economica del nostro Paese e della piccola cittadina in cui sono nata e vivo.
Una testimonianza che ho voluto immortalare con un lavoro fotografico, mossa dalla curiosità di fare un tutto indietro nel tempo, alla ricerca di una delle tracce della nostra identità culturale.
Il lavoro realizzato, prescindendo da ogni intento di rilettura storica e ideologica della funzione e dei risultati conseguiti dalle scuole rurali a partire dalla Riforma Bottai fino alla fine degli anni ’60, ha avuto come filo conduttore la spinta emozionale di scoprire e immortalare un patrimonio architettonico, culturale e sociale, la cui memoria mi era stata trasferita dai racconti e dalle esperienze dirette vissute da mio padre.
Edificate nei pressi di storiche ed importanti masserie dalle quali hanno acquisito il nome: Bonelli, Le Monache, Lamadacqua… oggi rappresentano più che mai l’abbandono del non più utile, l’abbandono del non bello.
Ed è proprio per evitare anche l’abbandono della memoria che ho pensato di utilizzare la fotografia per rivivere visivamente luoghi oggi inanimati, ma che simboleggiano nella mia coscienza i luoghi del sapere per tutti, anche per i ragazzi che vivevano nelle periferie e che coltivavano la terra.
BIO
Sono nata a Noci, nel 1964, nella alta Murgia Pugliese, dove attualmente vivo e lavoro. Mi sono laureata presso la facoltà di Economia e commercio di Bari, percorso che mi ha condotto lontano dalla mia grande passione per l’architettura tramandatami da mio padre.
L’amore per la fotografia, coltivato frequentando corsi e workshop con importanti fotografi, mi ha permesso di avvicinarmi allo studio del territorio e del paesaggio urbano.
05
febbraio 2015
Clara Putignano – Erano scuole
Dal 05 al 17 febbraio 2015
fotografia
Location
TEATRO GARIBALDI
Bisceglie, Piazza Margherita Di Savoia, (Bari)
Bisceglie, Piazza Margherita Di Savoia, (Bari)
Orario di apertura
dalle 18:00 alle 20:00 (domenica e lunedì esclusi)
Vernissage
5 Febbraio 2015, ore 19:30
Autore
Curatore