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Claude Collins-Stracensky
Il lavoro di Collins-Stracensky prende a soggetto gli aspetti fondamentali del mondo naturale che ci circonda: luce, energia e l’esperienza dell’“essere nel tempo” dei fenomeni, assemblandoli in una pratica artistica che comprende diversi medium.
Comunicato stampa
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Presentiamo per la prima volta in Italia una personale dell’artista statunitense Claude Collins-Stracensky (Lakewood, Ohio, 1975; vive e lavora a Los Angeles).
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> Il lavoro di Collins-Stracensky prende a soggetto gli aspetti fondamentali del mondo naturale che ci circonda: luce, energia e l’esperienza dell’“essere nel tempo” dei fenomeni, assemblandoli in una pratica artistica che comprende diversi medium.
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> Questa concezione trae ispirazione dagli esperimenti degli artisti light-and-space americani degli anni Sessanta: Larry Bell, Robert Irving, James Turrell, i quali rifiutarono l’insistenza tautologica minimalista per cui: “l’arte è ciò che è e niente più”, a favore di un’idea più empirica, che vede l’arte come una possibilità di allargamento delle nostre esperienze sensoriali e percettive (“Ciò che vedi non è mai ciò che vedi”, Peter Frank).
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> Riconfigurando in parte il progetto presentato all’Hammer Museum di Los Angeles nel 2009, dove l’artista aveva realizzato un foro circolare nel muro del museo - poi schermata da una pellicola fluorescente di colore rosa che modificava la percezione dello spazio e della luce nell’ambiente - mettendo volutamente in comunicazione l’interno con l’esterno, Collins-Stracensky realizzerà nella Galleria di Nicoletta Rusconi un intervento analogo, che permetterà ai visitatori di vivere lo spazio in maniera differente, e di sperimentare i lavori in esso contenuti come estensioni delle facoltà percettive di chi osserva.
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> Verranno esposte alcune sculture issate su basamenti d’acciaio, costituite da lastrine di vetro specchiante e perforato e vetrine di plexiglas colorato contenenti oggetti prelevati dal mondo naturale: conchiglie, foglie di alberi di palma, erba secca. Questi lavori offrono un inedito punto di vista relativo al modo in cui si guarda alla natura e ai suoi fenomeni, e al concetto del fuori e dentro la scultura. Assieme alle sculture verranno inoltre presentati i ‘disegni di luce’ (Light drawings) e una serie di fotografie scattate a partire dal 2001, che testimoniano i continui processi di negoziazione che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente.
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> Le opere di Collins-Stracensky intendono generare consapevolezza delle sovrastrutture e sottostrutture che ci circondano, esplorando il complesso mondo di relazioni che intercorrono tra la natura - intesa come campo dei fenomeni naturali - e la nostra percezione degli stessi mediata dai condizionamenti sociali, culturali e ambientali.
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> Il lavoro di Collins-Stracensky prende a soggetto gli aspetti fondamentali del mondo naturale che ci circonda: luce, energia e l’esperienza dell’“essere nel tempo” dei fenomeni, assemblandoli in una pratica artistica che comprende diversi medium.
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> Questa concezione trae ispirazione dagli esperimenti degli artisti light-and-space americani degli anni Sessanta: Larry Bell, Robert Irving, James Turrell, i quali rifiutarono l’insistenza tautologica minimalista per cui: “l’arte è ciò che è e niente più”, a favore di un’idea più empirica, che vede l’arte come una possibilità di allargamento delle nostre esperienze sensoriali e percettive (“Ciò che vedi non è mai ciò che vedi”, Peter Frank).
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> Riconfigurando in parte il progetto presentato all’Hammer Museum di Los Angeles nel 2009, dove l’artista aveva realizzato un foro circolare nel muro del museo - poi schermata da una pellicola fluorescente di colore rosa che modificava la percezione dello spazio e della luce nell’ambiente - mettendo volutamente in comunicazione l’interno con l’esterno, Collins-Stracensky realizzerà nella Galleria di Nicoletta Rusconi un intervento analogo, che permetterà ai visitatori di vivere lo spazio in maniera differente, e di sperimentare i lavori in esso contenuti come estensioni delle facoltà percettive di chi osserva.
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> Verranno esposte alcune sculture issate su basamenti d’acciaio, costituite da lastrine di vetro specchiante e perforato e vetrine di plexiglas colorato contenenti oggetti prelevati dal mondo naturale: conchiglie, foglie di alberi di palma, erba secca. Questi lavori offrono un inedito punto di vista relativo al modo in cui si guarda alla natura e ai suoi fenomeni, e al concetto del fuori e dentro la scultura. Assieme alle sculture verranno inoltre presentati i ‘disegni di luce’ (Light drawings) e una serie di fotografie scattate a partire dal 2001, che testimoniano i continui processi di negoziazione che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente.
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> Le opere di Collins-Stracensky intendono generare consapevolezza delle sovrastrutture e sottostrutture che ci circondano, esplorando il complesso mondo di relazioni che intercorrono tra la natura - intesa come campo dei fenomeni naturali - e la nostra percezione degli stessi mediata dai condizionamenti sociali, culturali e ambientali.
09
febbraio 2010
Claude Collins-Stracensky
Dal 09 febbraio al 28 marzo 2010
arte contemporanea
Location
NICOLETTA RUSCONI
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Chiuso domenica e lunedì.
Vernissage
9 Febbraio 2010, ore 18.30
Autore