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Claude Jones – Run rabbit, run!
Per la prima volta in Italia il lavoro dell’artista australiana Claude Jones
Comunicato stampa
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Oma Rapiti è una canzoncina popolare utilizzata in Nuova Zelanda per insegnare la lingua Maori ai bambini. Si tratta di un brano leggero e orecchiabile, i cui testi descrivono un coniglio costretto a scappare dalla pistola di un cacciatore. Per chi cresce in Nuova Zelanda, questa canzone è profondamente famigliare e caratterizza il modo in cui si coltivano gli atteggiamenti contraddittori nei confronti degli animali fin dall'infanzia: l’istintivo amore, che proviamo nei confronti degli animali sin dalla più tenera età, viene infatti stimolato attraverso libri illustrati, film, storie, giocattoli, e al contempo, in un cortocircuito privo di senso, il nostro gusto per i prodotti di origine animale viene quotidianamente coltivato ed educato.
La mostra “Run rabbit, run!” esplora l'idea della perdita dell’innocenza di un bambino in relazione al mondo animale: qual è infatti il momento in cui diventa accettabile commettere atti violenti su coloro che amiamo?
I bambini possono essere visti come carnefici e vittime - cresciuti in una cultura che tollera l'intrappolamento, la tortura e l'uccisione degli stessi animali che adorano. Come è possibile sviluppare un mezzo per conciliare questo ethos radicalmente contraddittorio? E a quale costo?
L'argomento può sembrare inquietante, ma l’artista impiega toni delicati ed elementi decorativi che smentiscono il contenuto narrativo altamente sinistro dell'opera, esattamente allo stesso modo in cui il ventre sordido dei maltrattamenti 'legittimi' e lo sfruttamento degli animali è represso e edulcorato.
Claude Jones lavora da sempre su figure metà animali e metà uomini, esseri fantastici, ibridi destinati alla lacerazione e ad una vita breve e violenta: inserendosi nel solco di una tradizione artistica antichissima, Jones dà vita a moderni Minotauri, intrappolati nel conflitto tra amore e morte, sopravvivenza e sopraffazione, in una metaforica (e non solo) gabbia che separa dall’esterno, proteggendo e isolando al contempo questi esseri tormentati.
In occasione della mostra, accanto a disegni, collage e sculture, Claude Jones propone un flip book in edizione limitata rilegato interamente a mano: una fiaba dark e ironica in cui gli animali, umanizzati nei sentimenti e brutali nelle azioni, combattono tra loro una vendetta fratricida.
La mostra “Run rabbit, run!” esplora l'idea della perdita dell’innocenza di un bambino in relazione al mondo animale: qual è infatti il momento in cui diventa accettabile commettere atti violenti su coloro che amiamo?
I bambini possono essere visti come carnefici e vittime - cresciuti in una cultura che tollera l'intrappolamento, la tortura e l'uccisione degli stessi animali che adorano. Come è possibile sviluppare un mezzo per conciliare questo ethos radicalmente contraddittorio? E a quale costo?
L'argomento può sembrare inquietante, ma l’artista impiega toni delicati ed elementi decorativi che smentiscono il contenuto narrativo altamente sinistro dell'opera, esattamente allo stesso modo in cui il ventre sordido dei maltrattamenti 'legittimi' e lo sfruttamento degli animali è represso e edulcorato.
Claude Jones lavora da sempre su figure metà animali e metà uomini, esseri fantastici, ibridi destinati alla lacerazione e ad una vita breve e violenta: inserendosi nel solco di una tradizione artistica antichissima, Jones dà vita a moderni Minotauri, intrappolati nel conflitto tra amore e morte, sopravvivenza e sopraffazione, in una metaforica (e non solo) gabbia che separa dall’esterno, proteggendo e isolando al contempo questi esseri tormentati.
In occasione della mostra, accanto a disegni, collage e sculture, Claude Jones propone un flip book in edizione limitata rilegato interamente a mano: una fiaba dark e ironica in cui gli animali, umanizzati nei sentimenti e brutali nelle azioni, combattono tra loro una vendetta fratricida.
28
marzo 2013
Claude Jones – Run rabbit, run!
Dal 28 marzo al 19 aprile 2013
arte contemporanea
Location
NOPX
Torino, Via Saluzzo, 30, (Torino)
Torino, Via Saluzzo, 30, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15-19 e su appuntamento
Vernissage
28 Marzo 2013, ore 18.30
Autore
Curatore