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Claudia Cei – CatARSi
Ad affascinare Claudia Cei sono le situazioni che imprigionano, che sembrano non lasciare vie di fuga. Che siano rugginose catene, corpi o camicie di forza, le forme, così come le materie utilizzate, diventano pretesto per una riflessione sull’esistenza. Un aperto conflitto tra la voglia di rompere ogni laccio e la rassegnata accettazione di legami indissolubili. Dal 16 gennaio al 4 febbraio 2010, la giovane artista livornese presenta nella Sala Putti del Chiostro di Sant’Agostino “CatARSi”, un percorso espositivo, tra pittura e scultura, a cura di Alice Barontini. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.
Comunicato stampa
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Il visibile e l’invisibile, il corpo e l’anima, il reale e la maschera, i legami e le ricerche di fuga: Claudia Cei compie un viaggio nel mistero dell’esistenza che si rivela nell’assolutezza di ogni tela. Colori rugginosi ed una solida compostezza ne caratterizzano l’opera.
“L’attenzione – scrive di lei il critico Alice Barontini - si posa sui particolari raffigurati con inquadrature ravvicinate, come sotto una lente d’ingrandimento: intrecci, chiusure, legami impossibili da spezzare”.
La materia gioca un ruolo significativo. Materiali eterogenei come legno, ferro, juta, carte da parati, colori acrilici, fusaggine, stucco, tempere e pastello, sono adoperati dall’artista per interpretare la tela, tendendo ad assecondarne venature e vibrazioni in un totale silenzio che carica di sacralità ogni particolare, sia che si tratti di pittura, sia che si tratti di scultura.
Ben salda è la lezione dei classici sui quali si inserisce con una creatività meditata che rivela atmosfere surreali e fortemente simboliche, sempre di profonda originalità.
“Rispettoso, analitico. Ma anche giocoso e creativo – afferma ancora Barontini - il rapporto con l’arte del passato nell’artista livornese Claudia Cei si sviluppa su due fronti diversi. Da un lato il recupero, ergendo a modello della sua ricerca grandi artisti come Paolo Uccello, Piero della Francesca, Jan Van Eyck. Dall’altro l’esigenza di rileggere questi grandi “classici” in chiave personale, attraverso un ripensamento che non esclude spesso l’ironia e la raffinata piacevolezza del gioco citazionistico, che non risulta però mai fine a se stesso. L’artista infatti riporta al presente forme e immagini che appartengono al passato, mettendo però in funzione uno spostamento di tempo da cui emerge la coscienza della diversità della ricerca rispetto al modello originale”.
In mostra oltre quindici opere recenti di pittura e scultura.
Cenni biografici
Claudia Cei nasce a Livorno nel 1967. Dopo il diploma al liceo sperimentale s’iscrive alla Facoltà di Architettura di Firenze, migrando, dopo il primo anno al DAMS di Bologna. Realizza, nel 1987, con il maestro Antonio Vinciguerra, il manifesto per il «I meeting città di Livorno - Incontro Internazionale di Atletica Leggera ITALIA-URSS». Nel 1988 cura la grafica della cartella di litografie Il viaggio di Antonio Vinciguerra ispirate a poesie di Rossano Vittori con presentazione di Antonello Trombadori ed esordisce con alcuni dei suoi primi dipinti a La Scaletta di Livorno. Espone nel 1990 alla Galleria Marconi di Forte dei Marmi. A marzo 1991 è invitata a Roma alla Galleria Il Canovaccio-Studio del Canova, espone con Ennio Calabria, Antonio Corpora, Tano Festa, Mario Schifano, Toti Scialoja, Giulio Turcato, Andy Warhol, nella mostra «Artisti contemporanei per una collezione in azzurro». A luglio tiene la sua prima personale alla Locanda d’Arte Heusch’s di Suvereto. Espone nel ’95 in una rassegna di pittori contemporanei alla Galleria La Ruota e alla Galleria L'Arco, a Livorno, e in occasione del XII Trofeo Internazionale Accademia Navale Città di Livorno al Circolo Ufficiali dell’Accademia San Leopoldo. Nel 1997 è invitata a partecipare alla rassegna italo-bulgara «Art’s New Roads» voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno ai Bottini dell’Olio. Partecipa l’anno successivo alla prima edizione di «Autore Donna - Nuove proposte» a cura del Comune di Rosignano Marittimo a Castello Pasquini di Castiglioncello.
Nel 2000 inizia a frequentare le fonderie artistiche di Pietrasanta e fonde la sua prima scultura in bronzo. Risale al 2001 «Al di là dei secoli» personale con opere sul tema della Croce nel Chiostro del Santuario della Madonna di Montenero, Livorno, e successivamente nella medioevale Casatorre degli Stipendiari del Comune di San Miniato. Partecipa a «Quella sporca dozzina - Percorsi fuoristrada», a cura di Bruno Sullo, a Livorno. Nel 2002 le commissionano un’opera in bronzo da collocare nell’atrio del Santuario della Madonna di Montenero per commemorare le Missioni Vincenziane. A novembre partecipa ad «Arte ed Ambiente - Il rifiuto rifiutato» mostra collettiva sul tema dell’Ecologia voluta dalla Provincia di Livorno ed organizzata dalla Commissione Pari Opportunità e il Comune di Livorno al Centro Donna. Nel corso della ristrutturazione dello storico Palazzo A. Gherardesca di Livorno, nel 2004, una sua scultura in bronzo viene collocata nella nuova sede dell’Istituto Musicale Pietro Mascagni. A maggio entra a far parte degli artisti in permanenza alla Galleria Spazio Aperto-River Art di Venezia. A dicembre è presente a «Immagina 6» a Reggo Emilia. In «Ritmie cromatiche» espone nel 2005 con Franco Corrocher, Luca Crosera, Manuel Hernàndez, Hannu Hyrske, Gerold Reiner Meister, con la presentazione di William Rodriguez, alla Galleria Spazio Aperto a Venezia. L’anno successivo espone in «Questo Mondo» con Fulvio Gigli, David Giroldini, Leonardo Lepori, Renzo Manteri, Mauro Rossetti, Antonio Vinciguerra al circolo della scherma di Livorno. Nel 2008, nell'ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, partecipa ad una collettiva alla Fortezza Vecchia di Livorno; presenti in mostra opere di Remo Brindisi, Salvador Dalì, Renato Guttuso, Marino Marini, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina.
Infine nel 2009 in «25 Aprile: Liberi e Solidali» per la Festa della Liberazione partecipa ad una collettiva organizzata dai gruppi consiliari del Partito Democratico della Provincia e del Comune di Livorno a Palazzo Gherardesca. Presenti in mostra opere di: Vinicio Berti, Mario Ceroli, Christo, Salvador Dalì, Fulvio Gigli, Renzo Manteri, Marino Marini, Mauro Rossetti, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Vladimir Veličković, Antonio Vinciguerra, Giuseppe Zigaina. A maggio è invitata alla collettiva «Mediterraneo Mare di Pace» in memoria di Franco Franchini, organizzata dalla Provincia di Livorno alla Sala Telemaco Signorini di Portoferraio.
“L’attenzione – scrive di lei il critico Alice Barontini - si posa sui particolari raffigurati con inquadrature ravvicinate, come sotto una lente d’ingrandimento: intrecci, chiusure, legami impossibili da spezzare”.
La materia gioca un ruolo significativo. Materiali eterogenei come legno, ferro, juta, carte da parati, colori acrilici, fusaggine, stucco, tempere e pastello, sono adoperati dall’artista per interpretare la tela, tendendo ad assecondarne venature e vibrazioni in un totale silenzio che carica di sacralità ogni particolare, sia che si tratti di pittura, sia che si tratti di scultura.
Ben salda è la lezione dei classici sui quali si inserisce con una creatività meditata che rivela atmosfere surreali e fortemente simboliche, sempre di profonda originalità.
“Rispettoso, analitico. Ma anche giocoso e creativo – afferma ancora Barontini - il rapporto con l’arte del passato nell’artista livornese Claudia Cei si sviluppa su due fronti diversi. Da un lato il recupero, ergendo a modello della sua ricerca grandi artisti come Paolo Uccello, Piero della Francesca, Jan Van Eyck. Dall’altro l’esigenza di rileggere questi grandi “classici” in chiave personale, attraverso un ripensamento che non esclude spesso l’ironia e la raffinata piacevolezza del gioco citazionistico, che non risulta però mai fine a se stesso. L’artista infatti riporta al presente forme e immagini che appartengono al passato, mettendo però in funzione uno spostamento di tempo da cui emerge la coscienza della diversità della ricerca rispetto al modello originale”.
In mostra oltre quindici opere recenti di pittura e scultura.
Cenni biografici
Claudia Cei nasce a Livorno nel 1967. Dopo il diploma al liceo sperimentale s’iscrive alla Facoltà di Architettura di Firenze, migrando, dopo il primo anno al DAMS di Bologna. Realizza, nel 1987, con il maestro Antonio Vinciguerra, il manifesto per il «I meeting città di Livorno - Incontro Internazionale di Atletica Leggera ITALIA-URSS». Nel 1988 cura la grafica della cartella di litografie Il viaggio di Antonio Vinciguerra ispirate a poesie di Rossano Vittori con presentazione di Antonello Trombadori ed esordisce con alcuni dei suoi primi dipinti a La Scaletta di Livorno. Espone nel 1990 alla Galleria Marconi di Forte dei Marmi. A marzo 1991 è invitata a Roma alla Galleria Il Canovaccio-Studio del Canova, espone con Ennio Calabria, Antonio Corpora, Tano Festa, Mario Schifano, Toti Scialoja, Giulio Turcato, Andy Warhol, nella mostra «Artisti contemporanei per una collezione in azzurro». A luglio tiene la sua prima personale alla Locanda d’Arte Heusch’s di Suvereto. Espone nel ’95 in una rassegna di pittori contemporanei alla Galleria La Ruota e alla Galleria L'Arco, a Livorno, e in occasione del XII Trofeo Internazionale Accademia Navale Città di Livorno al Circolo Ufficiali dell’Accademia San Leopoldo. Nel 1997 è invitata a partecipare alla rassegna italo-bulgara «Art’s New Roads» voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno ai Bottini dell’Olio. Partecipa l’anno successivo alla prima edizione di «Autore Donna - Nuove proposte» a cura del Comune di Rosignano Marittimo a Castello Pasquini di Castiglioncello.
Nel 2000 inizia a frequentare le fonderie artistiche di Pietrasanta e fonde la sua prima scultura in bronzo. Risale al 2001 «Al di là dei secoli» personale con opere sul tema della Croce nel Chiostro del Santuario della Madonna di Montenero, Livorno, e successivamente nella medioevale Casatorre degli Stipendiari del Comune di San Miniato. Partecipa a «Quella sporca dozzina - Percorsi fuoristrada», a cura di Bruno Sullo, a Livorno. Nel 2002 le commissionano un’opera in bronzo da collocare nell’atrio del Santuario della Madonna di Montenero per commemorare le Missioni Vincenziane. A novembre partecipa ad «Arte ed Ambiente - Il rifiuto rifiutato» mostra collettiva sul tema dell’Ecologia voluta dalla Provincia di Livorno ed organizzata dalla Commissione Pari Opportunità e il Comune di Livorno al Centro Donna. Nel corso della ristrutturazione dello storico Palazzo A. Gherardesca di Livorno, nel 2004, una sua scultura in bronzo viene collocata nella nuova sede dell’Istituto Musicale Pietro Mascagni. A maggio entra a far parte degli artisti in permanenza alla Galleria Spazio Aperto-River Art di Venezia. A dicembre è presente a «Immagina 6» a Reggo Emilia. In «Ritmie cromatiche» espone nel 2005 con Franco Corrocher, Luca Crosera, Manuel Hernàndez, Hannu Hyrske, Gerold Reiner Meister, con la presentazione di William Rodriguez, alla Galleria Spazio Aperto a Venezia. L’anno successivo espone in «Questo Mondo» con Fulvio Gigli, David Giroldini, Leonardo Lepori, Renzo Manteri, Mauro Rossetti, Antonio Vinciguerra al circolo della scherma di Livorno. Nel 2008, nell'ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, partecipa ad una collettiva alla Fortezza Vecchia di Livorno; presenti in mostra opere di Remo Brindisi, Salvador Dalì, Renato Guttuso, Marino Marini, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina.
Infine nel 2009 in «25 Aprile: Liberi e Solidali» per la Festa della Liberazione partecipa ad una collettiva organizzata dai gruppi consiliari del Partito Democratico della Provincia e del Comune di Livorno a Palazzo Gherardesca. Presenti in mostra opere di: Vinicio Berti, Mario Ceroli, Christo, Salvador Dalì, Fulvio Gigli, Renzo Manteri, Marino Marini, Mauro Rossetti, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Vladimir Veličković, Antonio Vinciguerra, Giuseppe Zigaina. A maggio è invitata alla collettiva «Mediterraneo Mare di Pace» in memoria di Franco Franchini, organizzata dalla Provincia di Livorno alla Sala Telemaco Signorini di Portoferraio.
16
gennaio 2010
Claudia Cei – CatARSi
Dal 16 gennaio al 04 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
ore 16-19, chiuso il lunedì
Vernissage
16 Gennaio 2010, ore 17 Sala Putti
Autore