Attraverso immagini che alludono allo sfruttamento, simboli della produzione, narrazioni sulla storia dell’arte, l’artista connette tra loro epoche remote e indica una possibile speranza.
La mostra, evoluzione del progetto presentato nel 2015 in Lussemburgo, al Centre d’art – Ville de Dudelange Nei Liicht, a cura di Danielle Igniti, raduna alcuni temi portanti del lavoro dell’artista lussemburghese: il rapporto del mondo contemporaneo con le libertà, i sistemi del potere, il ruolo dell’arte e delle sue forme.

Claudia Passeri (1977) vive e lavora in Lussemburgo. Ha studiato graphic design, scenografia e fotografia a Bologna, Bruxelles e Roma. Dal 2002 il suo lavoro è stato esposto regolarmente in Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo e negli Stati Uniti. Nel 2006 ha fondato il progetto curatoriale Agence Borderline con Michèle Walerich. Organizza frequentemente collaborazioni con artisti e autori di diverse discipline. Nel 2011 si è aggiudicato il premio Edward Steichen Award Luxem¬bourg che ha dato luogo nel 2012 a una residenza di quattro mesi all’ISCP di New York. Una selezione dei suoi ultimi lavori è stata esposta nel 2014 al Musée d’Art Moderne (Mudam) in Lussemburgo a al BOZAR (Bruxelles). Nel 2015 ha avuto una personale al Centre d’Art Nei Liicht de Dudelange (Luxembourg). Dal 2016 un lavoro monumentale permanente (Zeitgeist - Karl Cobain) si trova al Casino Luxembourg - Forum d’Art Contemporain. Nel 2016 ha ottenuto una residenza di ricerca alla Fonderie Darling à Montréal (Canada) dal Fonds Culturel National del Lussemburgo (FOCUNA).

Parallelamente nel Srisa Project Space si inaugura la mostra personale di Greg Watts.