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Claudio Ampolo / Emanuele Tarducci / Javier Ideami – Priva(te)cy
Video istallazione interattiva sul tema della privacy che chiede ad ogni visitatore di mettere in gioco consapevolmente la parte più preziosa di se: il volto
Comunicato stampa
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«L’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile» (Paul Klee)Sensuale e malinconico, il riflesso dell’inconsapevole Narciso evoca le origini dell’immagine e di ogni teoria della rappresentazione, come suggeriva Leon Battista Alberti nel De pictura (1435-36). L’astrazione della propria immagine è, infatti, unostrumento di conoscenza del reale che innesca la formazione di una coscienza individuale,attraverso il viaggio primario dentro sé stessi. Il viso digitale si affaccia, oggi, sullo specchio oceanico delle informazioni, in perpetua trasformazione, e acquista una corporeità numerica e telematica, a vocazione interattiva. Il doppio di sé diventa, così, «una sorta di doppio elettronico composto di dati “sensibili”relativi agli individui in carne e ossa» (David Lyon): le nostre anime elettroniche viaggianoin una nebulosa di tracce immateriali disseminate da bancomat, carte di credito, tesseremagnetiche, telefoni cellulari, telecamere a circuito chiuso, webcam, software di tracciamento dei passaggi in internet, cookies, memorie di computer e svariati dispositivi di uso quotidiano. Già nel 1978 il rapporto Nora – Minc su L'informatizzazione della società ammoniva: «Staper aver luogo una computerizzazione sociale di massa, che si diffonderà nella società come l'elettricità. Il dibattito si incentrerà sulla interconnettività. Il potere sarà in mano a chi crea le reti e a chi controlla i satelliti. La telematica, a differenza dell’elettricità, nonveicolerà affatto una corrente inerte, ma informazione, cioè potere». I database elettronici hanno potenziato lo scambio e l’integrazione delle pratiche di sorveglianza, ma è lasinergia di telecomunicazioni e computer che mette in serio pericolo il concetto di privacy, ormai riservata a quelle stesse lobbies economiche che manipolano i flussi di informazioni. Il tema della sorveglianza elettronica, dunque, affascina artisti e attivisti poiché indaga lasottile linea d’ombra, il confine inafferrabile fra sicurezza pubblica e controllo coercitivo daparte di poteri governativi e privati. Dall’inquietante premonizione di George Orwell in 1984 (1948), con la prefigurazione di un Grande Fratello che opera un terrificante controllomediatico sul mondo, alle non meno insidiose piccole e grandi finzioni del reale portateavanti ogni giorno dai media, abbiamo ragione di pensare che le condizioni per una piena consapevolezza di sé sono fortemente alterate. Nonostante qualche disillusione anche sulla libertà effettiva dell’universo connesso,condizionato dall’incidenza sproporzionata di Google sull’ecosistema informativo, Internet rimane il luogo esteso dell’ intelligenza collettiva descritta da Pierre Levy comecyberspazio mondiale, come mente comunitaria che travalica ogni frontiera, ogni potere,ogni omeostasi, traendo dall’informatica la propria struttura operativa e dando lentamente vita a “una specie di concoscienza eterea” (Theilard de Chardin). L’interconnessionedinamica di dati in tempo reale è, senza dubbio, un sistema decentrato e inarrestabile,presente come l’aria, si sente quando manca.
Se il nesso potere-sapere è fondamentale per Foucault, l’occhio onnipresente dellevideocamere, rovesciato e restituito dall’arte a chi ne è quotidianamente oggetto, conserva il dono di una visione simultanea, di una percezione spazio-temporale stratificata in più dimensioni, usualmente non consentita dalla limitazione fisica dello sguardo. Rendevisibile l’invisibile. Il riflesso di sé, così, si sdoppia fino a moltiplicarsi, acquisendoun’incredibile potenzialità cognitiva se immesso nella rete quale informazione condivisa eintercettabile dall’ambiente a-dimensionale del web.E’ un nuovo spazio dell’identità. L’immagine del proprio volto si dissolve nei frammenti discontinui e quantificati di un preciso quadro numerico che si trasforma in forma visiva,ricomponendosi in qualsiasi momento, altrove, ovunque. In questa metamorfosi dinamical’immagine virtuale recupera, dunque, la propria iconicità pura perdendo l’identità di pittura, di fotografia, di immagine televisiva o cinematografica: «Questa architettura di luce non è molto più che il ricordo di una trama, un sistema sequenziale, modulare e matriciale» (Paul Virilio). Priva(te)cy invita a un atto di “autosorveglianza” e di consapevolezza collettiva: priviamoci della privacy ed offriamo volontariamente il nostro viso al viaggio condiviso dentro una conoscenza globale. Oltrepassare la saetta gialla fa la differenza fra rimanere in fila allaposta dietro una linea, sotto lo sguardo passivo di una telecamera a circuito chiuso, e compiere un salto spaziale e temporale nella diffusione istantanea della nostra memoria individuale che si andrà a innestare nei circuiti di pensiero di una memoria interconnessa. Nella camera oscura del contaneir si rovescia il significato dell’immagine catturata ed iniziala gestazione emotiva di un ri-conoscimento nella vertigine dell’esplorazione: il Narcisovirtuale donerà il suo il riflesso ubiquo in un attimo inaspettato e lo ri-conoscerà all’interno dell’opera collettiva interattiva, costruita in una pubblicazione web dinamica. Ciascuno potrà decidere individualmente se decriptare la rappresentazione celata del proprio viso e renderla attivamente partecipe di una coscienza di rete. Da Roma a Gerusalemme al mondo intero lo spazio si comprime, il tempo accelera,nell’atto liberatorio dei visi interconnessi.
Paola Ruotolo
Flash & php programmer
Javier Ideami
Se il nesso potere-sapere è fondamentale per Foucault, l’occhio onnipresente dellevideocamere, rovesciato e restituito dall’arte a chi ne è quotidianamente oggetto, conserva il dono di una visione simultanea, di una percezione spazio-temporale stratificata in più dimensioni, usualmente non consentita dalla limitazione fisica dello sguardo. Rendevisibile l’invisibile. Il riflesso di sé, così, si sdoppia fino a moltiplicarsi, acquisendoun’incredibile potenzialità cognitiva se immesso nella rete quale informazione condivisa eintercettabile dall’ambiente a-dimensionale del web.E’ un nuovo spazio dell’identità. L’immagine del proprio volto si dissolve nei frammenti discontinui e quantificati di un preciso quadro numerico che si trasforma in forma visiva,ricomponendosi in qualsiasi momento, altrove, ovunque. In questa metamorfosi dinamical’immagine virtuale recupera, dunque, la propria iconicità pura perdendo l’identità di pittura, di fotografia, di immagine televisiva o cinematografica: «Questa architettura di luce non è molto più che il ricordo di una trama, un sistema sequenziale, modulare e matriciale» (Paul Virilio). Priva(te)cy invita a un atto di “autosorveglianza” e di consapevolezza collettiva: priviamoci della privacy ed offriamo volontariamente il nostro viso al viaggio condiviso dentro una conoscenza globale. Oltrepassare la saetta gialla fa la differenza fra rimanere in fila allaposta dietro una linea, sotto lo sguardo passivo di una telecamera a circuito chiuso, e compiere un salto spaziale e temporale nella diffusione istantanea della nostra memoria individuale che si andrà a innestare nei circuiti di pensiero di una memoria interconnessa. Nella camera oscura del contaneir si rovescia il significato dell’immagine catturata ed iniziala gestazione emotiva di un ri-conoscimento nella vertigine dell’esplorazione: il Narcisovirtuale donerà il suo il riflesso ubiquo in un attimo inaspettato e lo ri-conoscerà all’interno dell’opera collettiva interattiva, costruita in una pubblicazione web dinamica. Ciascuno potrà decidere individualmente se decriptare la rappresentazione celata del proprio viso e renderla attivamente partecipe di una coscienza di rete. Da Roma a Gerusalemme al mondo intero lo spazio si comprime, il tempo accelera,nell’atto liberatorio dei visi interconnessi.
Paola Ruotolo
Flash & php programmer
Javier Ideami
22
novembre 2007
Claudio Ampolo / Emanuele Tarducci / Javier Ideami – Priva(te)cy
Dal 22 novembre al 02 dicembre 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
PIAZZA RISORGIMENTO
Roma, Piazza Del Risorgimento, (Roma)
Roma, Piazza Del Risorgimento, (Roma)
Vernissage
22 Novembre 2007, ore 18.00
Sito web
www.privatecy.net
Autore
Testo di Paola Ruotolo