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Claudio Bottura
personale
Comunicato stampa
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“E qui Bottura - siamo ormai negli anni Novanta - va acquistando la sua inconfondibile fisionomia. Intanto, la tavolozza: con l'uso di materiali diversi, dalle matite colorate all'olio, egli impronta le sue immagini di timbri potenti, che definiremmo anche violenti se la loro energia non contenesse una felice comunicativa. Blu profondi, rossi vitalissimi, verdi brillanti si innestano l'uno accanto all'altro mantenendo alla figurazione un rigore sintetico.
I soggetti delle sue opere sono sempre più circoscritti: stesure di mare su cui si affacciano vedute collinose, fari dalla struttura a ritmo geometrico, brevi spiagge che riconosceremo come liguri; e fiori, fiori, petali, ramoscelli, tronchi leggeri, dove non si identifica più il confine tra reale e immaginario, gli sbuffi di vapore si trasformano in mongolfiere , i calici di fiori i mulini a vento, e così via. Non solo: la bellezza della natura, che abitualmente consideriamo il contrario delle strutture tecniche, ha il suo corrispettivo nella brillante bellezza delle ciminiere; e di quadro in quadro le immagini si rispecchiano l'una con l'altra; e i mazzi di rose o ciclamini corrispondono ai vapori fumiganti.
E ancora: non c'è stacco tra le categorie classiche dell'essere, animale, vegetale, minerale: che cosa sarà la figurina che procede tra i fiori? Certo un coleottero; ma la sibilante freccia rossa o azzurra che salta fuori dal mare non è molto diversa da quella.
Non si tratta di metamorfosi; la metamorfosi presuppone una mutazione progressiva nel tempo.Ma qui tutto è brillante, intenso, vitale e tuttavia fermo, nel senso che l'immagine ha una lucidità assoluta.
Questo è l'approdo attuale di Bottura. Nella sottile evoluzione della sua formula espressiva - dove, si noti ancora, paesaggi profondi convivono, nel dipinto accanto, con petali grandissimi in primo piano - si identifica certo l'impronta delle grandi esperienze astratte che hanno caratterizzato momenti altissimi della pittura del secolo scorso. E tuttavia Bottura non è astrattista; vive dentro la sua natura semplificandola con libera scioltezza. Lo si è anche accostato all'immaginario infantile:certo, può essere, se si vuole: ma con quanta sapienza! E' l'innocenza come approdo trasfigurato, non come punto di partenza.”
(Rossana Bossaglia)
I soggetti delle sue opere sono sempre più circoscritti: stesure di mare su cui si affacciano vedute collinose, fari dalla struttura a ritmo geometrico, brevi spiagge che riconosceremo come liguri; e fiori, fiori, petali, ramoscelli, tronchi leggeri, dove non si identifica più il confine tra reale e immaginario, gli sbuffi di vapore si trasformano in mongolfiere , i calici di fiori i mulini a vento, e così via. Non solo: la bellezza della natura, che abitualmente consideriamo il contrario delle strutture tecniche, ha il suo corrispettivo nella brillante bellezza delle ciminiere; e di quadro in quadro le immagini si rispecchiano l'una con l'altra; e i mazzi di rose o ciclamini corrispondono ai vapori fumiganti.
E ancora: non c'è stacco tra le categorie classiche dell'essere, animale, vegetale, minerale: che cosa sarà la figurina che procede tra i fiori? Certo un coleottero; ma la sibilante freccia rossa o azzurra che salta fuori dal mare non è molto diversa da quella.
Non si tratta di metamorfosi; la metamorfosi presuppone una mutazione progressiva nel tempo.Ma qui tutto è brillante, intenso, vitale e tuttavia fermo, nel senso che l'immagine ha una lucidità assoluta.
Questo è l'approdo attuale di Bottura. Nella sottile evoluzione della sua formula espressiva - dove, si noti ancora, paesaggi profondi convivono, nel dipinto accanto, con petali grandissimi in primo piano - si identifica certo l'impronta delle grandi esperienze astratte che hanno caratterizzato momenti altissimi della pittura del secolo scorso. E tuttavia Bottura non è astrattista; vive dentro la sua natura semplificandola con libera scioltezza. Lo si è anche accostato all'immaginario infantile:certo, può essere, se si vuole: ma con quanta sapienza! E' l'innocenza come approdo trasfigurato, non come punto di partenza.”
(Rossana Bossaglia)
01
agosto 2006
Claudio Bottura
Dal primo al 13 agosto 2006
arte contemporanea
Location
CASTELLO DEI CLAVESANA
Cervo, Piazza Santa Caterina, 2, (IMPERIA)
Cervo, Piazza Santa Caterina, 2, (IMPERIA)
Orario di apertura
10 - 12,30 16-19 (tutti i giorni)
Vernissage
1 Agosto 2006, ore 18
Sito web
www.cbottura.it
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