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Claudio Carli – Quasi come vie d’uscita
Un evento atipico per scuotere la quiete del luogo, ma soprattutto per raccontare e riflettere. Olii e disegni di grande formato e installazioni si intrecciano alle sonorità di musiche e brani registrati tratti da grandi autori del presente e del passato (come Franco Battiato e Dante). La mostra si trasforma così in un luogo fantastico, in labirinti, sentieri tra fitti boschi, città irreali (soggetti cari all’artista) dove smarrirsi è ricerca e qualcosa tutta da imparare, per restituire senso e valore al nostro tempo presente.
Comunicato stampa
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QUASI COME VIE D’USCITA
di Claudio Carli
«Il labirinto è la via giusta per chi non teme
in ogni caso di giungere alla meta troppo tardi»
Walter Bejiamin
Una mostra atipica per scuotere la quiete di Villa Fidelia,
ma soprattutto per raccontare e riflettere sul nostro tempo
Villa Fidelia, Spello (Pg)
13 Dicembre 2009 - 31 Gennaio 2010
Da martedì a domenica 10.30 – 18.00. Ingresso € 3,00
Roma, 2 Dicembre 2009 - Domenica 13 dicembre alle ore 17.00, nella splendida cornice settecentesca di Villa Fidelia a Spello, si inaugura la nuova mostra di Claudio Carli: Quasi come vie d’uscita, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia, in collaborazione con ABN Consorzio di Perugia e il patrocinio della Regione dell’Umbria e del Comune di Spello.
Come La belle au bois - svoltasi di recente ai Magazzini del Sale a Siena – rifletteva (senza voler dare risposte) sulla vicenda che la scorsa estate vide allontanare una mamma mentre allattava suo figlio dalla sala ristorante di un hotel “family” di Madonna di Campiglio, Quasi come vie d’uscita (13 dicembre 2009 – 31 gennaio 2010) ragiona su possibili percorsi e vie di fuga offerti dalle arti quando valori, politica, economia e la società tutta attraversano una profonda crisi.
Per fare ciò, Claudio Carli chiama in soccorso la letteratura, una costante nelle sue mostre. Brani registrati tratti dalle opere, tra gli altri, di Rainer Maria Rilke, Dante, Jaques Prévert, Allen Ginsberg, John Keats e García Lorca accompagneranno il visitatore lungo il percorso espositivo - costituito da 18 lavori, tra tele e disegni di grande formato e installazioni – per evocare significati, memorie, restituzioni di senso, quasi come fossero, appunto, vie d’uscita. Ma anche gli amici artisti (Luigi Virili e Carlo Dell’Amico), scrittori (Marco Rufini e Antonio Carlo Ponti), musicisti (Umberto Rinaldi e la sua Commedia Harmonica), intellettuali e fini operatori culturali (Paolo Nardon e Stefano Marcucci) che, dal 19 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010, animeranno Le stanze degli ospiti in un moltiplicarsi di eventi, come altrettante inaugurazioni.
Nel testo critico, il curatore Paolo Nardon scrive: «Nelle città, come nei boschi, non devono mancare delle radure in cui filtra la luce, dei giardini dove le strade hanno sentieri che si biforcano. Non sembra essere un caso, dunque, che Carli rappresenti nelle sue opere sia boschi fitti e vagamente monocromi, sia città irreali e cupe, colte da prospettive improbabili. “Non sapersi orientare in una città non vuol dire molto, ma smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta è una cosa tutta da imparare. I nomi delle strade devono suonare all’orecchio dell’errabondo come lo scricchiolio di rami secchi, e le viuzze interne gli devono rispecchiare nitidamente come le gole montane le ore del giorno. Tardi ho appreso quest’arte; essa ha coronato il sogno, i primi segni del quale furono i labirinti arabescati sulle carte assorbenti dei miei quaderni. (…) La strada per questo labirinto, cui non è mancata la sua Arianna, passava sul ponte Blender il cui dolce arco fu per me la prima curva di collina.” Questo scrive Benjamin (Immagini di città, Einaudi, 1980, ndr) a proposito del potere immaginifico dello smarrimento. E questo, come abbiamo già osservato, vale per tutte le opere d’arte, sia dal punto di vista del loro creatore che dello spettatore».
Un’altra costante nelle mostre di Claudio Carli è la scelta degli spazi. Location di grande pregio storico-artistico (come Palazzo Pubblico a Siena, la Rocca Paolina a Perugia, il sagrato della Basilica superiore di S. Francesco ad Assisi) e paesaggistico (come il Monte Subasio e le vie dei quartieri medievali di Assisi) con
i quali l’artista dialoga, a volte gioca, e che rivelano la sua formazione in architettura e l’eccellente paesaggista che egli è (Carli, infatti, è riconosciuto interprete di paesaggio e di vedute urbane a cui si è dedicato per inclinazione e sintonia con la cultura pittorica di Assisi del Novecento che lo riferisce, per esempio, a Carlo Taddei e Laurenzio Laurenzi; a Riccardo Francalancia e Pietro Falcinelli, e soprattutto a Maceo Angeli).
Nel catalogo della mostra – in verità un vero e proprio libro, anche nel formato –, a cura di Paolo Nardon per i tipi della Minerva Editrice, le immagini delle opere di Claudio Carli convivono con quelle degli artisti amici, con interventi poetici, racconti e aforismi, chiamati a documentare una complessità necessaria di cui questa mostra atipica è il frutto e lo specchio. Ad avvalorare la pubblicazione, una poesia inedita di Antonio Carlo Ponti, dal titolo Arianna in Hispello, che l’autore ha dedicato all’artista. Il progetto grafico del volume è firmato dalla giovane designer Caterina Carli – tra i nuovi talenti emergenti della visual communication - con foto di Marco Francalancia e della stessa Carli.
Un particolare ringraziamento va a Sviluppo Umbria, Libreria Carnevali e alle aziende B&B, Manini, Buini, e La Valle di Assisi che, sensibili all’arte, con il loro sostegno hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nonché a Ikona Studio che ha realizzato le grandi stampe digitali dell’allestimento.
Le stanze degli ospiti. Programma
Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 16.30
19-23 dicembre 2009
Luigi Virili, Per luoghi, opere pittoriche
9 gennaio 2010
Marco Rufini, Gli insofferenti, brani scelti dai romanzi
16-24 gennaio 2010
Carlo Dell’Amico, Corpo 2009, installazione
17 gennaio 2010
Commedia Harmonica, Le canzoni di Bixio dal 1930 al ‘40
23 gennaio 2010
Antonio Carlo Ponti, Sproloqui lirici, reading di poesie
31 gennaio 2010
Stefano Marcucci presenta L’ingannatore delle attese di Paolo Nardon (Eumeswil Edizioni)
di Claudio Carli
«Il labirinto è la via giusta per chi non teme
in ogni caso di giungere alla meta troppo tardi»
Walter Bejiamin
Una mostra atipica per scuotere la quiete di Villa Fidelia,
ma soprattutto per raccontare e riflettere sul nostro tempo
Villa Fidelia, Spello (Pg)
13 Dicembre 2009 - 31 Gennaio 2010
Da martedì a domenica 10.30 – 18.00. Ingresso € 3,00
Roma, 2 Dicembre 2009 - Domenica 13 dicembre alle ore 17.00, nella splendida cornice settecentesca di Villa Fidelia a Spello, si inaugura la nuova mostra di Claudio Carli: Quasi come vie d’uscita, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia, in collaborazione con ABN Consorzio di Perugia e il patrocinio della Regione dell’Umbria e del Comune di Spello.
Come La belle au bois - svoltasi di recente ai Magazzini del Sale a Siena – rifletteva (senza voler dare risposte) sulla vicenda che la scorsa estate vide allontanare una mamma mentre allattava suo figlio dalla sala ristorante di un hotel “family” di Madonna di Campiglio, Quasi come vie d’uscita (13 dicembre 2009 – 31 gennaio 2010) ragiona su possibili percorsi e vie di fuga offerti dalle arti quando valori, politica, economia e la società tutta attraversano una profonda crisi.
Per fare ciò, Claudio Carli chiama in soccorso la letteratura, una costante nelle sue mostre. Brani registrati tratti dalle opere, tra gli altri, di Rainer Maria Rilke, Dante, Jaques Prévert, Allen Ginsberg, John Keats e García Lorca accompagneranno il visitatore lungo il percorso espositivo - costituito da 18 lavori, tra tele e disegni di grande formato e installazioni – per evocare significati, memorie, restituzioni di senso, quasi come fossero, appunto, vie d’uscita. Ma anche gli amici artisti (Luigi Virili e Carlo Dell’Amico), scrittori (Marco Rufini e Antonio Carlo Ponti), musicisti (Umberto Rinaldi e la sua Commedia Harmonica), intellettuali e fini operatori culturali (Paolo Nardon e Stefano Marcucci) che, dal 19 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010, animeranno Le stanze degli ospiti in un moltiplicarsi di eventi, come altrettante inaugurazioni.
Nel testo critico, il curatore Paolo Nardon scrive: «Nelle città, come nei boschi, non devono mancare delle radure in cui filtra la luce, dei giardini dove le strade hanno sentieri che si biforcano. Non sembra essere un caso, dunque, che Carli rappresenti nelle sue opere sia boschi fitti e vagamente monocromi, sia città irreali e cupe, colte da prospettive improbabili. “Non sapersi orientare in una città non vuol dire molto, ma smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta è una cosa tutta da imparare. I nomi delle strade devono suonare all’orecchio dell’errabondo come lo scricchiolio di rami secchi, e le viuzze interne gli devono rispecchiare nitidamente come le gole montane le ore del giorno. Tardi ho appreso quest’arte; essa ha coronato il sogno, i primi segni del quale furono i labirinti arabescati sulle carte assorbenti dei miei quaderni. (…) La strada per questo labirinto, cui non è mancata la sua Arianna, passava sul ponte Blender il cui dolce arco fu per me la prima curva di collina.” Questo scrive Benjamin (Immagini di città, Einaudi, 1980, ndr) a proposito del potere immaginifico dello smarrimento. E questo, come abbiamo già osservato, vale per tutte le opere d’arte, sia dal punto di vista del loro creatore che dello spettatore».
Un’altra costante nelle mostre di Claudio Carli è la scelta degli spazi. Location di grande pregio storico-artistico (come Palazzo Pubblico a Siena, la Rocca Paolina a Perugia, il sagrato della Basilica superiore di S. Francesco ad Assisi) e paesaggistico (come il Monte Subasio e le vie dei quartieri medievali di Assisi) con
i quali l’artista dialoga, a volte gioca, e che rivelano la sua formazione in architettura e l’eccellente paesaggista che egli è (Carli, infatti, è riconosciuto interprete di paesaggio e di vedute urbane a cui si è dedicato per inclinazione e sintonia con la cultura pittorica di Assisi del Novecento che lo riferisce, per esempio, a Carlo Taddei e Laurenzio Laurenzi; a Riccardo Francalancia e Pietro Falcinelli, e soprattutto a Maceo Angeli).
Nel catalogo della mostra – in verità un vero e proprio libro, anche nel formato –, a cura di Paolo Nardon per i tipi della Minerva Editrice, le immagini delle opere di Claudio Carli convivono con quelle degli artisti amici, con interventi poetici, racconti e aforismi, chiamati a documentare una complessità necessaria di cui questa mostra atipica è il frutto e lo specchio. Ad avvalorare la pubblicazione, una poesia inedita di Antonio Carlo Ponti, dal titolo Arianna in Hispello, che l’autore ha dedicato all’artista. Il progetto grafico del volume è firmato dalla giovane designer Caterina Carli – tra i nuovi talenti emergenti della visual communication - con foto di Marco Francalancia e della stessa Carli.
Un particolare ringraziamento va a Sviluppo Umbria, Libreria Carnevali e alle aziende B&B, Manini, Buini, e La Valle di Assisi che, sensibili all’arte, con il loro sostegno hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nonché a Ikona Studio che ha realizzato le grandi stampe digitali dell’allestimento.
Le stanze degli ospiti. Programma
Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 16.30
19-23 dicembre 2009
Luigi Virili, Per luoghi, opere pittoriche
9 gennaio 2010
Marco Rufini, Gli insofferenti, brani scelti dai romanzi
16-24 gennaio 2010
Carlo Dell’Amico, Corpo 2009, installazione
17 gennaio 2010
Commedia Harmonica, Le canzoni di Bixio dal 1930 al ‘40
23 gennaio 2010
Antonio Carlo Ponti, Sproloqui lirici, reading di poesie
31 gennaio 2010
Stefano Marcucci presenta L’ingannatore delle attese di Paolo Nardon (Eumeswil Edizioni)
13
dicembre 2009
Claudio Carli – Quasi come vie d’uscita
Dal 13 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
VILLA FIDELIA
Spello, VIA FLAMINIA, 70, (Perugia)
Spello, VIA FLAMINIA, 70, (Perugia)
Biglietti
Ingresso € 3,00
Orario di apertura
Da martedì a domenica 10.30 – 18.00
Vernissage
13 Dicembre 2009, ore 17
Sito web
www.provincia.perugia.it
Editore
MINERVA
Ufficio stampa
LAURA FALCINELLI
Autore