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Claudio Cenerini – Dispiegando la memoria
mostra personale
Comunicato stampa
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Facile pensare che è stato Mondrian, soprattutto, a scegliere il quadrato e il rettangolo come elementi costanti della composizione pittorica: una scelta coraggiosa, se consideriamo quanto la nostra esperienza sia legata alle molteplici e irregolari forme che il mondo sottopone tutti i giorni alla nostra vista!
Eppure, nella geometria l’occhio trova un fascino particolare, lo sappiamo quando rimaniamo colpiti dalla regolarità di un oggetto o di un manufatto.
Con Cenerini arriviamo quasi a un paradosso.
Nella sua pittura la figura geometrica, il quadrato in particolare, non viene presentata come pura forma bidimensionale, diventa invece il nucleo centrale della composizione, una costante con cui rappresentare un luogo mentale, poetico, simbolico. Diventa un modello organizzatore delle sensazioni visive: da questa lo sguardo si muove per esplorare l'intera superficie dell’opera, e ad essa inevitabilmente ritorna per portare con sé le percezioni, le emozioni, le sensazioni vissute.
Dunque, una pittura emozionale, visionaria, costruita su perimetri cromatici semplici, lineari e ben precisi come il quadrato, simbolo di perfezione.
Sulle superfici s’intersecano poi segni, graffiti, campiture cromatiche, sovrapposizioni e velature di colori che rivelano la memoria delle esperienze visive elaborate durante il lento processo creativo.
Tutto diventa luogo di riflessione nella ricerca di assoluto, e luogo di meditazione attraverso cui elevarsi spiritualmente.
La pittura di Cenerini è invenzione continua, é emozione, fantasia e visionarietà, é costruzione per forme e colori, per scoprire l'indefinito, oltre la semplice realtà.
È spazio dove la geometria, con modulazioni legate allo stato d’animo e alla visione, diventa poesia.
Eppure, nella geometria l’occhio trova un fascino particolare, lo sappiamo quando rimaniamo colpiti dalla regolarità di un oggetto o di un manufatto.
Con Cenerini arriviamo quasi a un paradosso.
Nella sua pittura la figura geometrica, il quadrato in particolare, non viene presentata come pura forma bidimensionale, diventa invece il nucleo centrale della composizione, una costante con cui rappresentare un luogo mentale, poetico, simbolico. Diventa un modello organizzatore delle sensazioni visive: da questa lo sguardo si muove per esplorare l'intera superficie dell’opera, e ad essa inevitabilmente ritorna per portare con sé le percezioni, le emozioni, le sensazioni vissute.
Dunque, una pittura emozionale, visionaria, costruita su perimetri cromatici semplici, lineari e ben precisi come il quadrato, simbolo di perfezione.
Sulle superfici s’intersecano poi segni, graffiti, campiture cromatiche, sovrapposizioni e velature di colori che rivelano la memoria delle esperienze visive elaborate durante il lento processo creativo.
Tutto diventa luogo di riflessione nella ricerca di assoluto, e luogo di meditazione attraverso cui elevarsi spiritualmente.
La pittura di Cenerini è invenzione continua, é emozione, fantasia e visionarietà, é costruzione per forme e colori, per scoprire l'indefinito, oltre la semplice realtà.
È spazio dove la geometria, con modulazioni legate allo stato d’animo e alla visione, diventa poesia.
15
giugno 2018
Claudio Cenerini – Dispiegando la memoria
Dal 15 al 28 giugno 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIOGRAFICO
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 16.30 - 19.30
Vernissage
15 Giugno 2018, ore 18.00
Autore
Curatore