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Claudio Cionini – Luoghi dell’assenza
L’esposizione comprende circa trenta opere di uno dei più interessanti fra i pittori emergenti, già segnalatosi in importanti rassegne pubbliche quali il Premio Michetti
Comunicato stampa
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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Fiesole è lieto di annunciare, per sabato 1 marzo - ore 17,30, l’inaugurazione della mostra di Claudio Cionini intitolata «Luoghi dell’assenza». L’esposizione, curata dallo storico e critico d’arte Giovanni Faccenda, comprende circa trenta opere di uno dei più interessanti fra i pittori emergenti, già segnalatosi in importanti rassegne pubbliche, quali, ad esempio, il Premio Michetti.
Scrive nel suo intervento in catalogo (edizioni Alecci, 124 pp. con oltre 100 illustrazioni a colori) proprio Giovanni Faccenda: «Piuttosto che frequentare la cerchia dei soliti noti, che confezionano effimeri successi a Parigi come a Milano, Cionini, abbandonandosi alla propria indole da misantropo, ha preferito e preferisce inseguire i fantasmi che ancora abitano le strade all’ombra della Tour Eiffel o intorno al vecchio Bar Giamaica, alla ricerca di suggestioni immateriali da realizzare in pittura. Così ha scelto ore e giorni in cui le città, svuotate di gente, auto e rumori, tornano a godere di una solitudine e di un silenzio dal sapore antico, quando tutto è come sembra e una luce, improvvisa, accende chiarori spirituali che accarezzano le facciate delle case e infine scemano, languidi come lamenti, per i deserti marciapiedi.» Significative le parole del Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, e dell’Assessore alla Cultura, Paolo Becattini: «A Fiesole, da tempo, abbiamo deciso di dare spazio ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Siamo quindi felici di inaugurare la stagione espositiva 2008 con la mostra intitolata Luoghi dell'assenza di Claudio Cionini, un pittore emergente, toscano, che con le sue opere, colme di intriganti suggestioni, arriva ad approfondire un importante dialogo con il contesto urbano e metropolitano, attraverso enigmatici scorci di palazzi in grado di stabilire un’ideale liaison con l’opera del maestro Michelucci, grande protagonista, a livello mondiale, nell’architettura del Novecento.» Nella Sala Antiquarium Costantini, i complessi industriali, gli scorci urbani che Claudio Cionini dipinge, sono una specie di estensione dello sguardo, che si spinge fino alle superfici corrose, ai labirinti di condutture, alle diritture che s’intagliano fra i palazzi. Ciò che il pittore vede, esprime l’immobile indifferenza di strutture in cui l’uomo è di passaggio. Case come voliere inabitate e fabbriche che diresti alimentate dalle stesse esistenze gravate dai giornalieri affanni: una popolazione di assenze gremisce la scena pittorica di Cionini. Il lavoro dell’artista è anche documento, memoria, constatazione obbligata degli eventi. Raffigura situazioni oggettive che sono allo stesso tempo vita e desiderio di annullarsi. Tutto, qui, è affidato al segno, al linguaggio del colore; con questi elementi composti organicamente sui residui della tradizione, Cionini approfondisce il carattere di un luogo poetico. Quella di Cionini è una pittura asciutta e diretta, che fa ritrovare in ambienti che a volte hanno consonanze di quinte teatrali, con le funi e le attrezzature di scena in vista. E’ quanto emerge dalla serie di scorci parigini, in cui la materia tende ad assottigliarsi per lasciare intravedere l’impalcatura di segni sottostante, quasi la pelle di un corpo si ritraesse mostrando tendini e muscoli.
Scrive nel suo intervento in catalogo (edizioni Alecci, 124 pp. con oltre 100 illustrazioni a colori) proprio Giovanni Faccenda: «Piuttosto che frequentare la cerchia dei soliti noti, che confezionano effimeri successi a Parigi come a Milano, Cionini, abbandonandosi alla propria indole da misantropo, ha preferito e preferisce inseguire i fantasmi che ancora abitano le strade all’ombra della Tour Eiffel o intorno al vecchio Bar Giamaica, alla ricerca di suggestioni immateriali da realizzare in pittura. Così ha scelto ore e giorni in cui le città, svuotate di gente, auto e rumori, tornano a godere di una solitudine e di un silenzio dal sapore antico, quando tutto è come sembra e una luce, improvvisa, accende chiarori spirituali che accarezzano le facciate delle case e infine scemano, languidi come lamenti, per i deserti marciapiedi.» Significative le parole del Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, e dell’Assessore alla Cultura, Paolo Becattini: «A Fiesole, da tempo, abbiamo deciso di dare spazio ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Siamo quindi felici di inaugurare la stagione espositiva 2008 con la mostra intitolata Luoghi dell'assenza di Claudio Cionini, un pittore emergente, toscano, che con le sue opere, colme di intriganti suggestioni, arriva ad approfondire un importante dialogo con il contesto urbano e metropolitano, attraverso enigmatici scorci di palazzi in grado di stabilire un’ideale liaison con l’opera del maestro Michelucci, grande protagonista, a livello mondiale, nell’architettura del Novecento.» Nella Sala Antiquarium Costantini, i complessi industriali, gli scorci urbani che Claudio Cionini dipinge, sono una specie di estensione dello sguardo, che si spinge fino alle superfici corrose, ai labirinti di condutture, alle diritture che s’intagliano fra i palazzi. Ciò che il pittore vede, esprime l’immobile indifferenza di strutture in cui l’uomo è di passaggio. Case come voliere inabitate e fabbriche che diresti alimentate dalle stesse esistenze gravate dai giornalieri affanni: una popolazione di assenze gremisce la scena pittorica di Cionini. Il lavoro dell’artista è anche documento, memoria, constatazione obbligata degli eventi. Raffigura situazioni oggettive che sono allo stesso tempo vita e desiderio di annullarsi. Tutto, qui, è affidato al segno, al linguaggio del colore; con questi elementi composti organicamente sui residui della tradizione, Cionini approfondisce il carattere di un luogo poetico. Quella di Cionini è una pittura asciutta e diretta, che fa ritrovare in ambienti che a volte hanno consonanze di quinte teatrali, con le funi e le attrezzature di scena in vista. E’ quanto emerge dalla serie di scorci parigini, in cui la materia tende ad assottigliarsi per lasciare intravedere l’impalcatura di segni sottostante, quasi la pelle di un corpo si ritraesse mostrando tendini e muscoli.
01
marzo 2008
Claudio Cionini – Luoghi dell’assenza
Dal primo al 30 marzo 2008
arte contemporanea
Location
SALA COSTANTINI
Fiesole, Via Portigiani Zanobi, 9, (Firenze)
Fiesole, Via Portigiani Zanobi, 9, (Firenze)
Orario di apertura
10,30-12,30/15,30, chiuso martedì e mercoledì
Vernissage
1 Marzo 2008, ore 17.30
Autore
Curatore