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Claudio Cottiga/Luciano Tramannoni – Favola di Venezia
L’esposizione ospitata alla Feltrinelli di Latina si compone di ventitrè pannelli con fotografie di Luciano Tramannoni su cui Claudio Cottiga è intervenuto con disegni e collage. Con quest’operazione i due artisti hanno dato vita a una rilettura delle celebri storie di Corto Maltese di Hugo Pratt.
Comunicato stampa
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“Effetto Morgana”
“...ho conosciuto Pratt - e forse il fumetto - in un ambiente familiare che frequentavo da ragazzo... Morgana - una stampa su carta - era appesa nel soggiorno di Franco e Rosalia in un casale in campagna dove passavo i weekend estivi, e mi catturava per quell’essenzialità del disegno, per quel fascino magico dei suoi capelli e per il tratto orientale dei suoi occhi... quelle labbra anelavano ad un bacio che avrebbe accompagnato ogni mia lettura ed esperienza con l’arte visiva. Poi Corto Maltese mi ha insegnato a viaggiare, a navigare nella fantasia e le sue collezioni mi hanno stregato con i disegni di Hugo e quelle avventure mi hanno imposto di viaggiare. Poi Sergio Ban e Alberto Serarcangeli mi hanno fatto incidere su linoleum qualche striscia di Corte Sconta.. ho ritrovato infine - materialmente - il marinaio nelle sculture di Claudio Cottiga qualche anno fa, l’ho potuto accarezzare sul liscio della ceramica, ma non avrei immaginato di rivivere Venezia nelle foto di Luciano Tramannoni. Ecco adesso ho bisogno di riaprire quei volumi della Lizard!!”
Con queste parole Fabio D’Achille rievoca la sua esperienza e le suggestioni suscitategli dall’immersione nelle avventure di Corto Maltese, soggetto protagonista della prossima mostra di Mad on Paper, che sarà inaugurata domenica 24 maggio alle 18,30 alla Feltrinelli di Latina, dove resterà aperta al pubblico fino al 20 giugno 2015.
L’esposizione, a cura di Fabio D’Achille, è frutto del confronto artistico tra la fotografia di Luciano Tramannoni e i disegni e collage di Claudio Cottiga, che insieme hanno dato vita a una rilettura della “Favola di Venezia”, la storia a fumetti pubblicata nel 1977 e ambientata a Venezia negli anni Venti, in cui il celebre marinaio nato dalla fantasia di Hugo Pratt s’imbatte nella ricerca della mitica Clavicola di Salomone.
Scrive Maura Favero: “La fotografia si fa sperimentazione, campo visivo che si apre all'ibridazione, mezzo duttile che si mette a disposizione della narrazione. Cottiga interviene sulla stampa fotografica di Luciano con il disegno, i colori e la carta, inserendovi frammenti di immagini, scene, atmosfere: la figura di Corto Maltese, ma anche gli umori di Venezia, il suo oro e le sue ombre, che dilatano negli spazi in bianco e nero. Anche in questa occasione la spazialità dell'opera diviene per Claudio somma di precise componenti: la materia, le citazioni letterarie e mitiche, le sperimentazioni che miscelano tecniche e materiali.
Claudio prosegue una riflessione sul fumetto che precedentemente aveva declinato nella ceramica. Se simile è la modalità con la quale recupera e fa uso del disegno fumettistico, selezionando ed ingrandendo gli elementi peculiari degli eroi, differente è la modalità attraverso la quale è presente l'eroe tratto dalle strisce dei fumetti. Nelle opere in ceramica il protagonista (insieme a Corto Maltese, troviamo Mandrake, Tarzan, L'Uomo Mascherato, Tex, Batman, etc.) era colto spesso in azione; in questo lavoro la tendenza è invece quella di fare della figura di Corto una presenza sublimata, come sospesa, in un tutt'uno con l'atmosfera della città.
Queste fotografie disegnate, questi collages sono lo spazio in cui è avvenuto e sta per avvenire qualcosa, sono la traccia di nuove e possibili mappature. In una tale ambientazione, che prende la forma di una sperimentazione di materie e mezzi artistici diversi, Claudio e Luciano inventano inedite percorrenze, nuove mappature negli spazi labirintici della città, per poter raccontare una storia nuova. I luoghi scelti da Luciano sono le quinte scenografiche all'interno delle quali Claudio, facendo scivolare tracce di storia, innesca nuove visioni. I luoghi diventano dunque dispositivi, accumulatori di elementi e segnali: possibili inizi ed indizi di avventure ancora da vivere”.
“...ho conosciuto Pratt - e forse il fumetto - in un ambiente familiare che frequentavo da ragazzo... Morgana - una stampa su carta - era appesa nel soggiorno di Franco e Rosalia in un casale in campagna dove passavo i weekend estivi, e mi catturava per quell’essenzialità del disegno, per quel fascino magico dei suoi capelli e per il tratto orientale dei suoi occhi... quelle labbra anelavano ad un bacio che avrebbe accompagnato ogni mia lettura ed esperienza con l’arte visiva. Poi Corto Maltese mi ha insegnato a viaggiare, a navigare nella fantasia e le sue collezioni mi hanno stregato con i disegni di Hugo e quelle avventure mi hanno imposto di viaggiare. Poi Sergio Ban e Alberto Serarcangeli mi hanno fatto incidere su linoleum qualche striscia di Corte Sconta.. ho ritrovato infine - materialmente - il marinaio nelle sculture di Claudio Cottiga qualche anno fa, l’ho potuto accarezzare sul liscio della ceramica, ma non avrei immaginato di rivivere Venezia nelle foto di Luciano Tramannoni. Ecco adesso ho bisogno di riaprire quei volumi della Lizard!!”
Con queste parole Fabio D’Achille rievoca la sua esperienza e le suggestioni suscitategli dall’immersione nelle avventure di Corto Maltese, soggetto protagonista della prossima mostra di Mad on Paper, che sarà inaugurata domenica 24 maggio alle 18,30 alla Feltrinelli di Latina, dove resterà aperta al pubblico fino al 20 giugno 2015.
L’esposizione, a cura di Fabio D’Achille, è frutto del confronto artistico tra la fotografia di Luciano Tramannoni e i disegni e collage di Claudio Cottiga, che insieme hanno dato vita a una rilettura della “Favola di Venezia”, la storia a fumetti pubblicata nel 1977 e ambientata a Venezia negli anni Venti, in cui il celebre marinaio nato dalla fantasia di Hugo Pratt s’imbatte nella ricerca della mitica Clavicola di Salomone.
Scrive Maura Favero: “La fotografia si fa sperimentazione, campo visivo che si apre all'ibridazione, mezzo duttile che si mette a disposizione della narrazione. Cottiga interviene sulla stampa fotografica di Luciano con il disegno, i colori e la carta, inserendovi frammenti di immagini, scene, atmosfere: la figura di Corto Maltese, ma anche gli umori di Venezia, il suo oro e le sue ombre, che dilatano negli spazi in bianco e nero. Anche in questa occasione la spazialità dell'opera diviene per Claudio somma di precise componenti: la materia, le citazioni letterarie e mitiche, le sperimentazioni che miscelano tecniche e materiali.
Claudio prosegue una riflessione sul fumetto che precedentemente aveva declinato nella ceramica. Se simile è la modalità con la quale recupera e fa uso del disegno fumettistico, selezionando ed ingrandendo gli elementi peculiari degli eroi, differente è la modalità attraverso la quale è presente l'eroe tratto dalle strisce dei fumetti. Nelle opere in ceramica il protagonista (insieme a Corto Maltese, troviamo Mandrake, Tarzan, L'Uomo Mascherato, Tex, Batman, etc.) era colto spesso in azione; in questo lavoro la tendenza è invece quella di fare della figura di Corto una presenza sublimata, come sospesa, in un tutt'uno con l'atmosfera della città.
Queste fotografie disegnate, questi collages sono lo spazio in cui è avvenuto e sta per avvenire qualcosa, sono la traccia di nuove e possibili mappature. In una tale ambientazione, che prende la forma di una sperimentazione di materie e mezzi artistici diversi, Claudio e Luciano inventano inedite percorrenze, nuove mappature negli spazi labirintici della città, per poter raccontare una storia nuova. I luoghi scelti da Luciano sono le quinte scenografiche all'interno delle quali Claudio, facendo scivolare tracce di storia, innesca nuove visioni. I luoghi diventano dunque dispositivi, accumulatori di elementi e segnali: possibili inizi ed indizi di avventure ancora da vivere”.
24
maggio 2015
Claudio Cottiga/Luciano Tramannoni – Favola di Venezia
Dal 24 maggio al 20 giugno 2015
arte contemporanea
Location
LIBRERIA FELTRINELLI
Latina, Via Armando Diaz, 10, (Latina)
Latina, Via Armando Diaz, 10, (Latina)
Orario di apertura
Tutti i giorni 9,30 – 13,00/16,30 – 20,30. Chiuso il Lunedì mattina
Vernissage
24 Maggio 2015, ore 18,30
Autore
Curatore