Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Claudio Cristina – La mia Sicilia: il colore diventa natura
personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il gruppo di opere che Claudio Cristina espone a Roma
appartiene ad uno dei tre filoni fondamentali lungo cui si
svolge la sua pittura da tempo. Il primo è quello dei
pescatori e dei ritratti a cui appartiene il Ritratto di Armando
Brissoni, il secondo si riferisce alla stagione dei fiori e
delle nature morte, per lo più quelle elaborate con forti
riferimenti alla scuola impressionista e soprattutto alla
lezione di Cézanne. Infine, i paesaggi: paesaggi, marine
e case di Sicilia a cui si aggiunge il tema dell’albero, i
Carrubi. Questa esposizione, che ho avuto l’occasione di
vedere in anteprima nello studio di Pozzallo in provincia
di Ragusa, è una premessa indispensabile per rendersi
conto del cammino e della svolta che ha avuto l’arte di
Claudio Cristina. A cominciare dal tema ultimo dei Carrubi,
dipinto con una corposità solida e con brave pennellate in
vista e con quei colori che mostrano ancora intenti
impressionisti che del resto la pittura di Cristina ha sempre
subito. Ma i dipinti che più fa piacere incontrare in questa
mostra sono i paesaggi e le case di Sicilia, dove i bianchi
assumono tutte le varianti di una gamma ora fredda ora
calda e allo stesso tempo la sottile ritmica della pennellata
ci fa entrare nel vivo della sua terra. Claudio Cristina è
siciliano, di Pozzallo, della costa sud orientale della Sicilia.
E la sua terra la porta sempre con sé. Nel cuore. Con i
suoi colori, le sue luci, i suoi profumi. Ma, soprattutto,
con la sua atmosfera di straordinaria suggestione poetica
e insieme dorata, e musicale. La sua tavolozza non è mai
ripetitiva. Di volta in volta è delicata come un’alba mattutina, impetuosa come una bufera d’inverno, luminosa
e calda con un meriggio d’estate. Poi c’è quella luce varia
e irripetibile ad ogni ora del giorno, ad ogni stagione. Una
luce che sta dietro al colore, lo decanta, lo spinge in avanti
e permette la sovrapposizione di toni diverse come velature.
Devo aggiungere a questo punto i dipinti esposti sono tutti
bei pezzi, per non convincerci che questa sua terza fase
non diverrà una fermata. E Claudio Cristina da bravo
pittore sa cosa prendere e cosa lasciare.
appartiene ad uno dei tre filoni fondamentali lungo cui si
svolge la sua pittura da tempo. Il primo è quello dei
pescatori e dei ritratti a cui appartiene il Ritratto di Armando
Brissoni, il secondo si riferisce alla stagione dei fiori e
delle nature morte, per lo più quelle elaborate con forti
riferimenti alla scuola impressionista e soprattutto alla
lezione di Cézanne. Infine, i paesaggi: paesaggi, marine
e case di Sicilia a cui si aggiunge il tema dell’albero, i
Carrubi. Questa esposizione, che ho avuto l’occasione di
vedere in anteprima nello studio di Pozzallo in provincia
di Ragusa, è una premessa indispensabile per rendersi
conto del cammino e della svolta che ha avuto l’arte di
Claudio Cristina. A cominciare dal tema ultimo dei Carrubi,
dipinto con una corposità solida e con brave pennellate in
vista e con quei colori che mostrano ancora intenti
impressionisti che del resto la pittura di Cristina ha sempre
subito. Ma i dipinti che più fa piacere incontrare in questa
mostra sono i paesaggi e le case di Sicilia, dove i bianchi
assumono tutte le varianti di una gamma ora fredda ora
calda e allo stesso tempo la sottile ritmica della pennellata
ci fa entrare nel vivo della sua terra. Claudio Cristina è
siciliano, di Pozzallo, della costa sud orientale della Sicilia.
E la sua terra la porta sempre con sé. Nel cuore. Con i
suoi colori, le sue luci, i suoi profumi. Ma, soprattutto,
con la sua atmosfera di straordinaria suggestione poetica
e insieme dorata, e musicale. La sua tavolozza non è mai
ripetitiva. Di volta in volta è delicata come un’alba mattutina, impetuosa come una bufera d’inverno, luminosa
e calda con un meriggio d’estate. Poi c’è quella luce varia
e irripetibile ad ogni ora del giorno, ad ogni stagione. Una
luce che sta dietro al colore, lo decanta, lo spinge in avanti
e permette la sovrapposizione di toni diverse come velature.
Devo aggiungere a questo punto i dipinti esposti sono tutti
bei pezzi, per non convincerci che questa sua terza fase
non diverrà una fermata. E Claudio Cristina da bravo
pittore sa cosa prendere e cosa lasciare.
20
ottobre 2007
Claudio Cristina – La mia Sicilia: il colore diventa natura
Dal 20 ottobre al 03 novembre 2007
arte contemporanea
Location
MARGUTTA DESIGN JEWELRY
Roma, Via Margutta, 109, (Roma)
Roma, Via Margutta, 109, (Roma)
Vernissage
20 Ottobre 2007, ore 18
Autore