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Claudio Cristina – Opere 1997 – 2007
Fiori, nature morte e paesaggi di Sicilia
Comunicato stampa
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Fiori, nature morte e paesaggi di Sicilia
Claudio Cristina e la pittura dell’anima
Solo attraverso l’organizzazione di mostre è possibile valutare quanto di quotidiano accade nel mondo dell’arte toccando dal vivo la realtà disseminata della nostra produzione artistica. La Galleria Roma di Siracusa ne ha organizzata una di Claudio Cristina che segue a distanza di otto mesi la mostra alla galleria Margutta Design di Roma. Un successo annunciato che ha reso onore a questo significativo artista, figlio di Sicilia, che ha sempre inseguito nella sua pittura la luce e il colore in una equivalenza di intensità. Claudio Cristina nasce pittore nella bottega del padre Rodolfo. Ma è così diverso e nella sua diversità così uguale a se stesso che ben presto sentirà il bisogno di libertà, di inseguire un suo mondo che, dopo anni di cammino e di svolta, lo porterà alla riscoperta di una pittura dal vero che lo ha sempre affascinato e che ha custodito gelosamente. A cominciare dalla stagione dei fiori e delle nature morte, alle marine, ai paesaggi e alle case di Sicilia. “E’ il mio mondo che ho sempre dipinto e dipingo perché mi appartiene”. Chiunque visita il suo studio e ne vede per la prima volta i dipinti avverte subito che la sua vocazione è quella di pittore. Un pittore “en plein air” con i suoi schizzi presi dal vero e rielaborati in studio. Marina del 2003 è il dipinto che forse più di tutti rappresenta l’esperienza paesaggistica vissuta in questi ultimi cinque anni. Una marina dipinta tutta in un getto, con la felicità e la freschezza che gli appartiene. Una marina che non può essere dipinta un’altra volta: c’è in essa qualcosa di irripetibile e dove perfino il particolare ci sorprende per la sua rielaborazione fantastica. Dopo i paesaggi che si possono definire i “paesaggi dell’anima” l’incontro con la Natura morta: un antico amore degli anni giovanili più volte ripreso e interrotto dall’ansia della scoperta. Nelle ultime Nature morte Cristina riscopre Cézanne invocato più volte insieme alla poetica impressionista. La pennellata segue l’andamento plastico della forma, il colore ha la stesura a tratti e mantiene alto l’armonia dei volumi. Di queste Nature morte c’è ne una poi con un vistoso panneggio bianco che eleva la qualità del colore delle mele dove i volumi restano sostanziali. Della stessa serie colpisce particolarmente Natura morta con vaso. Lo schema della composizione è quella di sempre: un panneggio bianco con frutta, un bicchiere, un coltello da tavola. Ma tocca una corda aggiunta di recente. E’ la velocità della pennellata e questo lo ritroviamo anche nei Vasi con fiori e negli ultimi Paesaggi e Case di Sicilia. I Vasi con fiori ci fanno pensare ad una pittura in prosa. Ad uno spettacolo della natura molto ben rappresentato. Sono dipinti orlati di una felicità cromatica e così animati da un ritmo proprio a cui confidare un’emozione intensa e attiva come ad un verso. Siamo arrivati agli ultimi dipinti: Paesaggi e Case di Sicilia. Governa queste ultime opere un sentimento di valori lontani. Silenziosamente si dispongono allo sguardo stringendosi l’un l’altro e porgendosi reciprocamente macchie grigie di ombre dense, muri di bianchi calcinati e un piacevole ritorno al passato. Questo ultimo periodo è sicuramente un momento importante della sua operosissima attività. E’ il momento dei dipinti dell’atelier, della riflessione sugli appunti di viaggio “en plein air” che hanno costruito e segnato tutta la sua pittura. Un’ultima riflessione: l’inaugurazione di questa mostra non è solo un avvenimento culturale ma è anche una tappa che rende onore alla vita e alla carriera di questo artista. Un evento che va al di là di ogni comune esposizione proprio perché si tiene a Siracusa e Claudio Cristina è figlio di questa terra. Un figlio non comune che per molti anni ha portato oltre i confini il nome della Sicilia con amore e ammirazione. E questo non è poco.
Giuseppe Massimini
Claudio Cristina e la pittura dell’anima
Solo attraverso l’organizzazione di mostre è possibile valutare quanto di quotidiano accade nel mondo dell’arte toccando dal vivo la realtà disseminata della nostra produzione artistica. La Galleria Roma di Siracusa ne ha organizzata una di Claudio Cristina che segue a distanza di otto mesi la mostra alla galleria Margutta Design di Roma. Un successo annunciato che ha reso onore a questo significativo artista, figlio di Sicilia, che ha sempre inseguito nella sua pittura la luce e il colore in una equivalenza di intensità. Claudio Cristina nasce pittore nella bottega del padre Rodolfo. Ma è così diverso e nella sua diversità così uguale a se stesso che ben presto sentirà il bisogno di libertà, di inseguire un suo mondo che, dopo anni di cammino e di svolta, lo porterà alla riscoperta di una pittura dal vero che lo ha sempre affascinato e che ha custodito gelosamente. A cominciare dalla stagione dei fiori e delle nature morte, alle marine, ai paesaggi e alle case di Sicilia. “E’ il mio mondo che ho sempre dipinto e dipingo perché mi appartiene”. Chiunque visita il suo studio e ne vede per la prima volta i dipinti avverte subito che la sua vocazione è quella di pittore. Un pittore “en plein air” con i suoi schizzi presi dal vero e rielaborati in studio. Marina del 2003 è il dipinto che forse più di tutti rappresenta l’esperienza paesaggistica vissuta in questi ultimi cinque anni. Una marina dipinta tutta in un getto, con la felicità e la freschezza che gli appartiene. Una marina che non può essere dipinta un’altra volta: c’è in essa qualcosa di irripetibile e dove perfino il particolare ci sorprende per la sua rielaborazione fantastica. Dopo i paesaggi che si possono definire i “paesaggi dell’anima” l’incontro con la Natura morta: un antico amore degli anni giovanili più volte ripreso e interrotto dall’ansia della scoperta. Nelle ultime Nature morte Cristina riscopre Cézanne invocato più volte insieme alla poetica impressionista. La pennellata segue l’andamento plastico della forma, il colore ha la stesura a tratti e mantiene alto l’armonia dei volumi. Di queste Nature morte c’è ne una poi con un vistoso panneggio bianco che eleva la qualità del colore delle mele dove i volumi restano sostanziali. Della stessa serie colpisce particolarmente Natura morta con vaso. Lo schema della composizione è quella di sempre: un panneggio bianco con frutta, un bicchiere, un coltello da tavola. Ma tocca una corda aggiunta di recente. E’ la velocità della pennellata e questo lo ritroviamo anche nei Vasi con fiori e negli ultimi Paesaggi e Case di Sicilia. I Vasi con fiori ci fanno pensare ad una pittura in prosa. Ad uno spettacolo della natura molto ben rappresentato. Sono dipinti orlati di una felicità cromatica e così animati da un ritmo proprio a cui confidare un’emozione intensa e attiva come ad un verso. Siamo arrivati agli ultimi dipinti: Paesaggi e Case di Sicilia. Governa queste ultime opere un sentimento di valori lontani. Silenziosamente si dispongono allo sguardo stringendosi l’un l’altro e porgendosi reciprocamente macchie grigie di ombre dense, muri di bianchi calcinati e un piacevole ritorno al passato. Questo ultimo periodo è sicuramente un momento importante della sua operosissima attività. E’ il momento dei dipinti dell’atelier, della riflessione sugli appunti di viaggio “en plein air” che hanno costruito e segnato tutta la sua pittura. Un’ultima riflessione: l’inaugurazione di questa mostra non è solo un avvenimento culturale ma è anche una tappa che rende onore alla vita e alla carriera di questo artista. Un evento che va al di là di ogni comune esposizione proprio perché si tiene a Siracusa e Claudio Cristina è figlio di questa terra. Un figlio non comune che per molti anni ha portato oltre i confini il nome della Sicilia con amore e ammirazione. E questo non è poco.
Giuseppe Massimini
21
giugno 2008
Claudio Cristina – Opere 1997 – 2007
Dal 21 giugno al primo luglio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA ROMA [sede definitivamente chiusa]
Siracusa, Via Della Maestranza, 110, (Siracusa)
Siracusa, Via Della Maestranza, 110, (Siracusa)
Orario di apertura
17,30 - 20,30
Vernissage
21 Giugno 2008, ore 18.30
Autore