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Claudio Cusatelli / Miki Carone / Maria Grazia Carriero – Mosaici e Contemporaneo
Il secondo appuntamento inserito nel calendario delle mostre e degli eventi per questa estate 2013 della galleria Orizzonti Arte Contemporanea è affidato alla mostra dal titolo “Mosaici e Contemporaneo” con cui tre artisti, Miki Carone, Claudio Cusatelli e Mara Grazia Carriero, si riappropriano dell
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il secondo appuntamento inserito nel calendario delle mostre e degli eventi per questa estate 2013 della galleria Orizzonti Arte Contemporanea è affidato alla mostra dal titolo “Mosaici e Contemporaneo” con cui tre artisti, Miki Carone, Claudio Cusatelli e Mara Grazia Carriero, si riappropriano dell’antica tecnica del mosaico per parlare un linguaggio molto contemporaneo.
Infatti il leitmotiv che lega i lavori dei tre artisti è proprio l’utilizzo di particolari “tessere” che nell’insieme compositivo ci restituiscono il senso pittorico di un antico mosaico.
Per la storia dell’arte il mosaico è una composizione pittorica ottenuta mediante l’utilizzo di frammenti di materiali, chiamati tessere, di diversa natura e colore (pietre, vetro), che può essere decorata con oro e pietre preziose.
Questo è il significato che in passato si attribuiva al termine mosaico ma oggi, con la trasfigurazione della contemporaneità, con il termine Mosaico si tende a delineare un insieme armonico di tessere di diversa natura legate più che altro all’esperienza e al “senso pittorico” finale personalissimo dell’artista che esso stesso recepisce, trasforma e comunica al fruitore.
Per cui per “tessera” oggi può essere inteso non solo un frammento di coccio, di pietre o di vetro ma anche un disegno, un video, un guscio, un pezzo di stoffa o di qualsiasi altro materiale, anche organico, che mantenendo la sua essenza più primordiale, possa continuare a rendere l’armonia e l’equilibrio nell’insieme.
Le storie che raccontano i 70 ritratti di Claudio Cusatelli, sono le storie che appartengono, come dice l’artista: “a quelli della mia generazione”; attraverso i ritratti a cera stratificata su tela, con un’operazione a sottrarre, si rivelano le luci, le ombre, i colori, i sentimenti e le emozioni che hanno caratterizzato un’epoca; anni ruggenti, anni di cambiamenti che passano silenti negli sguardi di questi personaggi noti che attraverso la loro storia raccontano anche la storia di tutte le generazioni che hanno amato Hitchcock, Pasolini, i Beatles e i Rolling Stones.
Per Miki Carone partire dai “I Fiori del male” di Baudelaire per arrivare ai suoi “Fiori del mare” non è stato solo un gioco con le parole ma anche un capovolgimento di intenzioni…
Un po’ per gioco e molto per ricerca, mangiare i mitili per poi usare i loro gusci come tessere di mosaico è quell’idea che porta l’artista a raccontare delle sue origini elevando ad opera d’arte quello che già il mare ha “lavorato” con il flusso incessante delle sue onde. E così i “Fiori del Mare” raccontano di mondi lontani e di calde correnti sotterranee, colorati da un sapore gentile che rimanda a fiori profumati di terre sconosciute...profumi di torrida sabbia del deserto e del cuore del ciliegio cinese del Madagascar.
E cos’è invece un viaggio?
Un viaggio è sicuramente motivo di arricchimento culturale, emozionale e quindi umano, che va ad alterare certe nostre strutturate convinzioni, in favore di una prospettiva diversa acquisita grazie all’apertura incondizionata verso il nuovo o meglio, verso il non conosciuto. Un’apertura genuina che ti permette di farti attraversare dalle emozioni e che dopo ti rendono inevitabilmente diverso.
E’ quello che è accaduto a Maria Grazia Carriero dopo il suo lungo soggiorno a Marrakeck, a stretto contatto con i bambini dell’orfanotrofio e del carcere minorile, dove la sua “formazione” viene messa a dura prova per i disagi e la povertà estrema della gente. Maria Grazia quindi, sceglie un materiale tanto inusuale quanto originale come la pasta per comporre i suoi Mosaici attraverso i quali raccontare delle proprie origini, della propria italianità così plasmata ed ammorbidita da un’esperienza di solidarietà bella ed unica. E la pasta quindi? La pasta viene incatenata, resinata, bruciata, saldata, immobilizzata, come immobili, fermi ed impotenti si sta di fronte a quello che purtroppo non può mutare perché è molto, molto più grande di noi.
E così le storie dei tre artisti si intrecciano, si alimentano, si raccontano, catturano il fruitore e con le sue storie tessono trame che si incastrano fra loro costruendo un mosaico, tanti mosaici contemporanei, colorati da intensi profumi ed emozioni.
L’evento è curato in collaborazione con le Officine Tamborrino e con il Casbah Art Cafè di Ostuni.
Luogo Evento:
Spazio Purgatorio
c/o Convento delle Monacelle
Via Alfonso Giovine (centro storico)
72017 Ostuni
Infatti il leitmotiv che lega i lavori dei tre artisti è proprio l’utilizzo di particolari “tessere” che nell’insieme compositivo ci restituiscono il senso pittorico di un antico mosaico.
Per la storia dell’arte il mosaico è una composizione pittorica ottenuta mediante l’utilizzo di frammenti di materiali, chiamati tessere, di diversa natura e colore (pietre, vetro), che può essere decorata con oro e pietre preziose.
Questo è il significato che in passato si attribuiva al termine mosaico ma oggi, con la trasfigurazione della contemporaneità, con il termine Mosaico si tende a delineare un insieme armonico di tessere di diversa natura legate più che altro all’esperienza e al “senso pittorico” finale personalissimo dell’artista che esso stesso recepisce, trasforma e comunica al fruitore.
Per cui per “tessera” oggi può essere inteso non solo un frammento di coccio, di pietre o di vetro ma anche un disegno, un video, un guscio, un pezzo di stoffa o di qualsiasi altro materiale, anche organico, che mantenendo la sua essenza più primordiale, possa continuare a rendere l’armonia e l’equilibrio nell’insieme.
Le storie che raccontano i 70 ritratti di Claudio Cusatelli, sono le storie che appartengono, come dice l’artista: “a quelli della mia generazione”; attraverso i ritratti a cera stratificata su tela, con un’operazione a sottrarre, si rivelano le luci, le ombre, i colori, i sentimenti e le emozioni che hanno caratterizzato un’epoca; anni ruggenti, anni di cambiamenti che passano silenti negli sguardi di questi personaggi noti che attraverso la loro storia raccontano anche la storia di tutte le generazioni che hanno amato Hitchcock, Pasolini, i Beatles e i Rolling Stones.
Per Miki Carone partire dai “I Fiori del male” di Baudelaire per arrivare ai suoi “Fiori del mare” non è stato solo un gioco con le parole ma anche un capovolgimento di intenzioni…
Un po’ per gioco e molto per ricerca, mangiare i mitili per poi usare i loro gusci come tessere di mosaico è quell’idea che porta l’artista a raccontare delle sue origini elevando ad opera d’arte quello che già il mare ha “lavorato” con il flusso incessante delle sue onde. E così i “Fiori del Mare” raccontano di mondi lontani e di calde correnti sotterranee, colorati da un sapore gentile che rimanda a fiori profumati di terre sconosciute...profumi di torrida sabbia del deserto e del cuore del ciliegio cinese del Madagascar.
E cos’è invece un viaggio?
Un viaggio è sicuramente motivo di arricchimento culturale, emozionale e quindi umano, che va ad alterare certe nostre strutturate convinzioni, in favore di una prospettiva diversa acquisita grazie all’apertura incondizionata verso il nuovo o meglio, verso il non conosciuto. Un’apertura genuina che ti permette di farti attraversare dalle emozioni e che dopo ti rendono inevitabilmente diverso.
E’ quello che è accaduto a Maria Grazia Carriero dopo il suo lungo soggiorno a Marrakeck, a stretto contatto con i bambini dell’orfanotrofio e del carcere minorile, dove la sua “formazione” viene messa a dura prova per i disagi e la povertà estrema della gente. Maria Grazia quindi, sceglie un materiale tanto inusuale quanto originale come la pasta per comporre i suoi Mosaici attraverso i quali raccontare delle proprie origini, della propria italianità così plasmata ed ammorbidita da un’esperienza di solidarietà bella ed unica. E la pasta quindi? La pasta viene incatenata, resinata, bruciata, saldata, immobilizzata, come immobili, fermi ed impotenti si sta di fronte a quello che purtroppo non può mutare perché è molto, molto più grande di noi.
E così le storie dei tre artisti si intrecciano, si alimentano, si raccontano, catturano il fruitore e con le sue storie tessono trame che si incastrano fra loro costruendo un mosaico, tanti mosaici contemporanei, colorati da intensi profumi ed emozioni.
L’evento è curato in collaborazione con le Officine Tamborrino e con il Casbah Art Cafè di Ostuni.
Luogo Evento:
Spazio Purgatorio
c/o Convento delle Monacelle
Via Alfonso Giovine (centro storico)
72017 Ostuni
21
giugno 2013
Claudio Cusatelli / Miki Carone / Maria Grazia Carriero – Mosaici e Contemporaneo
Dal 21 giugno al 04 luglio 2013
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
GALLERIA ORIZZONTI ARTE
Ostuni, Via Cattedrale, (Brindisi)
Ostuni, Via Cattedrale, (Brindisi)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 15 - 22
Vernissage
21 Giugno 2013, ore 19.00
Autore
Curatore