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Claudio Destito – Il fine giustifica i mezzi
Esh Gallery presenta Claudio Destito : Il fine giustifica i mezzi. L’artista esporrà una serie di lavori recenti con particolare relazione tra il vetro e vari materiali come cemento, metalli, pietra e legno, proseguendo nella sua ricerca metalinguistica “alta” in una chiave concettuale-ironica.
Comunicato stampa
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Le opere di Claudio Destito rappresentano la materializzazione dei modi di dire comuni e popolari, che fungono da titoli delle opere stesse – Il fine giustifica i mezzi, Cavallo di Troia, Don’t cry for me Angelina, etc. –. E’ dunque necessario osservare le opere in mostra considerando i titoli non solo come parti integranti, ma anche come proprietà essenziali e potenziale estetico delle stesse. L'accattivante approccio ironico, legato appunto alla forma e al contenuto delle opere, permette all’artista di instaurare un dialogo tra l’opera e il suo fruitore: Claudio Destito si serve dell’ironia come mezzo di riflessione, mostrandoci la realtà che ci circonda da un diverso punto di vista e permettendoci così di focalizzare la nostra attenzione su alcuni aspetti che solitamente non si manifestano nell’immediato; riesce a coinvolgere con eguale efficacia sia che si tratti d’ironia giocosa o malinconica.
L’artista oltrepassa i confini del concettuale ponendo una particolare attenzione ai materiali con i quali lavora. Conduce una ricerca legata alle proprietà intrinseche e alla percezione che noi abbiamo dei materiali stessi, creando un equilibrio funzionale al messaggio che vuole trasmettere. In questo sistema ergonomico – identificabile tra opera d’arte, fruitore e contesto – Claudio Destito compone le sue opere seguendo logiche di analogia e di contrasto nella scelta dei materiali – foglia d’oro, cemento, vetro, cristallo nero, etc... -. E’ l’artista stesso a citare il sociologo canadese McLuhan, che sintetizza il concetto nella celebre espressione “il medium è il messaggio”. Ciò implementa ulteriormente la relazione tra le opere e il pubblico: ampliando il repertorio di percezioni che solitamente sono sollecitate, l’osservatore diviene parte integrante per il completamento e la fruizione dell’opera stessa. L’intento dell’artista è quello di creare un’arte il più democratica possibile.
In mostra anche un’interessante rilettura di un soggetto più volte ripreso da grandi artisti - Henri Matisse, Roy Lichtenstein - : il vaso con i pesci rossi. Claudio Destito – nella sua opera Pesci rossi - fa una sintesi minimale degli elementi caratterizzanti l’opera d’arte, “schiacciando” in una lastra di vetro – la boccia – i pesci, ormai identificabili come brevi guizzi di colore rosso.
L’artista sarà presente all’inaugurazione, e in mostra comparirà anche l’opera L’artista sarà presente, con la quale Claudio Destito ironizza sulla figura dell’artista stesso – vivente - in relazione alle consuetudini e ai format modaioli tipici dell’ambiente della galleria d’arte contemporanea.
Claudio Destito nasce a Roma nel 1959. Dopo il diploma all’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino tiene le sue prime personali a Torino, a cui hanno fatto seguito altre personali a Parigi,Borgomanero (Novara), Canton Ticino, Milano, Como, Lecco e Bergamo .Diverse le esposizioni collettive in gallerie e allaTriennale di Milano(2014) oltre alla mostra itinerante “Art is life” (2007) presso Sotheby ‘s (Londra) il Sierkunst Museum di Gand (Belgio), il Museo dell’ Automobile (Torino), Le Tutesall (Lussemburgo), PMMK Ostenda (Belgio) e la cui opera è stata pubblicata sul New York Times. E’ presente nella videoteca della GAM di Torino nel video “Piazze d’ Artista”. Vive e lavora sul ramo destro del lago di Como.
L’artista oltrepassa i confini del concettuale ponendo una particolare attenzione ai materiali con i quali lavora. Conduce una ricerca legata alle proprietà intrinseche e alla percezione che noi abbiamo dei materiali stessi, creando un equilibrio funzionale al messaggio che vuole trasmettere. In questo sistema ergonomico – identificabile tra opera d’arte, fruitore e contesto – Claudio Destito compone le sue opere seguendo logiche di analogia e di contrasto nella scelta dei materiali – foglia d’oro, cemento, vetro, cristallo nero, etc... -. E’ l’artista stesso a citare il sociologo canadese McLuhan, che sintetizza il concetto nella celebre espressione “il medium è il messaggio”. Ciò implementa ulteriormente la relazione tra le opere e il pubblico: ampliando il repertorio di percezioni che solitamente sono sollecitate, l’osservatore diviene parte integrante per il completamento e la fruizione dell’opera stessa. L’intento dell’artista è quello di creare un’arte il più democratica possibile.
In mostra anche un’interessante rilettura di un soggetto più volte ripreso da grandi artisti - Henri Matisse, Roy Lichtenstein - : il vaso con i pesci rossi. Claudio Destito – nella sua opera Pesci rossi - fa una sintesi minimale degli elementi caratterizzanti l’opera d’arte, “schiacciando” in una lastra di vetro – la boccia – i pesci, ormai identificabili come brevi guizzi di colore rosso.
L’artista sarà presente all’inaugurazione, e in mostra comparirà anche l’opera L’artista sarà presente, con la quale Claudio Destito ironizza sulla figura dell’artista stesso – vivente - in relazione alle consuetudini e ai format modaioli tipici dell’ambiente della galleria d’arte contemporanea.
Claudio Destito nasce a Roma nel 1959. Dopo il diploma all’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino tiene le sue prime personali a Torino, a cui hanno fatto seguito altre personali a Parigi,Borgomanero (Novara), Canton Ticino, Milano, Como, Lecco e Bergamo .Diverse le esposizioni collettive in gallerie e allaTriennale di Milano(2014) oltre alla mostra itinerante “Art is life” (2007) presso Sotheby ‘s (Londra) il Sierkunst Museum di Gand (Belgio), il Museo dell’ Automobile (Torino), Le Tutesall (Lussemburgo), PMMK Ostenda (Belgio) e la cui opera è stata pubblicata sul New York Times. E’ presente nella videoteca della GAM di Torino nel video “Piazze d’ Artista”. Vive e lavora sul ramo destro del lago di Como.
21
aprile 2016
Claudio Destito – Il fine giustifica i mezzi
Dal 21 aprile al 27 maggio 2016
arte contemporanea
Location
ESH GALLERY
Milano, Via Vincenzo Forcella, 7, (Milano)
Milano, Via Vincenzo Forcella, 7, (Milano)
Orario di apertura
dal 21 al 29 aprile: ore 1030-1830
dal 30 aprile al 27 maggio: lun - ven su appuntamento.
Vernissage
21 Aprile 2016, ore 18.30
Autore
Curatore