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Claudio Di Carlo – Era di Maggio
Ispirata alle storiche manifestazioni dei lavoratori del 1° Maggio e alle morti bianche sul lavoro, questa mostra di Claudio Di Carlo rappresenta un ulteriore sviluppo del suo lavoro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Era di Maggio” arriva a Pescara, dopo il successo di pubblico e critica riscosso nei recenti appuntamenti svoltisi ad Amburgo (Germania) dal 16 al 31 maggio e a Roma dal 18 al 30 giugno.
Ispirata alle storiche manifestazioni dei lavoratori del 1° Maggio e alle morti bianche sul lavoro, questa mostra di Claudio Di Carlo rappresenta un ulteriore sviluppo del suo lavoro:
(..) l’artista mostra nelle sue opere l’altra faccia della realtà. Il territorio dell’esistenza storica, la zona d’ombra dove si consumano crimini, delitti, sopraffazioni, viene da lui rappresentato, comunque, con lo stesso glamour proprio della realtà virtuale e dei suoi messaggi subliminali, perché il pubblico possa percepire il vero come “vero” e il reale come “reale”. (…) E’ seguendo lo stesso metodo di decostruzione e decontestualizzazione, che l’artista fa apparire di fronte ai manifestanti del 1° Maggio Internazionalista un’attrice o una modella smaccatamente mediatiche. Anche qui il doppio senso invade la scena e trasporta la carica sensuale ed erotica nell’area della passione politica e della rivendicazione dei diritti civili. Quella che ci appare è una società dal volto cambiato, se vogliamo stravolto, ma pur sempre desiderosa di conquistare nuovi spazi di libertà. (…)
Francesca Pietracci
Claudio di Carlo ancora una volta costruisce la sua pittura partendo da un fatto di cronaca o meglio da immagini prese dalla cronaca. Claudio carpisce la configurazione delle forme: uomini e donne che riempiono le strade, affollandosi attorno a degli striscioni. Sono scatti fotografici di manifestazioni di anni diversi e di luoghi diversi; viene evocata una dimensione internazionale, planetaria. (…) “Era di Maggio” non è un’indicazione cronologica: è il segno di uno stato d’animo, della speranza, che maggio torni come Persefone dall’Ade a liberare le energie in grado di ripensare e rifondare una società che nella folle corsa con cui insegue il mito di se stessa, della sua potenza, della sua perfezione, lascia una lunga scia di vittime di cui non ci resta neanche più il tempo di avere pietà.
Pietro Roccasecca
Ispirata alle storiche manifestazioni dei lavoratori del 1° Maggio e alle morti bianche sul lavoro, questa mostra di Claudio Di Carlo rappresenta un ulteriore sviluppo del suo lavoro:
(..) l’artista mostra nelle sue opere l’altra faccia della realtà. Il territorio dell’esistenza storica, la zona d’ombra dove si consumano crimini, delitti, sopraffazioni, viene da lui rappresentato, comunque, con lo stesso glamour proprio della realtà virtuale e dei suoi messaggi subliminali, perché il pubblico possa percepire il vero come “vero” e il reale come “reale”. (…) E’ seguendo lo stesso metodo di decostruzione e decontestualizzazione, che l’artista fa apparire di fronte ai manifestanti del 1° Maggio Internazionalista un’attrice o una modella smaccatamente mediatiche. Anche qui il doppio senso invade la scena e trasporta la carica sensuale ed erotica nell’area della passione politica e della rivendicazione dei diritti civili. Quella che ci appare è una società dal volto cambiato, se vogliamo stravolto, ma pur sempre desiderosa di conquistare nuovi spazi di libertà. (…)
Francesca Pietracci
Claudio di Carlo ancora una volta costruisce la sua pittura partendo da un fatto di cronaca o meglio da immagini prese dalla cronaca. Claudio carpisce la configurazione delle forme: uomini e donne che riempiono le strade, affollandosi attorno a degli striscioni. Sono scatti fotografici di manifestazioni di anni diversi e di luoghi diversi; viene evocata una dimensione internazionale, planetaria. (…) “Era di Maggio” non è un’indicazione cronologica: è il segno di uno stato d’animo, della speranza, che maggio torni come Persefone dall’Ade a liberare le energie in grado di ripensare e rifondare una società che nella folle corsa con cui insegue il mito di se stessa, della sua potenza, della sua perfezione, lascia una lunga scia di vittime di cui non ci resta neanche più il tempo di avere pietà.
Pietro Roccasecca
05
luglio 2009
Claudio Di Carlo – Era di Maggio
Dal 05 al 31 luglio 2009
arte contemporanea
Location
ATELIER777
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Pescara, Viale Edmondo De Amicis, 35, (Pescara)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16,30-20,00
Vernissage
5 Luglio 2009, ore 19,00
Autore
Curatore