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Claudio Evangelista – Sette cassetti
I cassetti sono lo specchio dell’anima. Cosa può rivelare di noi uno sguardo casuale gettato in un cassetto? È intrigante e densa di curiosità e mistero la domanda che sta alla base della mostra personale di Claudio Evangelista.
Comunicato stampa
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I cassetti sono lo specchio dell’anima. Cosa può rivelare di noi uno sguardo casuale gettato in un cassetto? È intrigante e densa di curiosità e mistero la domanda che sta alla base della mostra personale “SETTE CASSETTI” di Claudio Evangelista, curata da Francesco Paolo Del Re e ospitata a Roma negli spazi del Cargo (via del Pigneto 20) dal 7 al 21 maggio.
L’inaugurazione della mostra ha luogo giovedì 7 maggio a partire dalle 19.00, nell’ambito della programmazione dell’aperitivo-vernice Rocketto al Cargo, locale punto di riferimento nell’isola pedonale del Pigneto, con selezioni musicali rock’n’roll.
“Sette cassetti” presenta al pubblico un ciclo di opere realizzate tra il 2008 e il 2009: sette oli su tela, che rappresentano sette ritratti di sette persone attraverso i rispettivi cassetti, e due dipinti a smalto su carta, autoritratti dell’artista, sempre in forma di cassetto.
“Il cassetto è il regno dell’accumulo, dell’ordine o della confusione – scrive il curatore Francesco Paolo Del Re –. Si affolla di cose varie, utili o inutili: cose che usiamo di frequente e teniamo a portata di mano, cose che non usiamo ma crediamo possano tornarci utili e cose che semplicemente scordiamo. È un interstizio di desiderio. Uno spazio da abitare. Forse uno schema di noi, della nostra intimità, dei nostri pensieri, del nostro modo di ragionare, di comportarci e di usare gli oggetti. È un simulacro di casa e lo abitano oggetti come organi e tessuti all’interno di un corpo. Proprio come un corpo, un cassetto vive di una vita interna, intima, segreta, affascinante, che forse possiamo spiare, dandocene l’occasione e usando la dovuta attenzione. Lo sguardo del pittore-voyeur è uno sguardo umano, non impersonale, si proietta dall’alto verso il basso. È lo sguardo di qualcuno che guarda per curiosare o cercare o entrambe le cose insieme, registrazione un ritrovamento casuale, che ripetiamo infinite volte nel corso di una vita senza darvi peso. È un occhio, quello dell’artista, che filtra, sceglie, si appassiona, segue appetiti, come è proprio della sua produzione di immagini trasformate in ricombinazioni di forme pittoriche. Ma la rappresentazione di Claudio Evangelista non vuole essere oggettiva e naturalistica. I suoi cassetti perdono infatti tridimensionalità e volumetria per offrirsi al visitatore della mostra come immagine bidimensionale, appiattita. Espediente, questo, per collezionare campiture di colore, porzioni di percezione selezionate nel flusso casuale dell’esistenza solo perché racchiuse tra le quattro pareti di un cassetto”.
L’inaugurazione della mostra ha luogo giovedì 7 maggio a partire dalle 19.00, nell’ambito della programmazione dell’aperitivo-vernice Rocketto al Cargo, locale punto di riferimento nell’isola pedonale del Pigneto, con selezioni musicali rock’n’roll.
“Sette cassetti” presenta al pubblico un ciclo di opere realizzate tra il 2008 e il 2009: sette oli su tela, che rappresentano sette ritratti di sette persone attraverso i rispettivi cassetti, e due dipinti a smalto su carta, autoritratti dell’artista, sempre in forma di cassetto.
“Il cassetto è il regno dell’accumulo, dell’ordine o della confusione – scrive il curatore Francesco Paolo Del Re –. Si affolla di cose varie, utili o inutili: cose che usiamo di frequente e teniamo a portata di mano, cose che non usiamo ma crediamo possano tornarci utili e cose che semplicemente scordiamo. È un interstizio di desiderio. Uno spazio da abitare. Forse uno schema di noi, della nostra intimità, dei nostri pensieri, del nostro modo di ragionare, di comportarci e di usare gli oggetti. È un simulacro di casa e lo abitano oggetti come organi e tessuti all’interno di un corpo. Proprio come un corpo, un cassetto vive di una vita interna, intima, segreta, affascinante, che forse possiamo spiare, dandocene l’occasione e usando la dovuta attenzione. Lo sguardo del pittore-voyeur è uno sguardo umano, non impersonale, si proietta dall’alto verso il basso. È lo sguardo di qualcuno che guarda per curiosare o cercare o entrambe le cose insieme, registrazione un ritrovamento casuale, che ripetiamo infinite volte nel corso di una vita senza darvi peso. È un occhio, quello dell’artista, che filtra, sceglie, si appassiona, segue appetiti, come è proprio della sua produzione di immagini trasformate in ricombinazioni di forme pittoriche. Ma la rappresentazione di Claudio Evangelista non vuole essere oggettiva e naturalistica. I suoi cassetti perdono infatti tridimensionalità e volumetria per offrirsi al visitatore della mostra come immagine bidimensionale, appiattita. Espediente, questo, per collezionare campiture di colore, porzioni di percezione selezionate nel flusso casuale dell’esistenza solo perché racchiuse tra le quattro pareti di un cassetto”.
07
maggio 2009
Claudio Evangelista – Sette cassetti
Dal 07 al 21 maggio 2009
arte contemporanea
Location
CARGO
Roma, Via Del Pigneto, 20, (Roma)
Roma, Via Del Pigneto, 20, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 8.00 alle 2.00
Vernissage
7 Maggio 2009, ore 19
Sito web
www.claudioevangelista.it
Autore
Curatore